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Control

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Control – Anteprima

In uno dei numerosi panel dell’E3 sono salite sul palco tre figure chiave di Remedy nello sviluppo di Control, in uscita il 27 agosto, per parlare in anteprima del gioco: la narrative lead Brooke Maggs, il game director Mikael Kasurinen, e Courtney Hope, l’interprete di Jesse Faden, la nostra alter ego. Parlando di Jesse, Courtney ha spiegato che la sua motivazione principale è la costante ricerca della verità; inoltre lei ha anche un’anomala connessione con tutto ciò che è strano e fuori dal comune: queste sono le situazioni in cui si sente davvero a casa e in cui, al contrario delle persone “normali”, spinge per addentrarsi nelle profondità più recondite di ogni mistero per emergerne poi vittoriosa con la verità in mano. Neanche fosse la protagonista di un videogioco.

ESCAPADE

Come da tradizione per i giochi targati Remedy Entertainment, c’è grande focus narrativo sul personaggio principale; in questo caso Jesse ha una certa familiarità con eventi paranormali fin dalla giovane età, quando alcuni eventi ancora non chiariti hanno portato alla scomparsa del fratello. Nelle prime battute di gioco visiteremo la vecchia casa di famiglia in cerca di indizi che chiariscano gli avvenimenti di tanti anni prima, ma troveremo anche il cadavere del direttore del Federal Bureau of Control (FBC). A quanto pare, raccogliere la sua arma di servizio viene ritenuto dal dipartimento di risorse umane del FBC un atto di professionalità sufficiente per considerare completo il processo di reclutamento e assegnare alla nostra eroina il titolo di nuovo direttore. Fantastico.

La nostra arma è capace di adattarsi a molte situazioni e sembra lasciare spazio a numerose opzioni di personalizzazione

C’è da dire che si tratta di un’arma di una certa personalità, capace di adattarsi a molte situazioni mutando il proprio sparo. Nel video di gameplay abbiamo potuto vedere un classico utilizzo da pistola alternarsi a colpi più tipici di una bella doppietta a canne mozze, e il menù di gioco dedicato all’arma sembra lasciare spazio a numerose opzioni di personalizzazione. Parte integrante degli scontri a fuoco saranno i poteri paranormali che Jesse acquisirà nel corso dell’avventura, a quanto pare indispensabili per avere la meglio sulle entità note come Hiss, mostri che paiono talvolta ricordare i Typhon di Prey per apparenza e movenze. Avendo tirato fuori una minaccia aliena, Remedy si apre a una cornucopia di possibilità, potenzialmente moltiplicando la varietà di nemici rispetto al loro titolo precedente, il mediaticamente innovativo Quantum Break, da cui sembra distaccarsi anche nello stile dei combattimenti, in quanto non si è vista un’opzione per utilizzare le coperture come in un classico cover shooter. A me il ritmo degli scontri di Quantum Break era piaciuto, ma dallo studio finlandese mi aspetto che riesca a trovare il modo migliore per declinare queste diverse caratteristiche in un’esperienza adrenalinica ma anche tattica, come tra l’altro il nostro hands-on di maggio confermava con le dovute cautele del caso.

BLACK CAT

Oltre alle sparatorie, il nuovo video di gameplay rilasciato in occasione della fiera losangelina ha mostrato diversi dialoghi con NPC umani. Con l’approssimarsi dell’uscita del gioco, Remedy ha voluto porre l’accento sul ruolo di vari personaggi di supporto con cui Jesse formerà legami più o meno stretti durante lo svolgersi degli eventi. Una discreta parte del minutaggio si è concentrata su quella che sembra essere una side quest assegnata dall’addetto delle pulizie, il quale non pare avere tutte le rotelle a posto, tanto da credere che Jesse sia la sua assistente. Il dialogo tra i due ha mostrato con chiarezza l’abilità degli sviluppatori di trasmettere un’atmosfera velata da una fitta sensazione di anomalia, in cui sembra che qualcosa non sia esattamente al suo posto: l’addetto alle pulizie a tratti farfuglia frasi senza senso, mentre altre volte sembra leggere nella nostra testa e risponde con lucidità a frasi pensate ma non dette. Forse è solo un’impressione, ma il fatto stesso che una figura di quel tipo assuma un ruolo degno di nota in una vicenda dai risvolti ben più drammatici è significativo del tono tendente all’assurdo e al non-sense.

Il nuovo video di gameplay ha mostrato l’abilità di Remedy di trasmettere un’atmosfera velata da una sensazione di anomalia e mistero

Attenzione, però, non sto parlando dell’assurdità pazzescamente comica dei Griffin, ma di quella che di solito mi fa alzare più del solito il sopracciglio (destro, quell’altro non si muove proprio) mentre guardo sempre più irretito un episodio di The Twilight Zone. Remedy non è certo aliena a questo tipo di narrazione, ricordate gli incubi in Max Payne? In Control anche l’ambientazione e l’uso delle luci sembrano pensati per rafforzare la sensazione di essere sempre a un passo da qualcosa di inatteso e strano. Hanno anche motivi per fremere in attesa di fine agosto gli amanti degli aspetti più tecnici dei videogiochi, visto che è stato confermato il supporto per il ray tracing, con un video specifico a evidenziare le differenze nella gestione di punti di luce, ombre e riflessione su materiali dalle varie caratteristiche di traslucenza. Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi!

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