Ti risolvo anche il problema del sincronismo degli orologi.
Invece di sincronizzarli in A e portarne uno in B, ci si trova tutti insieme per un picnic in (A+B)/2, si sincronizzano e ci si accorda per la velocità V da tenere e le accelerazioni da adottare per passare da 0 a V e poi da V a 0. Dopodiché uno parte e va da (A+B)/2 ad A e l'altro invece da (A+B)/2 a B, con moti simmetrici e sincronizzati. Cioè entrambi partono da fermi, raggiungono con la medesima accelerazione la velocità V (in modulo) e la tengono quel tanto che basta, poi decelerano allo stesso modo e si fermano, il primo proprio in A e il secondo in B.
A questo punto entrambi gli orologi hanno accumulato il medesimo ritardo e quindi sono comunque sincronizzati.
E adesso basta mandare il raggio di luce e poi fare v = s/t.
Tiè, ciapa su e porta a casa
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sto cazzo, io ho risposto a tono
Eccerto. E vedi anche il post sopra.l'unica risposta accettabile nel merito l'hai data tu dicendo che la de-sincronizzazione degli orologi dovuta allo spostamento è trascurabile![]()
Ma poi, e lo ripeto, non capisco perché il tizio ce l'abbia con la velocità della luce e basta.
Il discorso della sincronizzazione degli orologi non vale solo per la luce ma anche per le palle da baseball, i proiettili, i gavettoni, le freccette, i maiali volanti.
Perché il tizio non si chiede se le palle da baseball viaggino con velocità diverse se vanno verso Est o verso Ovest? Perché si preoccupa solo della velocità della luce?