Ghosts ‘n Goblins Resurrection riscrive parzialmente la sua grammatica per offrire un’esperienza familiare ma completamente fresca
Vi basti sapere che per trionfare definitivamente sul male è necessario un certo numero di sfere maledette, ma completare il gioco una sola volta non vi permetterà di intascarne a sufficienza; i veterani sanno che un solo “giro” non è mai abbastanza per avere la meglio su Ghosts ‘n Goblins, ma stavolta non dovrete limitarvi a ripercorrere semplicemente i vostri passi, e qui taccio, lasciando a voi il piacere di scoprire il motivo per cui ho guadagnato una scomunica per la stesura di questa recensione.
CORAGGIO, FATTI MALEDIRE
Scherzi a parte, Arthur può incassare un numero di colpi che varia a seconda del livello di sfida, e le vite infinite addolciscono le situazioni più disperate: al netto di una difficoltà sicuramente non per tutti, Ghosts ‘n Goblins Resurrection si conferma come un gioco di piattaforme dove la pratica rappresenta la chiave per la vittoria senza essere (quasi) mai ingiusto. Una parola di elogio per l’eccellente level design, desideroso di omaggiare il passato con rispetto e inventiva: ritroverete tante situazioni che avete amato in sala giochi come il diluvio da attraversare a testa bassa tra raffiche di vento e le lame delle kamaitachi direttamente da Ghouls ‘n Ghosts, tuttavia reimmaginate e ampliate, tanto per situazioni quanto per tipologia di avversari.
Astaroth o Satana sembrano uscito da un libro di fiabe creato dalla mente di Tim Burton!
In Breve: Sto amando Ghosts ‘n Goblins Resurrection, anche se ho la sensazione che lui un po’ mi odi. Sentimenti non corrisposti a parte, l’ultimo capitolo “regolare” (facciamo che i Gold Knights non sono mai esistiti…) della serie è un eccellente ritorno ai fasti di un tempo, grazie anche alla mano di uno dei più grandi game designer di sempre. Brutale ma raramente ingiusto, e assolutamente raccomandato a tutti i fan di Arthur.
Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Specie al livello Leggenda (il più tosto) Ghosts ‘n Goblins Resurrection soffoca lo schermo di proiettili e nemici, ma lui è figlio di Tokuro Fujiwara e se ne frega, non mostrando il fianco alla minima indecisione, sia in modalità handheld che docked.
- 1 2