Pubblicato su una PS2 avviata abbondantemente verso la pensione, da una software house ridotta ormai all’ombra di se stessa: se nel 2008 mi avessero detto che avrei incontrato nuovamente Yakuza 2 undici anni dopo – tra l’altro riveduto e corretto – mi sarei mostrato quantomeno dubbioso. E invece eccolo qui: Yakuza Kiwami 2 è il remake di quell’episodio giunto sul mercato europeo oltre due lustri fa, risorto come una fenice grazie al prestigioso Dragon Engine, utilizzato per la prima volta nel breve ma intenso Yakuza 6. Con il meritato successo che la serie sta finalmente riscuotendo anche dalle nostre parti, forse non è più un sogno sperare in un’edizione occidentale degli spin-off al momento relegati in patria come Kurohyō: Ryū ga Gotoku Shinshō e Kenzan, magari all’interno di qualche raccolta.
YIN E YANG
Per molti, Yakuza 2 è il miglior episodio della serie. Merito come sempre del doppiaggio stellare e della convincente narrazione, certo, ma principalmente per la presenza del fortissimo Ryuji Goda, un cattivo brutale, carismatico e presente come un’ombra durante una serie di eventi fondamentali per il futuro della saga, come ad esempio la formazione di un giovane quanto riluttante Daigo Dojima. Ryuji è lo yang dello yin rappresentato dall’incrollabile Kiryu, deciso a prevenire una guerra tra il clan Tojo e l’alleanza Omi; simili per convinzione ma diametralmente opposti nella morale, i due si incontreranno più volte fino al cataclismatico finale, consegnando nelle mani del giocatore uno dei capitoli più potenti dell’odissea criminale firmata da SEGA, che potrete approfondire leggendo la nostra recensione, vergata in occasione dell’arrivo del gioco su PS4.
il Dragon Engine dona un livello di dettaglio davvero convincente alle peregrinazioni di Kiryu e alle sue risse
METTI UN DRAGO NEL TUO PC
Durante l’esplorazione, Yakuza Kiwami 2 è davvero notevolissimo, diviso com’è tra l’ormai familiare distretto di Kamurocho e la nuova Sotombori, a sua volta modellata sulla base della celebre Dotombori di Osaka, con tanto di canale, crostacei giganti e iconici neon pubblicitari. Il colpo d’occhio è mozzafiato sopratutto la sera, quando decine di avventori occupano le strade e l’illuminazione offerta dal Dragon Engine trasforma il panorama in vere e proprie cartoline in movimento: se amate il Giappone, ci sono buone possibilità che una passeggiata virtuale tra gli scorci dipinti da Yakuza Kiwami 2 sia sufficiente ad ammaliarvi e farvi prenotare seduta stante un bel viaggetto nel Sol Levante. Con me, ad esempio, ci è appena riuscito senza sforzo, il maledetto.
Il prezzo da pagare per godere di tanta beltà su PC è in realtà piuttosto modesto
Ero certo che Yakuza Kiwami 2 sarebbe stato un ottimo titolo, esaltante da giocare e appassionante da seguire: del resto ho finito tutto d’un fiato la versione originale su PS2. L’unico dubbio che avevo riguardava la resa del Dragon Engine sulla mia macchina, fugato fortunatamente come neve al sole grazie a un ottimo lavoro di ottimizzazione da parte del Ryu Ga Gotoku Studio. Un’opera di restauro esemplare dunque, che riporta in auge uno dei capitoli più cari agli estimatori della saga: raccomandatissimo a tutti, anche a quelli che lo hanno finito più di due lustri fa.