Observer : System Redux – Recensione

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Oggi, nel 2020, con una nuova generazione di console che ha appena iniziato ad emettere i suoi primi vagiti, Observer torna in una veste tirata a lucido

Il make-over passa ovviamente per il tanto decantato Ray Tracing, che insieme al già noto HDR su console rappresenta la nuova gallina dalle uova d’oro, capace di innalzare il gioco verso un nuovo livello di realismo. Neri profondi, palette di colori più realistica, illuminazione volumetrica riflessa in modo diverso dalle varie superfici, molte delle quali tra l’altro ricreate con nuovi “materiali”, un’orgia di fumo, scintille ed effetti particellari. Per apprezzare al meglio tutto questo avrete bisogno di uno schermo adeguato sia in termini di dimensioni che di caratteristiche tecniche. Consigliato un buon OLED ma visto il prezzo medio ancora piuttosto alto potreste “ripiegare” su un buon LED; per quanto ci riguarda, abbiamo apprezzato i salti in avanti su un eccellente Samsung Q80T da 55 pollici.

observer system redux recensione

Realtà virtuale, aumentata e tradizionale si fondono nel mondo di Observer dandovi pochi punti di riferimento.

Anche su pannelli meno avanzati tuttavia le differenze si notano, quindi non stupitevi se giocando vi fermerete a guardare il riflesso di un’insegna al neon dentro una pozzanghera per poi girarvi e vedere lo stesso “blurrato” su un muro inumidito. Troverete dettagli come questi ovunque, il consiglio che vi diamo è di non avere fretta. Godetevi ogni minuto perché di giochi come questo non ne escono tanti. A livello contenutistico Observer: System Redux può vantare gli innesti (mai termine fu più azzeccato per un gioco del genere) di tre nuove missioni secondarie, che a dir la verità poco aggiungono alla trama principale, nuove opzioni di dialogo e qualche segreto/collezionabile aggiuntivo. L’intero gioco è stato inoltre ribilanciato, modificando le fasi più fastidiose dell’originale (leggi “stealth”) e seguendo i consigli della community dopo l’uscita del titolo originale.

FATEVI CONVINCERE

Tra un nuovo arrampicamuri, remake di vecchie anime demoniache e altri giochi di lancio tutt’altro che memorabili fate in modo di dare spazio ad Observer: System Redux. Se non avete avuto occasione di giocarlo in precedenza su PC siete estremamente fortunati, perché vi ritroverete tra le mani un titolo capace di miscelare la sci-fi più affascinante con lampi di orrore capaci di alzare la pressione di un’avventura che per tutta la sua durata (all’incirca 7/8 ore) vi avvolgerà con un’atmosfera sporca ma irresistibile, repulsiva ma ipnotica.

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Una piccola pausa ci vuole anche nella vita di un neuro-detective… riuscirete a superare tutti i livelli?

UNA VOLTA TANTO, POSSIAMO RINGRAZIARE L’ASSENZA DELL’ITALIANO: RUTGER HAUER NON SI BATTE

Il protagonista, neanche a dirlo, vale la metà del gioco. Lazarski è infatti caratterizzato alla perfezione dallo splendido doppiaggio dell’uomo che ha dato un volto al thriller cyberpunk su grande schermo, Rutger “Roy Batty” Hauer. Una volta tanto possiamo solo ringraziare la mancanza di una localizzazione audio in italiano, che difficilmente sarebbe riuscita a mantenere l’impronta timbrica delle voci originali. In termini di gameplay non c’è alcuna rivoluzione e va bene così. Arriverete alla fine soddisfatti ma ancora vogliosi… una delle migliori sensazioni che si possa provare dopo aver portato a termine un videogioco.

In Breve: Un thriller-horror che strizza entrambi gli occhi a Blade Runner e a buona parte della narrativa cyberpunk. Un gioco contraddistinto da un ritmo non elevatissimo e da un’atmosfera davvero eccellente, resa ancora più suggestiva da una solida colonna sonora e una caratterizzazione dei personaggi, sui quali spicca ovviamente l’alter-ego digitale di Rutger Hauer. In attesa di vedere cosa ha combinato CD Projekt RED con il suo 2077, questo è il titolo che dovete scegliere per il vostro personale lancio next-gen.

Piattaforma di Prova: Xbox Series X
Com’è, Come Gira: Questa nuova versione di Observer porta con sé un notevole miglioramento di ogni aspetto tecnico del gioco originale, senza mettere mai in crisi il rinnovato engine, che gestisce sempre tutto in scioltezza, grazie anche ad ambientazioni mai troppo aperte o “pesanti”.

Torna in prima pagina…

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Pro

  • Il protagonista fa rivivere intensamente l'anima del buon Rutger / Omaggi e ammiccamenti ai classici cyberpunk si sprecano / Tirato a lucido e potenziato, il miglior gioco cyberpunk... per ora!

Contro

  • In termini contenutistici le novità sono poco rilevanti / Per notare le differenze tecniche serve un pannello avanzato.
8.5

Più che buono

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