Il racconto delle vicende del protagonista di turno si avvantaggia proprio della natura procedurale
RACCONTAMI UNA STORIA SEMPRE NUOVA
La nuova frontiera dei roguelike/roguelite sembra proprio essere questa. Molti sviluppatori, ormai non più soltanto indipendenti, hanno deciso di impiegare la formula della proceduralità per raccontare in maniera diversa una storia, lontano dai canoni tradizionali legati alla linearità dell’intreccio.
Uno dei casi più eclatanti è senz’altro Prey Mooncrash, espansione dell’immersive sim fantascientifico targato Arkane Studios che basa l’intero impianto narrativo sui cicli di morte e rinascita dei vari avatar del giocatore. Per scoprire cosa sia accaduto all’interno della stazione di ricerca lunare Phytheas, infatti, è necessario provare a completare più e più volte le varie run con i differenti personaggi della simulazione. Una simulazione che a intervalli regolari viene resettata eliminando parte dei progressi e modificando parzialmente gli elementi presenti nei livelli.
Di morte in morte, l’utente acquisisce sempre più elementi che vanno a formare un articolato puzzle narrativo
Anche l’imminente Returnal, provato dal nostro Stefano Calzati e il cui arrivo su PlayStation 5 è ormai dietro l’angolo, si andrà a inserire all’interno di questo particolare filone, laddove la protagonista Selene dovrà svelare a poco a poco i segreti del pianeta Atropos tra combattimenti al cardiopalma, livelli procedurali e dipartite improvvise. Un concept relativamente simile a quello adottato da Supergiant Games per il suo Hades, in cui la narrazione assume un carattere straripante, sebbene di fatto i vari dialoghi con le diverse divinità forniscano delle informazioni di contesto aggiuntive piuttosto che dettagli utili a portare avanti una storia vera e propria.
Insomma, negli ultimi dieci anni o giù di lì, il genere dei roguelike si è espanso talmente tanto che è ormai davvero difficile riuscire a stabilire dei criteri certi secondo i quali categorizzare questa o quella opera videoludica. Ciò che è certo, però, è che le influenze che Rogue e i suoi discendenti hanno prodotto – e stanno continuando a produrre – su tutta l’industria dei videogiochi sono innumerevoli e diffuse a tutti i livelli.