Diciamocelo pure: vogliamo Alan Wake! In attesa del secondo DLC di Control, previsto tra pochi mesi, arriva The Foundation, con cui Remedy mira a intrattenerci scavando più a fondo nei misteri della Oldest House.
Sviluppatore / Publisher: Remedy Entertainment / 505 Games Prezzo: N.D. Localizzazione: Testo Multiplayer: Assente PEGI: 16+ Disponibile su: PC (Epic Store), PS4, Xbox One
La componente narrativa è da sempre uno dei marchi di fabbrica dello studio finnico, e sotto questo aspetto Control rappresenta l’apice della loro produzione. Anche se in questo caso abbiamo di fronte un “semplice” DLC, era pressoché ovvio aspettarsi la stessa cura riservata ai giochi completi arrivatici da Sam Lake e soci. Mi sono dovuto ricredere nel corso della mezza dozzina d’ore abbondante in compagnia di The Foundation? Proseguite nella lettura e lo scoprirete. Anzi, ve lo dico subito: no, non mi sono dovuto ricredere proprio per niente. Ma continuate a leggere lo stesso.
PER DELLE GRANDI FONDAMENTA…
La storia riprende giusto dopo gli eventi narrati nella campagna principale di Control: come già sappiamo, la tostissima Helen Marshall, Capo Operazioni del Federal Bureau of Control, ha lasciato che Jesse si occupasse dell’invasione Hiss della Oldest House e ha fatto perdere le proprie tracce.
Stiamo parlando di un ex agente CIA che ha dimostrato di sapersela cavare nelle situazioni più disparate, ma comunque decidiamo di rintracciarla. Ben presto scopriamo un imponente monolito in una delle zone più remote dell’edificio, mai esplorata prima. Si tratta delle fondamenta su cui la Oldest House è costruita, e a quanto sappiamo dal Comitato c’è un problemino: il Piano Astrale sta piano piano invadendo il nostro spazio, e se non dovesse essere fermato, entro breve potrebbe dilagare inghiottendo l’intera sede del FBC prima e New York poi.
Il Piano Astrale potrebbe inghiottire il FBC prima e New York City poi
Le Fondamenta sono uno spazio del tutto diverso rispetto agli altri piani della Oldest House, che pure erano già estremamente vari tra di loro; di rado ritroviamo la familiarità degli uffici del FBC, cui lascia posto un ambiente fatto di grotte e caverne, tunnel angusti che lasciano strada all’improvviso a cave amplissime. Molte delle nuove aree hanno un marcato sviluppo in verticale, che dà una precisa impronta all’esplorazione. Diverse sezioni diventano quindi veri e propri platform in cui la levitazione ci consente di progredire nella scalata, intermezzata da combattimenti in arene più o meno spaziose. E poi, fatemi solo dire che ci sarà modo di esplorare il Piano Astrale un po’ più del solito. Che figata!
…CI VUOLE UN GRANDE CHIODO
La prevedibilità con cui si palesano gli spazi destinati agli scontri mi ha lasciato un po’ deluso: in un mondo fatto di misteri e incognite, non ritengo coerente che il gameplay sia chiaramente diviso in compartimenti tra esplorazione e gunfight.
Continua nella prossima pagina…
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