Ancora prima che una compilation, .hack//G.U. Last Recode è un po’ un trattato di storia, una finestra che si affaccia sui giochi di ruolo nipponici in epoca PS2. Nel suo codice trovano posto i tre capitoli (Rebirth, Reminisce e Redemption) della “seconda serie” del franchise, ambientata subito dopo l’originale avventura di Kite, un personaggio che probabilmente avete imparato ad apprezzare in tempi relativamente recenti nel Project X Zone di Monolith Soft. Proprio nel seguito del colorito crossover, i giocatori europei meno attenti al mondo dell’importazione parallela hanno fatto la conoscenza di Haseo, il protagonista della qui presente serie G.U.. Se il concetto alla base di produzioni quali Sword Art Online vi intriga, allora .hack//G.U. Last Recode potrebbe essere il tuffo nel passato che fa per voi.
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In un MMORPG fittizio chiamato The World, Haseo è un famigerato rogue che risponde all’altisonante soprannome “Terror of Death” (Shi no Kyōfu), un cacciatore di Player Killer che gira in lungo e largo per le distese binarie del titolo rincorrendo Tri-Edge, il leggendario giocatore potenzialmente responsabile dell’attuale situazione di Shino, compagna di Haseo caduta in coma nella vita reale in seguito alla sconfitta del suo personaggio. Quando i due si trovano faccia a faccia, Haseo ottiene ben più di quello che sperava, finendo per perdere l’equipaggiamento e l’esperienza accumulati solo per trovarsi nuovamente al primo livello in seguito ad un inspiegabile attacco che va al di là delle regole di The World.Nel corso dell’avventura, .hack//G.U. Last Recode mostra un interessante sviluppo del suo irascibile personaggio, un Bildungsreise digitale che dipinge in maniera convincente l’evoluzione di Haseo da odioso bastardo presuntuoso in qualcosa di ben più interessante; tutto sta nell’avere la dovuta pazienza, perché .hack//G.U. ha i suoi annetti sul groppone e in certi frangenti li mostra tutti.
hack//G.U. Last Recode è il modo migliore per giocare la saga di Haseo al giorno d’oggi
Come gioco, .hack//G.U. Last Recode è sostanzialmente un dungeon crawler vecchio stile, con l’esplorazione di mappe decisamente banali ravvivata da un sistema di combattimento intuitivo e inizialmente poco profondo, destinato però a espandersi progressivamente con lo sviluppo della vicenda. Diciamo che il primo capitolo è una prova di fede che richiede di passare sopra diverse magagne, come una narrazione vecchio stile a base di interminabili sequenze dove si gioca pochino, un look antiquato (nonostante la provvidenziale mano di vernice) e un protagonista tanto stereotipato nel suo essere ribelle e impulsivo da riflette il suo caratteraccio nella risibile armatura iniziale, piena zeppa di spuntoni. Anche il susseguirsi degli avvenimenti sa essere antipatico nella sua meccanicità, con le sortite nei dungeon seguite dalla classica email che spiega in quale zona avventurarci subito dopo, solitamente con una pausa forzata imposta da una delle sequenze di cui ci si lamentava poc’anzi.
ZA WARUDO!
Nella sua lentezza, però, .hack//G.U. Last Recode ha il grande pregio di presentare efficacemente personaggi e mondo di gioco, tanto che la serie G.U. può essere goduta tranquillamente senza il bisogno di conoscere i trascorsi di Kite e compagni. Nel simulare avventure all’interno di un gioco di ruolo online inesistente, la serie .hack ha sempre svolto un lavoro eccezionale: basta effettuare il logout e ci si trova davanti un sistema operativo con cui consultare email, leggere news, guardare video o perdersi tra i topic dei vari forum.Con un po’ di pazienza e tenendo i polpastrelli a freno, c’è davvero un mondo da scoprire al di fuori di The World (uh uh…), e l’egregio lavoro svolto da CyberConnect2 si conferma un’opera sapientemente scritta e appassionante anche dopo oltre dieci anni dalla pubblicazione di Rebirth.
pur nella sua lentezza, .hack//G.U. Last Recode ha il grande pregio di presentare efficacemente personaggi e mondo di gioco
Se il grinding non dovesse rientrare nelle vostre corde, la collezione permette comunque di giocare con un personaggio livellato a dovere e con tutte le caratteristiche al massimo; una scelta forse un attimo estrema, ma va detto che quasi tutti gli episodi contenuti in .hack//G.U. Last Recode possono tranquillamente raggiungere la ventina di ore, quindi la scorciatoia acquisisce un certo senso qualora foste interessati unicamente alla trama.
“Quasi”, dicevo, perché CyberConnect2 ha pensato anche ai veterani che conoscono l’avventura di Haseo a menadito, includendo un quarto, inedito capitolo. Recollection dura pochino e durante il suo svolgimento molte attività secondarie sono precluse, cosa che il gioco si affretta a segnalare all’inizio, ma rappresenta da solo un ghiotto incentivo per i veterani. Si stratta principalmente di un ritorno a casa, una riunione tra personaggi storici che approfondisce il finale della saga narrata su PS2 (andando avanti nella descrizione rischierei di incappare in spoiler cataclismatici, quindi mi fermo qui).
Per concludere, potrete prendervi una pausa con il parody mode, ovvero una manciata di filmati pescati dai tre capitoli principali, doppiati con un umorismo a dir poco opinabile. Prevedo che questi condanneranno a un mix di sconcerto e depressione anche gli estimatori più incalliti della serie, se proprio volete un parere personale ed edulcorato.
.hack//G.U. Last Recode offre davvero tanto in cambio dei vostri soldi, con la saga di Haseo tirata a lucido e impacchettata in una raccolta che, come ciliegina sulla torta, regala un capitolo inedito dopo decine di ore. L’aspetto e alcune meccaniche restano antiquate, ma la visione di CyberConnect2 mantiene il suo grande fascino anche dopo diversi lustri, grazie a una narrazione interessante e un mondo di gioco costruito con grande cura. Se avete la pazienza per superare un inizio ruvido e sopportare un protagonista che desidererete strozzare con le vostre mani durante le prime ore, .hack//G.U. Last Recode saprà saziare la vostra fame di avventura con una storia lunga e appassionante.