The Outer Worlds – Recensione Switch

PC PS4 Switch Xbox One

Dopo aver ammaliato molti appassionati di giochi di ruolo su PC, PS4 e Xbox One, ora The Outer Worlds arriva finalmente su Nintendo Switch portando con sé tutta la sua verve, scendendo però a tanti (troppi?) compromessi.

Sviluppatore / Publisher: Virtuos Games e Obsidian Entertainment / Private Division Prezzo: € 59,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18+ Disponibile su: Switch

Come spesso accade su queste pagine quando parliamo di conversioni di titoli già disponibili da tempo su altre piattaforme, quello che state per leggere è un articolo che si dedicherà principalmente all’aspetto tecnico dell’opera portata avanti da Virtuos Games, studio a cui Private Division ha affidato l’arduo compito di trasporre il gioco di ruolo di Tim Cain e Leonard Boyarsky sulla piccola console della Casa di Kyoto.

Pertanto, in caso vogliate saperne di più sul videogioco in senso più ampio, l’invito è quello di leggere la recensione pubblicata in occasione del lancio sulle altre piattaforme avvenuto lo scorso ottobre, giacché sul fronte contenutistico non vi sono differenze con il gioco uscito sul finire del 2019: a prescindere da dove ci giocherete, The Outer Worlds resta uno degli RPG d’azione più riusciti degli ultimi tempi, nonché una delle opere migliori sfornate da Obsidian Entertainment.

A PORTATA DI MANO

Non nascondo che seguo sempre con molta curiosità le conversioni per l’ibrida nipponica: sappiamo tutti che l’hardware della console richiede di scendere a non pochi compromessi quando si tratta di far girare titoli piuttosto esigenti sul fronte delle risorse, ma l’uscita di giochi del calibro di DOOM Eternal o di quel miracolo tecnologico di The Witcher 3 dimostra che è possibile portare praticamente qualsiasi cosa su Switch. Ripeto, spesso – per non dire sempre – bisogna fare i conti con la minore potenza di calcolo della piattaforma Nintendo, ma la comodità di giocare dove si pare grazie alla portabilità è sovente un punto di forza che controbilancia, e a volte supera, il disagio di avere a che fare con versioni tecnicamente modeste.

The Outer Worlds Recensione Switch 10

Mirare con i controlli di movimento è spesso galvanizzante.

Virtuos ha ben pensato di sfruttare i giroscopi interni ai Joy-con per aggiungere la possibilità di mirare attraverso i controlli di movimento

Una qualità a cui di solito si aggiungono anche funzionalità aggiuntive pensate esplicitamente per tali conversioni, come nel caso di The Outer Worlds per Switch. A tal proposito, Virtuos ha ben pensato di sfruttare i giroscopi interni ai Joy-con per aggiungere la possibilità di mirare attraverso i controlli di movimento. Il funzionamento di questo sistema di mira è davvero eccezionale: dalle opzioni si può correggere la sensibilità dei giroscopi per tararli alla perfezione al proprio stile di gioco, con la possibilità di modificare la sensibilità dell’asse X e Y in maniera separata. Non solo, si può anche scegliere se attivare i controlli di movimento solo quando si utilizza la mira di precisione delle armi, o se abilitarli sempre e controllare la visuale con i giroscopi anche nelle fasi esplorative.

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Pro

  • La qualità intrinseca dell’opera non si discute.
  • Ottima implementazione dei controlli di movimento.
  • La portabilità è un valore aggiunto non indifferente.

Contro

  • Davvero troppi compromessi.
  • Tempi di caricamento estremamente lunghi.
  • Attenzione ai mal di testa.
7

Buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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