F1 23 – Anteprima hands-on

Puntuali come un orologio vietnamita (non lo sapevate? Sono grandi maestri orefici), Codemasters ci lascia dare uno sguardo a F1 23, la sua prossima simulazione di Formula Uno che Electronic Arts distribuirà tra poche settimane. In attesa del 16 giugno, ecco le nostre prime impressioni.

Sviluppatore / Publisher: Codemasters / Electronic Arts Prezzo: € 69,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo Online PEGI: 3 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store), PS5, PS4, Xbox One, Xbox Series X|S Data di uscita: 16 giugno

Quante volte si può rifare lo stesso gioco? Quante iterazioni prima che siano gli sviluppatori stessi a annoiarsi? Le serie sportive di EA si prestano benissimo a rispondere a questa domanda: Codemasters, per esempio, si trova saldamente alla guida della serie da quasi quindici anni.

Quando ci passerà l’emozione guardando l’ennesimo trailer annuale dedicato al “nuovo” gioco di Formula Uno? Se chiedete a me, possiamo andare avanti fino al duemilamai.

F1 23: STESSA SPIAGGIA STESSO MARE

Che vi devo dire, sarà la sindrome di Peter Pan, ma fatemi giocare con le macchinine e farete di me un bambino contento. Rally, Le Mans, ma anche Superbike, o perché no, Hot Wheels e bolidi anti-gravitazionali, io sono di bocca buona, i giochi di guida mi attirano sempre per la loro semplicità: vai più forte possibile e taglia il traguardo per primo. È un concetto così semplice, praticamente atavico. E le Formula Uno esprimono questa idea nella sua forma più pura, non solo perché vanno più veloci di qualsiasi altro mezzo da competizione, ma è anche qualcosa insito nel loro stile di guida: pulizia, tempismo nelle manovre, aggressività totale e freddezza strategica. Tutto portato all’estremo, quasi si trattasse di un’idea astratta e assoluta. Quindi si potrebbe dire che l’obiettivo di della software house britannica sia questo: ricreare la forma digitale di un’idea platonica.

F1 23

Incrocio di traiettorie per i due piloti in testa.

Mica semplice, no? Di sicuro, però, repetita iuvant, e in questo caso siamo al quattordicesimo gioco sotto l’egida di Codemasters. Iterazione dopo iterazione, i dev hanno sfruttato lo sviluppo della tecnologia per aumentare la fedeltà rispetto al motorsport per eccellenza. Un passo in questa direzione, in F! 23, riguarda una parte ben specifica della guida: la trazione in fase di frenata, accelerazione e in curva. Le migliorie nella fisica del modello di guida vengono da indicazioni dirette dei veri team di Formula Uno, che sono stati consultati proprio per capire dove ci fossero spazi di miglioramento.

L’obiettivo di Codemasters è ricreare in forma digitale un’idea platonica

Dal canto mio, non posso certo dirvi quanto questi cambiamenti ci abbiano portato vicini all’esperienza pressoché quotidiana di Lando Norris, George Russell e colleghi, però vi posso garantire che, pad alla mano, ho percepito differenze nella fase di frenata fin dal primo giro. Bisogna davvero avere il dito leggero sul grilletto sinistro, perché la fumata dovuta a un blocco degli pneumatici è dietro l’angolo e, oltre a percepire all’istante la perdita di trazione, si rischia di alzare la temperatura delle gomme, un’eventualità che, in alcuni circuiti, causa un aumento del degrado tale da mettere in pericolo intere strategie di gara.

QUALCHE NOVITÀ FA CAPOLINO

Rimanendo in tema di strategie, da quest’anno avremo una nuova opzione sulla lunghezza delle gare: questa volta Codemasters ha ascoltato la comunità di appassionati, e ha introdotto la possibilità di percorrere il 35% della distanza ufficiale prevista per ogni circuito. Questa percentuale dovrebbe riuscire a centrare quella giusta via di mezzo, in modo da evitare una durata eccessiva ma, al tempo stesso, garantendo una notevole profondità strategica, oltre a una corretta quantità di eventi casuali come incidenti e safety car. Be’, casuali mica tanto, specie se Yuki Tsunoda è ancora in pista.

F1 23

Anche in fondo alla classifica non mancano i duelli.

Spostandoci invece sulle novità di gameplay vero e proprio, spicca l’introduzione del cosiddetto “Precision Drive”. In sostanza si tratta di un sistema che si attiva in momenti cruciali di gara come i tentativi di sorpasso, e che modifica la sensibilità dei controlli quel tanto che basta per aumentare la precisione delle nostre manovre. L’idea è quella di ricreare le sfide ruota a ruota tra piloti, quando nessuno dei due cede di un millimetro per due o tre curve, fino all’inevitabile conclusione del duello. Con il Precision Driver, dovremmo essere in grado di mantenere un controllo ancor più millimetrico del solito, quasi fossimo dei miti viventi come Fernando Alonso, che ai sorpassi più tosti non manca di accompagnare in radio un bel “C’mon, baby!”. Serviranno più ore e più gare alla guida prima di arrivare a un giudizio definitivo su questo nuovo sistema, ma da quanto provato finora sembra che la novità abbia un buon potenziale.

Apprezzabile il fatto che i requisiti tecnici siano rimasti letteralmente gli stessi dell’anno scorso

Un’altra novità che andrà approfondita è il sistema di luci, che in teoria quest’anno dovrebbe ricordare da più vicino quello usato per i film e per le dirette TV delle gare. Non sono convintissimo che sia un miglioramento rispetto al passato, ma forse è questione di abitudine. Ha invece incontrato il mio apprezzamento la totale assenza di cambiamenti dei requisiti tecnici, che sono rimasti letteralmente inalterati dal precedente capitolo. Ma proprio letteralmente, cioè lettera per lettera, anche per l’attivazione del ray tracing. Qualcuno potrebbe dire che con il passare degli anni si dovrebbe riuscire a ottimizzare, ma mi pare comunque un atto di onestà intellettuale non richiedere schede video più potenti giusto perché durante l’anno ne sono uscite di nuove.

… ooops!

Quasi mi dimenticavo: torna Braking Point, la campagna narrativa che mancava in F1 22. Quell’assenza mi aveva molto sorpreso, soprattutto perché di modalità simili se ne erano già viste diverse in altre serie sportive, e quindi mi sembrava naturale ritrovarla anche qui. E infatti, eccoci qua.

se siete tra quelli cui piace la serie Netflix F1: Drive to Survive, dovreste apprezzare lo spirito di Breaking Point

Per il momento non abbiamo la libertà di parlarvi delle nostre impressioni su questo aspetto specifico del gioco, quindi dovrete portare pazienza, ma se siete tra quelli cui piace la serie Netflix F1: Drive to Survive, dovreste apprezzare lo spirito. D’altra parte, non vi toccherà aspettare così tanto per saziare la vostra curiosità: il 16 giugno si avvicina a gran velocità.

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