Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning – Recensione

PC PS4 Xbox One

Se qualcuno aveva pensato che il futuro di Kingdoms of Amalur: Reckoning fosse, ormai, già bello che scritto… Si sbagliava di grosso.

Sviluppatore / Publisher: KAIKO, Big Huge Games / THQ Nordic Prezzo 39,99€; 54,99€ FATE Edition Localizzazione: Testo Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC, PlayStation 4, Xbox One

La storia dello sviluppo di Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning inizia con una morte: quella della casa di sviluppo 38 Studios (di cui gli sviluppatori di Big Huge Games erano sussidiari). La bancarotta venne annunciata nel 2012, pochi mesi dopo il rilascio del suo primo e unico gioco che, nonostante le recensioni positive, non riuscì ad affermarsi e vendette molto meno di quanto ci si potesse aspettare.

Fu THQ Nordic, nel 2018, a riportare in vita Kingdoms of Amalur: Reckoning acquistandone i diritti. L’opera a firma di Ken Rolston (designer di Morrowind e Oblivion), dello scrittore R. A. Salvatore e dell’artista Todd McFarlane aveva, evidentemente, ancora qualcosa da offrire nonostante gli anni sulle spalle e le meccaniche ormai un po’ ingessate. Con il classico espediente della rimasterizzazione, il publisher permetterà ai più nostalgici e a nuovi curiosi avventurieri di diventare dei “Senzafato” su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

UN FUTURO DA SCRIVERE

Un po’ come per l’intro di questa recensione, anche la storia stessa di Kingdoms of Amalur: Re-Reckoning inizia con una bella dipartita, ossia quella del nostro personaggio e protagonista. Riportati in vita da uno speranzoso scienziato, scopriremo però di lì a poco di possedere una caratteristica peculiare: non possedere un destino già scritto. Una connotazione unica che – senza entrare troppo nei dettagli e rischiando facili spoiler – ci renderà una nuova e inaspettata pedina in gioco durante la sanguinosa guerra che imperversa nelle Faelands.

kingdoms of amalur re reckoning recensione

Ha un grosso punto interrogativo sulla testa o è semplicemente felice di vedermi?

Il viaggio alla scoperta di questo magico e vastissimo mondo può durare all’incirca una trentina di ore, se appartenete a quella categoria di giocatori che privilegiano gli incarichi principali. Il conto ore invece aumenterà parecchio se vi farete trascinare dai tantissimi NPC, che offrono una quantità notevole di quest secondarie nelle cinque zone che compongono l’enorme mappa di gioco.

FORTUNATAMENTE, PER SALIRE DI LIVELLO NON è NECESSARIO PERDERE IL SENNO CON FETCH QUEST TUTTE UGUALI

Non lasciatevi ingannare, però, perché la mole di contenuti non significa (fortunatamente) che sia necessario perdere il senno con decine di fetch quest tutte uguali per guadagnare un briciolo di esperienza. Al contrario, il gioco risulta ben bilanciato tra fasi di esplorazione, missioni e dungeon e non risente eccessivamente dei frequenti caricamenti per passare da una zona all’altra – anche perché è fortunatamente possibile usare il viaggio veloce aprendo la mappa di gioco, purché la nostra destinazione sia stata già scoperta.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Vi terrà impegnati per parecchie ore, tra quest principali e secondarie / Sistema di combattimento ancora piacevole, nonostante l'età / Un DLC tutto nuovo in arrivo.

Contro

  • Una svecchiata ad alcuni dettagli (come i menù) sarebbe stata gradita / Alcuni aspetti sono invecchiati molto meglio di altri.
8.2

Più che buono

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