Il primo Psychonauts ha subito l’onta di un lancio fallimentare ma, nel corso degli anni, è riuscito a raccogliere una nutrita base di fan
TRA PIATTAFORME E SUPERPOTERI PSICHICI
Come in tutti i platform, Raz può correre, saltare, aggrapparsi e interagire con l’ambiente circostante, spostando liberamente la telecamera per osservare il mondo dalla sua posizione. Oltre a questo, il nostro psicoeroe ha a sua disposizione varie armi, alcune disponibili fin dall’inizio del gioco e altre acquisite strada facendo.
RAZ AVRÀ MOLTI POTERI SPECIALI A SUA DISPOSIZIONE
L’accesso a questi poteri speciali è lasciato interamente al giocatore che, in ogni momento, può assegnarne quattro ai pulsanti posteriori del joypad (LB, Lt, RB, RT), oppure ai tasti Q, R, E e al tasto destro del mouse, qualora di preferisse un metodo di controllo più “tradizionale”. Non li abbiamo elencati tutti: solo quelli disponibili più o meno dall’inizio, e questo per non indulgere nello spoiling. Ma l’apprendimento e l’uso dei poteri è assolutamente necessario, e, in molte occasioni, parte della difficoltà consiste proprio nell’usare quello giusto per avere la meglio.
ANCHE PER VOI, VECCHI AVVENTURIERI
Psychonauts 2 è piuttosto lontano dai cliché tradizionali del genere. Tim Schafer non ha perso il gusto per gli enigmi e in questo gioco ce ne sono a bizzeffe, sotto forma di percorsi da scegliere, meccanismi da far funzionare, poteri giusti da impiegare, passaggi nascosti da rivelare e, perché no, personaggi a cui parlare o con cui interagire tramite preveggenza, scegliendo quando necessario le parole più opportune durante i dialoghi.
Double Fine è riuscita, per la seconda volta, a creare un mondo vivo e pulsante, pieno di personaggi non giocanti, con una variegata scelta di stili dovuti alle diverse personalità con cui dobbiamo interagire, esplorando il contenuto delle loro menti. Si va così dal ludopatico al tenebroso, passando per il folle e per il demenziale, migliorando l’aspetto grafico del capitolo precedente (e vorremmo anche ben vedere, sono passati sedici anni e almeno una decina di generazioni di schede video!) ma mantenendo con esso una certa coerenza.
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