Bravely Default II – Recensione

Switch

Nonostante Bravely Default 2 non faccia per principio sconti a nessuno, durante le battaglie contro i boss il livello di sfida si fa davvero ripido

Bravely Default 2 è un gioco di ruolo focalizzato sul combattimento, e nella sua nicchia offre un’esperienza classica e raffinata. Tornano gli Asterischi, ovvero pietre capaci di garantire al possessore classi aggiuntive da padroneggiare e combinare, abbinando alla professione principale una secondaria per attingere a una dotazione di abilità attive e passive con cui personalizzare lo stile di gioco, l’approccio e la sinergia tra i membri del party con grande libertà. I nemici ben visibili sul campo di battaglia guadagnano dunque un’importanza fondamentale, visto che attaccarli di sorpresa concede al gruppo un Punto Brave extra a inizio scontro con cui fare la differenza; sommato alla velocità variabile delle animazioni durante la pugna, questo vantaggio permette di liquidare i nemici più semplici in scioltezza, velocizzando l’agognata scalata dei livelli.

bravely default 2 recensione

Il bardo è una classe di supporto niente male, da abbinare possibilmente a una vocazione un attimo più resistente ai colpi di spada in faccia.

INTERESSANTE L’INTRODUZIONE DEL FATTORE PESO: ANDARE IN COMBATTIMENTO ARMATI FINO AI DENTI AVRÀ ANCHE LATI NEGATIVI

Per rendere più interessante il tutto è stato introdotto il fattore peso, che obbliga a tenere d’occhio l’equipaggiamento e bilanciare la dotazione. Si tratta di un elemento da non prendere alla leggera, giacché influisce sulla frequenza degli attacchi assieme a varianti come buff o penalizzazioni: in altre parole, un personaggio lesto potrà agire (o recuperare i Punti Brave spesi) con maggior frequenza di un energumeno armato fino ai denti, in un sottile equilibrio tra rischio e ricompensa che aggiunge un ulteriore livello di strategia a un sistema di combattimento oggettivamente ottimo.

UN NUOVO MONDO, SIMILE AL VECCHIO

Graficamente Bravely Default 2 è pregevole, con un buon uso del colore che esalta il passaggio tra giorno e notte e un design dei mostri generalmente riuscito; dove inciampa un po’ è nella rappresentazione dei personaggi umani, che prende relativamente le distante dal piacevole stile adottato da Akihiko Yoshida nei capitoli precedenti. I dolci tratti somatici che tanto ricordavano i tempi di Final Fantasy Tactics o Ogre Battle cedono spesso il passo a una caratterizzazione più dettagliata che sfocia a volte nel caricaturale, vedi il primo avversario “principale” che sembra quasi un clone di Freddy Hardest. D’accordo, forse siete troppo giovani per cogliere il paragone, ma ai vostri genitori piacerà.

bravely default 2 recensione

Le città sono mostrate ancora una volta come mappe statiche: leggibili e pratiche, ma il senso di scoperta e il gusto dell’esplorazione lasciano innegabilmente a desiderare.

Ottimo invece l’accompagnamento sonoro a cura di Revo, una presenza fissa nella saga che sforna una serie di tracce di ottimo livello, capaci di sottolineare l’intensità degli scontri o quella sensazione di pericolo che precede ogni passo durante l’esplorazione di un dungeon colmo di nemici. Per concludere, è d’obbligo segnalare le gite in mare, una sorta di potenziamento passivo che vede il gruppo navigare all’avventura mentre il gioco è in riposo: al ritorno basterà una visita all’apposito NPC per intascare succose ricompense (il bottino è ancora più sostanzioso se la connessione internet è attiva) per incrementare i punti esperienza e far salire di livello le classi. Un po’ come il buon vecchio Chocobo World su Pocket Station in Final Fantasy VIII, reinventato per una nuova generazione.

In Breve: Bravely Default 2 è un buon gioco di ruolo che offre un sistema di combattimento a turni ottimamente rifinito a discapito di una narrazione poco interessante e di personaggi facilmente dimenticabili. È un’esperienza estremamente classica,condita da banali fetch quest e picchi di difficoltà considerevoli, ma se è questo che cercate sicuramente non resterete delusi.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Graficamente ci troviamo di fronte al capitolo più bello della saga, e il combattimento a turni assicura che la fluidità resti solida durante gli scontri. Un po’ meno nell’esplorazione della world map, ma nulla di eccessivamente fastidioso.

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Pro

  • Sistema di combattimento a turni completo e avvincente / Giocare con le classi permette di sfoggiare numerosi approcci / Graficamente è il miglior Bravely Default in circolazione...

Contro

  • … ma stilisticamente pecca di coerenza / Narrazione priva di grinta, e personaggi poco interessanti / Massicci picchi di difficoltà e tanto grinding in vista.
7.8

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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