In una terra lontana, un principe malvagio e il suo fidato stregone partirono un giorno alla ricerca di un potentissimo artefatto. Una volta scovato, nel cuore di una fitta foresta, i due tentarono di sottrarlo dalla guardia dei draghi ma, nel farlo, lo frantumarono disperdendo per tutto il reame le cinque preziose gemme al suo interno. Una delle creature uscì allora dal suo nascondiglio e, in preda a una furia distruttiva, setacciò una ad una le isole vicine per ritrovarle, schiacciando e divorando ogni cosa lungo il proprio cammino. Vi state chiedendo se questa sia la vera recensione dell’ultima avventura di Yoshi, che dai trailer sembrava così dolce e innocuo? Non temete, siete sulla pagina giusta! Cercate solo di liberare un po’ la vostra fantasia prima di continuare a leggere…
CUOR DI LANA
Yoshi’s Crafted World ha raccolto nel migliore dei modi l’eredità lasciata dal predecessore Woolly World, approfittando per bene della nuova passione di Nintendo per il cartone. L’essere passati dal “tema lana” a quello del DIY e del bricolage non è solamente una questione di comodità: ispirandosi un po’ a LABO, Good-Feel ha dato vita a un’ambientazione oltremodo creativa che approfitta di qualsiasi materiale esistente – dalla carta alla plastica, dalle lattine alle batterie – per costruire una moltitudine di ambientazioni che, con un pochino di manualità e ingegno, potrebbero tranquillamente essere riprodotte a mano in casa. Il risultato è un titolo fantasioso e gioioso, che spinge il giocatore all’esplorazione ma anche all’uso dell’immaginazione senza escludere nessuno a priori, dal più giovane casual all’utente più maturo. Le sedici isole che racchiudono i 45 scenari giocabili della storia hanno tutte un tema diverso, dalla nave dei pirati alla casa dei ninja, fino allo spazio, tutte costruite con una moltitudine di oggetti sapientemente “riciclati”. La maggior parte di questi coinvolge il giocatore nel classico platform esplorativo in 2.5D con qualche aggiunta particolare (come delle calamite da usare come gradini o contrappesi), mentre altri si spingono parecchio oltre, facendoci assaporare corse automobilistiche o facendoci addirittura pilotare un gigantesco Mecha-Yoshi. Nonostante la buona diversità, però, lo scopo è pur sempre uno: recuperare le cinque gemme prima di Kamek e Baby Bowser e riportarle al sicuro nella foresta, a suon di salti, lanci di uova e tuffi a bomba.
I segreti nascosti lungo la strada sono tantissimi
UN MONDO DA SCOPRIRE
Come detto in precedenza, essendo un platform basato principalmente sull’esplorazione, il ritmo è decisamente poco concitato nella maggior parte degli scenari. Purtroppo, questo si nota specialmente nelle boss fight, che finiscono per essere i livelli meno impegnativi proposti dopo quelli iniziali. Fortunatamente, Yoshi’s Crafted World offre comunque un altro tipo di sfida, che richiede un buon grado di abilità e attenzione anche ai giocatori più navigati. Scovare e recuperare i vari collezionabili è tutt’altro che una passeggiata al parco e, soprattutto, non è pane per i soli platinatori seriali. Per proseguire lungo la strada, infatti, servirà donare una quantità variabile di fiori ridenti ai vari robottini che sbarrano il cammino nella mappa. Non si può, dunque, pensare di giungere al traguardo senza un minimo di impegno, specialmente se si intende arrivare in fondo alla storia e sbloccare i contenuti di gioco extra.
Non si può pensare di giungere al traguardo senza un minimo di impegno
AMORE A TUTTO TONDO
La cura dei dettagli si è quasi interamente riversata anche sul piano tecnico dello sviluppo. Yoshi’s Crafted World è fluido da giocare sia in modalità portatile che attaccato alla TV che in modalità portatile, rimanendo sempre stabile attorno ai 60 FPS. I caricamenti sono piuttosto rapidi e i controlli sono intuitivi e puliti, anche durante i livelli un po’ più movimentati.
Ciascun materiale trovabile all’interno degli stage è pienamente riconoscibile
Yoshi’s Crafted World è quasi come tuffarsi nella mente di un bambino, o nei ricordi di un adulto. Grazie al fantasioso design degli stage e ai suo mare di colori e materiali, l’ultimo lavoro di Good-Feel riesce a immergere il giocatore in un’avventura dopo l’altra senza stress e complicazioni (alle volte persino esagerando col relax), ponendo come punto cardine dell’esperienza la scoperta di ogni singolo anfratto di cartone, plastica e metallo alla ricerca di gemme e collezionabili. Se per voi la spensieratezza non ripaga in nessun modo una botta di adrenalina o se non avete mai costruito al vostro giocattolo preferito una casetta con dei libri e una macchina con una vecchia ciabatta, questo titolo potrebbe non fare per voi. Tutti gli altri, invece, possono stare tranquilli: se avete bisogno o semplicemente voglia di tornare o restare bambini per qualche ora, Nintendo Switch ha ciò che fa per voi.