Sword Art Online: Fatal Bullet mette da parte le ambientazioni fantasy tanto care ai fan di Kazuto “Kirito” Kirigaya, spostando l’azione da Aincrad verso i server di Gale Gun Online. Un gioco decisamente diverso, privo di fatine che svolazzano su bucolici scenari ma ricco di armi da fuoco di ogni tipo e dimensione, da imbracciare per avere la meglio in quello che pare un mondo postatomico. Al contrario dei precedenti giochi legati al marchio Sword Art Online, stavolta potremo creare un personaggio tutto nostro, partendo dall’aspetto fisico e plasmando la sua crescita, distribuendo i punti guadagnati a ogni passaggio di livello.
ANIME SHOOTER
Andando subito al sodo, Sword Art Online: Fatal Bullet è una sorta di Phantasy Star Online con un’enfasi su fucili e bazooka: si mette assieme un gruppo scegliendo tre compagni da una fittizia lista amici (stiamo pur sempre parlando di un simulatore di MMORPG) e si va in giro in macro aree popolate da nemici a caccia di esperienza e loot possibilmente raro, e cercando di risolvere quest di vario tipo. Una volta tornati a casa si fa il punto dell’esperienza e dei guadagni, si sale di livello e via a far spese folli nelle strutture che vi aspettereste da un gioco simile.
Nonostante tutto sappia innegabilmente di già visto, Sword Art Online: Fatal Bullet cerca comunque di dire la sua grazie al traino della licenza, che permette di incontrare personaggi già conosciuti (c’è anche Kirito, naturalmente), declinati in un inusuale contesto militare. A questo si aggiunge una presentazione discreta capace di catturare il character design della serie con un buon uso del cel-shading e dell’Unreal Engine 4, che permette di godere dell’azione senza rallentamenti di sorta e di una fluidità raggiunta anche in virtù dello scarso dettaglio dei fondali, sia dentro che fuori dai dungeon. A seconda della vostra sopportazione, il sonoro rischia invece di qualificarsi come un vero e proprio castigo, con le squillanti voci femminili che mi hanno spinto ad azzerare il doppiaggio in preda a una crisi di nervi.
Fatal Bullet è una sorta di Phantasy Star Online con un’enfasi su fucili e bazooka
DEMENZA ARTIFICIALE
Andando avanti nella storia sarà inoltre possibile vestire i neri panni dei Kirito nel cosiddetto Kirito Mode, una vera e propria modalità parallela completamente opzionale dove regolare i conti contro Sterben nel torneo PvP Bullet of Bullets. Dura decisamente poco e permette di sbloccare una configurazione esclusiva dove usare contemporaneamente pistola e spada laser, quindi il gioco vale la candela anche se odiate visceralmente il protagonista della serie.
Fatal Bullet vuole giocare a fare il MMORPG ma, dialoghi a parte, non riesce a trasmettere questa sensazione
Meritevole il capillare sistema di teletrasporto, che permette di fare scorte e tornare in azione in un lampo, una volta domato il macchinoso menu. Oltre ai punti di interesse sparsi nelle macro aree, anche i singoli dungeon sono dotati di numerosi terminali di teletrasporto che verranno attivati una volta raggiunti, permettendo per esempio di riprovare lo scontro con un boss in un paio di click, evitando scarpinate e combattimenti indesiderati.
Concludo con un’osservazione personale. Sword Art Online: Fatal Bullet vuole giocare a fare il MMORPG ma, dialoghi a parte, non riesce a trasmettere questa sensazione: un risultato che, invece, una compilation come .hack//G.U. Last Recode centrava in pieno, con tutto quello che c’era al di fuori di The World tra filmati, forum e siti web, falsi come una banconota da due euro ma romanticamente “autentici”.
Sword Art Online: Fatal Bullet non è un brutto titolo: Dimps è uno sviluppatore capace e il suo ultimo nato non presenta particolari punti deboli nella realizzazione. Ciò che non convince è lo schema di gioco generico e privo di grinta, anche per colpa di nemici e compagni digitali decisamente e platealmente cerebrolesi. La cosa migliora se si affrontano le avventure proposte assieme ad altri amici umani (esiste anche il PvP, per i più motivati), ma francamente non più di tanto. Sword Art Online: Fatal Bullet è quindi il classico prodotto destinato a piacere ai fan del materiale originale, ma niente più.