Two Point Campus – Recensione

PC PS4 PS5 Switch Xbox One Xbox Series X

Pronti a spassarvela? Ah no, all’università ci si va per studiare? Ma da quando? In Two Point Campus le due attività si mischiano in una commistione salvifica per quelli che stanno da una parte e dall’altra del monitor.

Publisher / Sviluppatore: SEGA / Two Point Studios Prezzo: 39,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 3 Disponibile Su: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: 9 agosto

Questa mattina mi sono svegliato di buon umore, mi sono messo a fare colazione e, siccome i miei soliti podcast d’accompagnamento sono andati in ferie per qualche settimana, ho deciso che il silenzio è d’oro. Tutt’a un tratto, però, mi sono reso conto che nella mia testa stavo canticchiando un motivetto.

Di cosa si trattava? Mi ci è voluto un attimo, ma ho capito che era una delle musichette di Two Point Campus, ultimo gestionale di Two Point Studios. E in effetti la cosa più bella del titolo distribuito da SEGA è proprio quanto sia rilassante: giocarlo mette allegria e alimenta un circuito virtuoso di rilascio di serotonina come pochi altri videogiochi. Bella per noi!

LAUREA MAGISTRALE IN TWO POINT CAMPUS

Come ci faceva notare il nostro Ale nella sua anteprima, se avete già giocato a Two Point Hospital farete in fretta ad orientarvi da queste parti, anche se al posto delle corsie d’ospedale vi troverete in mezzo a dormitori per studenti e aule di lezione private per chi non è proprio un Einstein. In Two Point Campus l’evidente obiettivo è gestire con successo un campus universitario, spesso partendo da zero. Allora via a costruire auditorium e sale per i primi corsi per iniziare, ma ben presto gli studenti manifesteranno le proprie esigenze.

Va bene lo studio, ma la vita universitaria non è solo fatta di studio, ve lo ricordate, no?

Si inizia con quelle base di igiene e comfort, per cui andranno predisposti bagni, docce e stanze da letto, ma la vita universitaria non è solo fatta di studio, ve lo ricordate, no? Quindi come minimo ci vuole una cucina dove rilassarsi e prepararsi uno spuntino tra una lezione e l’altra, ma anche un vero e proprio club universitario dove stringere amicizie tra un po’ di musica e una partita a biliardino. Ognuna delle sale che creiamo può essere altamente personalizzata con la quantità e il tipo di oggetti opzionali che decidiamo di metterci: ovviamente costerà qualcosa in più, ma l’attrattiva del campus ne guadagnerà e di conseguenza riusciremo a conquistare sempre più studenti e rette universitarie al seguito.

Two Point Campus Recensione

Giostre medievali e campi d’allenamento per cavalieri. Sembra la Bocconi.

L’interfaccia rende molto semplici tutte queste operazioni, e per le fasi avanzate di ogni livello c’è anche la possibilità di copiare stanze già esistenti, da lì ci vuole solo un attimo per aggiungere qualche tocco personale. Assolutamente da non trascurare gli spazi all’aperto, da allestire con panchine, fioriere e statue, oltre che chioschi dove vendere caffè, hamburger, ramen e quant’altro. Magari tra una trombetta di cupido e l’altra sboccerà anche qualche storia d’amore, chi lo sa. Per mandare avanti la baracca non basterà assumere docenti capaci, ma saranno fondamentali assistenti per il funzionamento di stanze specifiche come la biblioteca, e anche inservienti tutto fare, ciascuno con le proprie specializzazioni che possono essere migliorate una volta che ci doteremo di un locale addetto alla formazione. Costerà caro, ma sul lungo vale ogni centesimo.

NON CORRERE; PENSA A ME

L’avrete capito: di cosa da fare ce ne sono davvero tante, e il tono umoristico che permea tutto Two Point Campus le priva di quel senso di questione di vita o di morte che aleggia su altri titoli dello stesso genere. Qualcuno ha detto Frostpunk? Non fatemici nemmeno pensare, dato che ho detto che mi sono svegliato preso bene e non voglio farmi venire l’ansia proprio adesso. Il ritmo di gioco consente a chi non vuole correre troppo di seguire con calma la vita dei propri studenti e impiegati. Dopo i primi mesi sono sempre riuscito ad avere più ingressi che uscite, e a quel punto ci si può dedicare a un po’ di micro-management, magari per alzare il voto degli allievi più pigri, o per riuscire a vincere i tornei di giostra medievali a dimostrazione che nessuno forma cavalieri professionali come la nostra università. Gli obiettivi da raggiungere per sbloccare i livelli successivi tendono a ripetersi con una certa insistenza, e in realtà potrebbero quasi non esserci: in pratica si tratta sempre di migliorare il più possibile le condizioni del campus, cosa che faremmo anche senza che qualcuno ce lo ponesse come missione da compiere. D’altra parte, mi è piaciuta la possibilità di giocare in “ampiezza” o in “profondità”, cioè si possono raggiungere gli obiettivi minimi di ogni livello per avanzare nella carriera, o ce ne possiamo fregare e passare quanto tempo vogliamo su un singolo campus.

Two Point Campus Recensione

Anche il corpo docente e amministrativo può imparare concetti nuovi, basta ficcarglieli bene in testa.

Basta un attimo di distrazione per perdere il conto delle ore passate a erigere nuovi edifici

Le opzioni di espansione sono parecchie, e basta un attimo di distrazione per perdere il conto delle ore passate a erigere nuovi edifici dove ospitare stanze più grandi, belle e personalizzate che mai. Nel proseguimento della campagna, gli sviluppatori ci pongono di fronte a sfide aggiuntive e qualche elemento in più da gestire: in certi campus il freddo obbliga all’installazione di termosifoni in ogni stanza e corridoio, altrove invece ci viene chiesto di gestire prestiti con le banche, visto che partiamo da un budget nullo. Di quest’ultima funzionalità avrei in realtà sentito il bisogno fin quasi dal principio, perché tra un anno accademico e l’altro ci viene spesso richiesto di effettuare migliorie sostanziali che richiedono parecchi soldi, quindi mi trovavo negli ultimi mesi dell’anno a intervenire il minimo indispensabile per risparmiare. Chiedere dei prestiti risolve questa scomoda necessità, ed è una aggiunta più che benvenuta che ci facilita la vita da metà carriera in poi. Meglio tardi che mai.

In Breve: Con il suo tono scanzonato e giocherellone, Two Point Campus mette comunque tanta carne sul fuoco da gestire, ma lo fa con un modo e un ritmo che non forza la mano di noi giocatori. Se vogliamo essere i rettori perfetti, nulla ci vieta di spingere sull’acceleratore ogni minuto, ma se non ci va possiamo anche rilassarci e seguire le vicende dei tanti protagonisti che popolano il campus. Two Point Studios ha ormai raffinato strumenti come l’interfaccia utente e i vari layer aggiuntivi da gestire con il progredire della campagna, e compie pochi passi falsi, dall’impatto piuttosto ridotto sull’esperienza complessiva. Questa volta la mia prof. di latino e greco avrebbe lasciato inutilizzato il temutissimo lapis blu.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7-7700k (4.2GHz), Geforce GTX 1080 8GB, 8GB RAM, HDD
Com’è, Come Gira: Be’ dai, stiamo scherzando, come volete che giri un gestionale dallo stile a cartoon su questa configurazione, non più all’ultimo grido, ma pur sempre pronta a macinare titoli dalla grafica AAA?

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Pro

  • Tono da “feel good” / Si lascia giocare a ritmi diversi / C’è sempre tanto da fare / La campagna aggiunge layer strategici da gestire.

Contro

  • Obiettivi tutto sommato generici / I prestiti farebbero comodo da inizio campagna.
9.2

Ottimo

Dopo traverse vicende in alcune cittá italiche, il nostro Solar Nico é sbarcato in terra d’Albione. Se da una parte ancora si da alla ricerca matta e disperata di un parco (ma anche un praticello va benissimo) per approfittare di qualsiasi mezza giornata di sole londinese, dall’altra Nicoló ha rassegnato ogni speranza all’idea di stare al passo della propria, sempre crescente, libreria Steam.

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