Potremo nuotare in mezzo a banchi di pesci, sfiorare squali martello e pesci della luna e “ascoltare” i canti delle megattere
PIÙ DOMANDE CHE RISPOSTE
Beyond Blue è uno di quei giochi a cui, personalmente, trovo difficile attribuire un voto, proprio per via della sua peculiarità e dell’obiettivo nobile che si prefigge: la sensibilizzazione verso un tema di vitale importanza come la salvaguardia degli oceani. Cerchiamo, quindi, di andare con ordine.
Dal punto di vista prettamente narrativo, la storia proposta da E-Line Media riesce a sorprendere parecchio: quelle piccole digressioni tra un’immersione all’altra, le telefonate con i colleghi André e Irina e con, Ren, si rivelano poco a poco molto più che semplici intervalli tra una missione e l’altra, facendoci arrivare al finale con tutt’altra consapevolezza sulla vita costellata di sfide e difficoltà dei veri ricercatori ai quali il gioco e la stessa storia sono fortemente ispirati.
Dal punto di vista narrativo, Beyond Blue riesce a sorprendere parecchio
Vista la sua brevità (che non è di per sé un tratto necessariamente negativo), si sarebbe potuta concepire in modo migliore la modalità esplorazione libera per renderla un pochino più coinvolgente e significativa. Una volta sbloccata al termine della campagna principale, questa ci consente solamente di vagare senza un vero scopo nelle acque già visitate se non quello di individuare eventuali specie non ancora catalogate e “platinare” il nostro database.
La modalità esplorazione libera si limita a un vagare senza un vero scopo
Oltre ai pregevoli filmati, il gioco non offre quello che in tutta sincerità mi sarei aspettata, ovvero un numero nettamente superiore di piccoli approfondimenti sulla miriade di creature incontrate. Una volta inserito un esemplare nel database, a disposizione avremo solamente una sua immagine statica, le sue dimensioni e il nome scientifico, mentre pochissime altre curiosità (una o due al massimo) vengono lentamente aggiunte alla sua scheda dopo la catalogazione di altri individui della spessa specie.
In Breve: Questo giudizio su Beyond Blue non è tanto sul valore (innegabile) del progetto in sé e sul nobile obiettivo che i suoi sviluppatori si sono posti. Al di là della durata e dello scarno gameplay, rimane comunque un titolo capace di instillare curiosità, meraviglia e apprensione sullo stato di salute dei nostri mari. Solo, ci riesce fino a un certo punto. Quella di E-Line Media è una base ottima, arricchita da dei filmati spettacolari, ma che sarebbe potuta diventare un progetto ancor più importante con qualche ulteriore aggiunta mirata all’educazione dei suoi giocatori.
Configurazione di Prova: CPU Ryzen 5 1600, RAM 8GB, GPU 980ti, HDD
Com’è, Come Gira: Performance nettamente migliori rispetto al predecessore Never Alone, con fps abbastanza stabili. Nuotare fianco a fianco a un cucciolo di capodoglio e la sua mamma non è mai stato così bello.
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