Leggende Pokémon: Arceus – Recensione

Switch

Con Leggende Pokémon: Arceus, Game Freak esplora il passato del continente di Sinnoh. Che sia la chiave per un brillante futuro.

Sviluppatore / Publisher: Game Freak / Nintendo Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile

Le premesse di Leggende Pokémon: Arceus sono intriganti. Non capita tutti i giorni il lusso di poter esplorare liberamente la regione Hisui, anni e anni prima che diventi la Sinnoh di Diamante e Perla. Il tutto immersi in un’ambientazione orientaleggiante, con l’onore di compilare il primissimo Pokédex in un’era in cui le carinissime bestiole tascabili erano assetate di sangue.

No, davvero: il nostro alter ego – un ragazzino misteriosamente piovuto dal cielo e afflitto da amnesia, un po’ tutti i luoghi comuni che odio nei giochi giapponesi – viene reclutato dal Team Galassia per catalogare a scopo scientifico i mostriciattoli che popolano la regione. C’è un solo problema: a quell’epoca le bestiole erano venerate e trattate con timore e rispetto, visto che avevano l’abitudine di attaccare senza troppe cerimonie gli incauti esploratori.

A CACCIA DI ARCEUS (E DI TUTTO IL RESTO)

C’è da stare in campana scorrazzando nelle cinque aree che compongono Hisui, visto che i teneri compagni di viaggio che tanto abbiamo apprezzato durante i canonici episodi della saga non hanno proprio nessuna voglia di farsi intrappolare in quella nuova diavoleria chiamata Pokéball, e sono decisi a difendere la propria libertà senza andare troppo per il sottile. Avanti veloce: devo ammettere di aver apprezzato non poco Leggende Pokémon: Arceus, visto che svolge un lavoro egregio nello snellire tutte quelle meccaniche antiquate che oramai mi fanno iniziare ogni nuovo capitolo con malcelata rassegnazione. Niente allenatori psicopatici che ti fermano per duellare al minimo contatto visivo, né incontri casuali nell’erba alta: I Pokémon vanno in giro per i fatti loro, ben visibili e spavaldi. E se i più docili possono essere bersagliati di Pokéball (da lanciare come in uno sparatutto in terza persona, niente turni tra i piedi) senza troppi problemi, i più scaltri necessiteranno di un approccio furtivo per essere catturati.

Leggende Pokémon Arceus Recensione

C’è mancato poco, un colpo come quello mi avrebbe mandato al tappeto.

Poi, se tutto va a rotoli, si passa al classico combattimento, dove la velocità gioca un ruolo fondamentale, scandendo la frequenza delle azioni a disposizione dei due schieramenti con tanto di ordine dei turni ben visibile in alto a destra. In questo modo non è affatto raro assistere a sequenze di attacchi consecutivi a favore delle bestiacce più leste, uno scenario che diverrà assai più concreto verso il finale dell’avventura, quando la squadra dovrà essere allenata con tutti i crismi prima di avere una possibilità contro avversari veloci come saette.

GLI SCONTRI E LE CATTURE AVVENGONO A UN RITMO SERRATO MA NON BANALE

A tal proposito risulta fondamentale la possibilità di eseguire determinati attacchi in modalità rapida o potente: la prima variante diminuisce il danno causato ma aumenta la frequenza dei turni successivi, mentre la seconda massimizza l’efficacia a discapito della loro rapidità, aprendo la strada a una serie di disastrosi contrattacchi da parte del nemico. Complice anche una difficoltà sicuramente superiore a quanto la serie ci ha abituato negli anni, gli scontri e le catture avvengono a un ritmo serrato ma non per questo banale, e ogni azione – compreso il semplice recupero di oggetti e materiali grazie all’aiuto dei Pokémon – frutta punti esperienza per tutta la squadra.

ESPLORARE, MA CON UNA PALLA AL PIEDE

La natura open world del gioco impone anche di fare attenzione ai dintorni, giacché non è raro assistere a un Pokémon errante che si unisce ai suoi compari nel bel mezzo di un classico duello, complicando non poco le cose. Senza compagni da schierare in difesa, il nostro allenatore dovrà affidarsi a schivate e capriole per dribblare gli attacchi dei ferali avversari; in caso di disfatta riaprirà gli occhi nel più vicino campo base, alleggerito però di una parte degli oggetti custoditi nello zaino al momento della sconfitta. Per rendere l’esplorazione più snella, alcuni illustri Pokémon concederanno l’onore di essere cavalcati, velocizzando gli spostamenti o offrendo particolari servigi come il fenomenale fiuto di Ursaluna, indispensabile per andare a caccia di tesori sepolti.

Leggende Pokémon Arceus Recensione

I combattimenti contro i boss sono un mix tra azione in tempo reale e combattimenti a turni. Molto belli e discretamente impegnativi.

LA PROGRESSIONE È TENUTA OSTAGGIO DAL POKÉDEX, CHE CI OBBLIGA A COMPITI SPESSO TEDIOSI

Come rovescio della medaglia, la progressione del gioco è tenuta in ostaggio dallo stesso Pokédex, il cui riempimento permetterà al protagonista di scalare i ranghi nella gerarchia del Team Galassia e far progredire la storia, aprendo dunque la strada a nuove porzioni di mappa da esplorare. Non basta però catturare quanti più esemplari possibili, ma bisognerà anche soddisfare una sfilza di richieste spesso noiose, come osservare una determinata mossa per un certo numero di volte; salendo di grado sarà necessario portare a termine un gran numero di compiti simili al servizio di una serie di personaggi piatti e poco accattivanti, rallentando i progressi. Poi c’è quella questione riguardante la grafica, ché Leggende Pokémon: Arceus è finito nelle mani dei pirati ben prima del suo debutto sugli scaffali, causando un polverone per la sua presentazione oggettivamente sotto tono. Io però amo contestualizzare, e non ho trovato il gioco tanto repellente, anzi: l’architettura di Switch comincia a mostrare seriamente i propri anni, e il risultato mi è parso tutto sommato decoroso, anche considerando i 30 fotogrammi al secondo fissi che garantiscono una stabilità soddisfacente. Sì, siamo ancora sulla stessa macchina che fa girare Breath of the Wild, parlando di giochi open world, ma converrete che si tratta di un esempio straordinario, visto che avvenimenti simili si palesano poche volte (mai, in molti casi!) nella vita di un sistema. Una migliore cura nelle texture (ahimè, l’acqua oleosa nel 2022 è francamente indifendibile) avrebbe reso il tutto più appetibile alla vista, ma complessivamente il risultato non mi ha fatto storcere eccessivamente il naso.

In Breve: Leggende Pokémon: Arceus è chiaramente imperfetto, tuttavia coraggioso; riesce nell’ardua missione di svecchiare alcuni farraginosi assiomi di una serie tra le più conservative in circolazione, ponendo le basi per un’eventuale rinascita del marchio. Che ciò avvenga o meno, solo la storia potrà dirlo. Considerando però il successo commerciale riportato in patria, non è da scartare l’ipotesi che il futuro dei mostriciattoli griffati Game Freak possa ripartire proprio da Hisui.

Piattaforma di Prova: Switch
Com’è, Come Gira: La grafica di Leggende Pokémon: Arceus è funzionale tra pop-up e alcune texture poco riuscite, inutile girarci attorno. Tuttavia l’ambientazione ha il suo stile, e i 30fps fissi contribuiscono a rendere l’esplorazione comunque piacevole.

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Pro

  • Diverse buone idee che snelliscono il “solito” Pokémon / Esplorare Sinnoh nei panni dei futuri cattivi è tanto bizzarro quanto intrigante.

Contro

  • Tecnicamente discutibile / Progressione lenta, basata su meccaniche ripetitive / Trama marginale, retta da personaggi trascurabili.
7.8

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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