Eh sì, parafrasando Pozzetto ne Il ragazzo di campagna, “il DOOM è sempre il DOOM”. Ma dopo diciassette anni, siamo sicuri che la cosa sarà vera anche per DOOM 3 VR Edition?
Sviluppatore / Publisher: Archiact / Bethesda Softworks Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PS4 (richiede PS VR)
Partiamo senza indugi: volete la notizia buona o quella cattiva? Io di solito preferisco togliermi il dente e non pensarci più, quindi ve lo dico subito: in una mossa apparentemente suicida, DOOM 3 VR Edition per PlayStation VR non supporta i controller Move. Ripeto: non supporta.
E invece la notizia buona? Se siete uno dei (pochi) possessori del PSVR Aim, lo potete recuperare dal ripostiglio e spolverare ben bene, perché è arrivato il suo momento di gloria. Prima di iniziare con disamina del nuovo arrivato, poi, c’è da ricordare che gli utenti PC possono da tempo contare su una mod VR per Doom 3 BFG Edition, addirittura con l’intero corpo del protagonista renderizzato, diversi pacchetti amatoriali di texture HD e il perfetto supporto ai controller cinetici di Rift, Vive e compagnia bella. Se volete altri nettagli ne abbiamo parlato qui.
PEACE AND LOVE
Alle volte certe scelte degli sviluppatori sorprendono davvero, e in questo caso mi sono davvero chiesto cosa abbia portato a questa decisione, ma temo che non lo sapremo mai. Qantomeno, qualsiasi giocatore può ripiegare sul caro vecchio DualShock 4, che fa il suo dovere con etica stakanovista e risultati discreti, per quanto usare un joypad in realtà virtuale rasenti la definizione di ossimoro. Ma come diceva la mia professoressa di latino e greco Maria Chiara Leone, novella signorina Rottermeier con una sessantina d’anni sulle spalle e un bel paio di stivali da cavallerizza ai piedi: “Torniamo a bomba sull’argomento”. Quindi DOOM è sempre DOOM? Sì, no e perché, ci spieghi pure Paschetto.
Be’ professoressa, questa volta le devo dire sì e no. Mi chiarisco: dal 2004 sono cambiate tante cose, e il franchise di id Software ha di fatto abbandonato la strada intrapresa da DOOM 3 con la sua impostazione quasi survival horror. Se lo vedrebbe il Doom Slayer che abbiamo imparato a conoscere e amare negli ultimi anni come protagonista di un avventura horror? No, lui è quanto di più lontano da Amanda Ripley di Alien: Isolation. Lui riderebbe in faccia ai demoni che gli compaiono alle spalle dal nulla, spezzando loro ossa dopo ossa a furia di sganassoni pesanti come ganci di Mohamed Alì.
Se non stiamo qua a farci pippe mentali possiamo passare sopra le incongruenze filosofiche senza fare un plissè e goderci il rutilante giro di giostra finché dura
FLOWER POWER
DOOM 3 VR Edition è più un’opera di restauro che una vera e propria remaster, i ragazzi di Archiact hanno migliorato la risoluzione generale delle texture e hanno posto particolare attenzione alle armi, rimodellandole per intero, oltre a ripensarne gli effetti sonori e grafici con buoni risultati. Le potenzialità della realtà virtuale non sono state sfruttate per intero, specie per quanto riguarda l’interazione manuale con gli elementi di gioco, e in particolare i meccanismi di ricarica delle armi, limitati al classico “premi quadrato per ricaricare”, cosa peraltro inevitabile nel momento in cui i Move sono stati snobbati.
Continua nella prossima pagina…
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