>Leggo editoriale_

parser avventure testuali

Con questa azione, un semplice clic, avete aperto un portale temporale verso un’altra epoca, o – per dirla à la Mario nostro – avete ingenerato una bella ucronia ove la narrativa interattiva (interactive fiction, in inglese) ancora domina il panorama videoludico. Avventure testuali, come le chiamiamo in Italia: giochi che richiedono di digitare esplicite istruzioni (verbo seguito da sostantivo, in genere) affinché l’interprete comprenda le nostre intenzioni e muova di conseguenza l’avatar nel mondo di gioco, sovente rappresentato a livello puramente descrittivo o con l’ausilio di alcune pregevoli schermate statiche.

Se siete vecc… riformulo, se siete “saggi” come il sottoscritto, avrete forse avuto il piacere di visitare la tossica miniera di carbone in Sorcerer (seconda avventura magica di Infocom), oppure siete impazziti nel tentativo di portare a destinazione una fonte luminosa ancora utilizzabile dopo aver esposto il mezzo all’acqua salmastra, nell’esilarante Hollywood Hijinx. E magari sapete anche che Roger Wilco (Space Quest, a partire dal 1986) non è stato il primo spazzino ad occuparsi di “verità, giustizia e pavimenti realmente puliti”, dacché già in Planetfall (sempre di Infocom, 1983) eravamo chiamati a vestire i lindi panni di un netturbino intergalattico.

Il presente editoriale, nondimeno, non è qui unicamente per fare appello alla vostra nostalgia, ma per informarvi – o ricordarvi, nel caso – che il Bel Paese ha rischiato di divenire terra di Grue (dove l’ombra cupa scende) per quanto concerne questa antica, ma invero nobilissima foggia di intrattenimento, non fosse stato per OldGamesItalia, sito che si è fatto “tedoforo” della vetusta lanterna d’ottone (fonte d’illuminazione nel primo, indimenticabile, iconico Zork).

parser avventure testuali

oggi alle avventure più tradizionali, magari realizzate con Inform, si affiancano lavori più “morbidi”

Su tale portale dedicato ai videogiochi a tutto tondo si è concluso, recentemente, il primo contest dedicato alla narrativa interattiva di matrice squisitamente italiana, che ha visto la partecipazione di autori del calibro di Paolo Lucchesi (vincitore con il suo Dietro l’Angolo), Marco Vallarino (Zigamus, terzo classificato) e Roberto Marcarini (CronoBoy) – fra gli altri, non certo meno importanti! Un’occasione unica, dunque, con sedici titoli partecipanti, per riassaporare il gusto primigenio di giochi che non richiedono 16 GB di RAM per funzionare. Sempre su OldGamesItalia potete leggere gli interventi di Bonaventura Di Bello (storico autore che ha dato la sua benedizione al concorso, nonché “vecchia” conoscenza della nostra rivista) ed Enrico Colombini (già intervistato dal Dott. Tassani sulle pagine di TGM e autore del mastodontico Locusta Temporis), e inoltre trovare tutte le informazioni più recenti sui principali eventi dedicati esteri: IFComp, XYZZY Awards e Spring Thing.

Infine, se vi afferra saldo e scuote il timore di dover affrontare un’impresa titanica (come quelle richieste per sbrogliare gli antichi titoli Infocom) sappiate che oggi alle avventure più tradizionali, magari realizzate con Inform, si affiancano lavori più “morbidi” che possono essere assaporati come una pagina web, con link ipertestuali invece delle azioni canoniche dettate a schermo, e creati con programmi quali Twine o Pandor+, realizzato dagli amici di E-Paper-Adventures.

Con quanto detto, non affermo che dobbiate smettere di fraggare, giammai!, ma – ogni tanto – vi invito a colmare un parser con la vostra fantasia.

Articolo precedente
the last guardian deadly premonition editoriale

L'anacronismo inaccettabile di The Last Guardian

Articolo successivo
videogiocatore

Ciao, sei un videogiocatore?

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata