Visualizza Versione Completa : Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]
Dite, dite un po'. :popcorn:
sono a pagina 100 circa, inizialmente mi aveva preso parecchio, ora sta prendendo una piega che non mi convince del tutto :uhm:
ci sono dei momenti quasi wtf e un po' uhm, però alla fine m'è piaciuto
tenete conto che è una trilogia in realtà, quindi il finale non è propriamente un finale :asd:
- - - Aggiornato - - -
il cui terzo volume, peraltro, in italiano esce domani :asd:
Di Scerbanenco cosa mi dite?
WhiteMason
26-10-18, 10:43
Ragazzi, probabilmente una richiesta semplice per voi, uhm.
Ho letto da poco "La verità sul caso Harry Quebert", di Joel Dicker. Lo definirei godibile, gradevole ma non di più. E' il racconto di un'indagine su una ragazza scomparsa.
Leggero mi ha rintuzzato la voglia di qualcosa di simile, ma migliore... avreste qualche consiglio? :pippotto:
Ragazzi, probabilmente una richiesta semplice per voi, uhm.
Ho letto da poco "La verità sul caso Harry Quebert", di Joel Dicker. Lo definirei godibile, gradevole ma non di più. E' il racconto di un'indagine su una ragazza scomparsa.
Leggero mi ha rintuzzato la voglia di qualcosa di simile, ma migliore... avreste qualche consiglio? :pippotto:
Un po' di roba che mi viene in mente.
Per rimanere sul leggero e sull'attuale con tema ragazza scomparsa:
"Amabili resti" di Alice Sebold
Gialli/noir decisamente più solidi, con il racconto di una indagine:
"Dalia Nera" di James Ellroy
"A sangue freddo" di Truman Capote
"Il grande sonno" di Raymond Chandler
Poi oh, dipende da cosa intendi per "qualcosa di simile" e da cosa hai già letto (do per scontato che, nel campo "gialli" nel senso più ampio del termine, valga la pena leggere tutti i classici come Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Simenon, il nome della rosa, etc.).
lollazenapalm
26-10-18, 11:34
ragazzi vorrei un consiglio, cerco un libro di fantascienza che ti faccia dire "wow", che ti dia quel senso di scoperta e di meraviglia. Ho letto i primi due di Expanse ma non hanno quello che cerco, c'è troppa azione e poca introspezione, pochissimo sense of wonder.
Mi piace quando i protagonisti osservano le stelle, lo sbarcare su un pianeta nuovo, il senso di solitudine che si prova in un astronave, le descrizioni plausibili per quanto riguarda l'evoluzione delle scienze, la passione per la vera fantascienza insomma e non le solite americanate.
Esiste qualcosa di simile?
L'ultimo di NEAL STEPHENSON che però credo non sia stato ancora tradotto in italiano:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/f/f9/Seveneves_Book_Cover.jpg/220px-Seveneves_Book_Cover.jpg
Percentuale di utenti a cui è piaciuto questo libro: 93%
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Prima pubblicazione: 19 maggio 2015
Autore: Neal Stephenson
Numero di pagine: 880
Genere: Fantascienza
Editore: William Morrow and Company
Candidature: Premio Hugo al miglior romanzo, Goodreads Choice Awards Best Science Fiction
WhiteMason
26-10-18, 12:22
Un po' di roba che mi viene in mente.
Per rimanere sul leggero e sull'attuale con tema ragazza scomparsa:
"Amabili resti" di Alice Sebold
Gialli/noir decisamente più solidi, con il racconto di una indagine:
"Dalia Nera" di James Ellroy
"A sangue freddo" di Truman Capote
"Il grande sonno" di Raymond Chandler
Poi oh, dipende da cosa intendi per "qualcosa di simile" e da cosa hai già letto (do per scontato che, nel campo "gialli" nel senso più ampio del termine, valga la pena leggere tutti i classici come Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Simenon, il nome della rosa, etc.).
Hai ragione, dovrei specificare meglio, ma non saprei dire, uhm... Non vorrei una cosa "troppo poliziesca" per dirla così, "La verità sul caso Harry Quebert" mi è piaciuto anche per il setting del piccolo paese di provincia, l'investigatore improvvisato e così via... Non c'era la scientifica, l'Anticrimine ecc... :asd:
Qualcosa che infatti richiami Agatha Christie, Conan Doyle, dove l'investigazione c'è, ma senza la riunione con la squadra nell'ufficio, la scientifica ecc... :asd: Sì, un po' velleitario da parte mia, non saprei?
Ho letto qualcosa della serie di Dalgliesh e mi sono piaciuti, soprattutto per quello penso... Spesse volte una locazione particolare, fuori mano, niente inseguimenti ecc... Non so se sono riuscito a spiegarmi. :uhm:
Hai ragione, dovrei specificare meglio, ma non saprei dire, uhm... Non vorrei una cosa "troppo poliziesca" per dirla così, "La verità sul caso Harry Quebert" mi è piaciuto anche per il setting del piccolo paese di provincia, l'investigatore improvvisato e così via... Non c'era la scientifica, l'Anticrimine ecc... :asd:
Qualcosa che infatti richiami Agatha Christie, Conan Doyle, dove l'investigazione c'è, ma senza la riunione con la squadra nell'ufficio, la scientifica ecc... :asd: Sì, un po' velleitario da parte mia, non saprei?
Ho letto qualcosa della serie di Dalgliesh e mi sono piaciuti, soprattutto per quello penso... Spesse volte una locazione particolare, fuori mano, niente inseguimenti ecc... Non so se sono riuscito a spiegarmi. :uhm:
Di simile a quello che cerchi ho letto L'angelo di neve di Ragnar Jónasson, ambientato in un piccolissimo paesino dell'islanda accessibile solo attraverso un tunnel, l'assassino è uno del luogo. A me è piaciuto moltissimo :sisi: non ci sono riunioni con la scientifica ne analisi di dna ecc...solo un giovane poliziotto costretto ad indagare.
In generale molti gialli editi da Marsilio (GialloSvezia) hanno molte delle caratteristiche che cerchi :sisi:
Hai ragione, dovrei specificare meglio, ma non saprei dire, uhm... Non vorrei una cosa "troppo poliziesca" per dirla così, "La verità sul caso Harry Quebert" mi è piaciuto anche per il setting del piccolo paese di provincia, l'investigatore improvvisato e così via... Non c'era la scientifica, l'Anticrimine ecc... :asd:
Qualcosa che infatti richiami Agatha Christie, Conan Doyle, dove l'investigazione c'è, ma senza la riunione con la squadra nell'ufficio, la scientifica ecc... :asd: Sì, un po' velleitario da parte mia, non saprei?
Ho letto qualcosa della serie di Dalgliesh e mi sono piaciuti, soprattutto per quello penso... Spesse volte una locazione particolare, fuori mano, niente inseguimenti ecc... Non so se sono riuscito a spiegarmi. :uhm:
Allora confermo "Amabili resti" e poi, non so perchè, ma mi hai fatto venire in mente "Lasciami entrare" di Lindqvist che è un genere diverso ma le tue richieste me l'hanno ricordato. :pippotto:
WhiteMason
26-10-18, 14:17
Wow, mi sto appuntando tutto. :pippotto:
La Promessa di Durrenmatt
La Promessa di Durrenmatt
Che va comunque letto a prescindere.
Il male oscuro di Berto :sisi:
Lo sto affiancando a From Bacteria to Bach and back di Dennett :sisi:
Oggi poi spese folli, complici gli sconti sul catalogo Adelphi: la nuova edizione della Cognizione del dolore, L'ordine del tempo di Rovelli e L'inconveniente di essere nati di Cioran.
E nel caso ve lo steste chiedendo, no, non c'è ratio alcuna né nelle mie letture né nei miei acquisti :asd:
Oggi poi spese folli, complici gli sconti sul catalogo Adelphi
Con 'sto sconto di Adelphi, su ibs sono riuscito a infilare 135 euro solo per loro :bua:
Ho cominciato ad alternare I racconti di Kolyma di Varlan Salamov a Storia dell'assedio di Lisbona di Saramago.
il giorno della civetta, finito
ha tagliato diversi personaggi e molte pagine perché all'epoca lo incriminavano
a posto
lollazenapalm
31-10-18, 12:11
L'inconveniente di essere nati è un capolavoro :asd:
Ma vale per tutti i libri di Cioran :snob:
L'inconveniente di essere nati è un capolavoro :asd:
Ma vale per tutti i libri di Cioran :snob:
L'ho sfogliato solo distrattamente al momento, ma già ci ho letto la mia vita, fai un po' tu :asd:
Vorrei per la prima volta leggere qualcosa di scientifico. In particolare qualcosa che provi un po' a spiegarmi come quando e perché l'universo esiste. Ho letto che uno degli scienziati più importanti è Sean Carrol, adelphi pubblica qualcosa di suo, come Dall'eternità a qui. Voi cosa mi consigliereste? L'enorme problema è che io di fisica non so NULLA.
Con molto ritardo:
Il libro degli universi. Guida completa agli universi possibili
di John David Barrow
:sisi:
- - - Aggiornato - - -
ragazzi vorrei un consiglio, cerco un libro di fantascienza che ti faccia dire "wow", che ti dia quel senso di scoperta e di meraviglia. Ho letto i primi due di Expanse ma non hanno quello che cerco, c'è troppa azione e poca introspezione, pochissimo sense of wonder.
Mi piace quando i protagonisti osservano le stelle, lo sbarcare su un pianeta nuovo, il senso di solitudine che si prova in un astronave, le descrizioni plausibili per quanto riguarda l'evoluzione delle scienze, la passione per la vera fantascienza insomma e non le solite americanate.
Esiste qualcosa di simile?
La trilogia di Marte di Kim Stanley Robinson mi sa che fa al caso tuo :uhm:
Sono 3 libri (il rosso, il verde e il blu di marte). Il primo secondo me è il migliore e l'ho finito in pochi giorni. Gli altri 2 non mi hanno entusiasmato devo dire. Ma non piacedenti The Expanse (che io invece adoro) capace che a te piacciono :sisi:
- - - Aggiornato - - -
ragazzi vorrei un consiglio, cerco un libro di fantascienza che ti faccia dire "wow", che ti dia quel senso di scoperta e di meraviglia. Ho letto i primi due di Expanse ma non hanno quello che cerco, c'è troppa azione e poca introspezione, pochissimo sense of wonder.
Mi piace quando i protagonisti osservano le stelle, lo sbarcare su un pianeta nuovo, il senso di solitudine che si prova in un astronave, le descrizioni plausibili per quanto riguarda l'evoluzione delle scienze, la passione per la vera fantascienza insomma e non le solite americanate.
Esiste qualcosa di simile?
La trilogia di Marte di Kim Stanley Robinson mi sa che fa al caso tuo :uhm:
Sono 3 libri (il rosso, il verde e il blu di marte). Il primo secondo me è il migliore e l'ho finito in pochi giorni. Gli altri 2 non mi hanno entusiasmato devo dire. Ma non piacedenti The Expanse (che io invece adoro) capace che a te piacciono :sisi:
la paranza dei bambini; letto tre pagine e i primi dialoghi sono fintissimi :asd: infatti credo sia il primo romanzo inventato
però come sempre Saviano sa scrivere
ragazzi vorrei un consiglio, cerco un libro di fantascienza che ti faccia dire "wow", che ti dia quel senso di scoperta e di meraviglia. Ho letto i primi due di Expanse ma non hanno quello che cerco, c'è troppa azione e poca introspezione, pochissimo sense of wonder.
Mi piace quando i protagonisti osservano le stelle, lo sbarcare su un pianeta nuovo, il senso di solitudine che si prova in un astronave, le descrizioni plausibili per quanto riguarda l'evoluzione delle scienze, la passione per la vera fantascienza insomma e non le solite americanate.
Esiste qualcosa di simile?
In questi casi consiglio sempre Cronache Marziane di Bradbury; è un po' vecchio stile ma ha dei passaggi molto potenti e immagina una varietà di situazioni diverse che potrebbero presentarsi durante un'esplorazione spaziale.
Restando sul cosa sto leggendo: ho appena finito Proletkult, nuovo libro di Wu Ming. Sono i miei scrittori preferiti, ma in questo caso sono poco convinto. Come i loro altri libri si appiglia ad una storia personale (in questo caso la ricerca del genitore di una strana ragazza, nella Mosca del '28) per raccontare di rivoluzioni utopistiche fallite, qui la rivoluzione russa. Purtroppo gli eventi storici vengono narrati tramite ricordi del protagonista in modo molto pretestuoso e parziale,come totalmente sganciati dal resto della trama. Un po' fine a sè stesso, anche se scritto sempre bene.
Ho letto Città di morti di Herbert Lieberman. Gradevolissimo noir/ forensic thriller ambientato nella New York degli anni 70 con protagonista un medico legale, decisamente consigliato. Descrizioni così accurate e stomachevoli di corpi/omicidi le ho lette sono nei libri di Ellroy, avvisati :sisi:
Ho cominciato ad alternare I racconti di Kolyma di Varlan Salamov a Storia dell'assedio di Lisbona di Saramago.
Storia dell assedio l'ho finito, carino ma non il miglior Saramago. Ho iniziato L'isola di Sachalin di Checov ma mi sono un po' pentito perché non ho ancora finito Salamov e così sto praticamente alternando due libri sui campi di prigionia russi :facepalm:
che coraggio :bua:
Niente in confronto a quello degli autori :chebotta:
ibernatemi vi prego
https://twitter.com/Einaudieditore/status/1070260023933177856
The Storm, secondo capitolo della seconda quadrilogia di Los Angeles di James fottuto Ellroy. Gennaio 2020.
e
The Border, capitolo finale (?) della trilogia del cartello di Winslow. Giugno 2019.
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH HHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
finito Maree di Mezzanotte di Steven Erikson (Malazan V)
come sempre parte lento e finisce veloce, comunque molto bello (non il top, il top è Memorie di Ghiaccio, siam tutti d'accordo)
WhiteMason
13-12-18, 13:42
Memorie di ghiaccio è il secondo?
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Ellroy è davvero un bastardo inarrestabile genio.
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Addio alle armi
dovrebbero leggerlo i cialtroni che ricercano la morale in ogni testo.
letto 2 o 3 volte in passato (quasi remoto). non mi ha esaltato nonostante l'indiscutibile qualità
Per me scrive benissimo ma alla fine dubito dell'effettiva qualità dei suoi testi. è un Baricco che scrive meglio e che ce l'ha fatta.
questo è un altro discorso e concordo... però il paragone non mi sembra troppo pertinente, a dire il vero...
finito Maree di Mezzanotte di Steven Erikson (Malazan V)
come sempre parte lento e finisce veloce, comunque molto bello (non il top, il top è Memorie di Ghiaccio, siam tutti d'accordo)Lo pensavo anche io fino a che non ho letto "The Bonehunters" :asd:
Memorie di ghiaccio è il secondo?
Inviato dal mio 77X utilizzando TapatalkTerzo
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ah beh, ottimo :pippotto:
posto una cosa nel topico dedicato
Addio alle armi quasi finito. Bellissimo
La paranza dei bambini lo finisco di sicuro ma è noioso, è sempre la solita storia sui guaglioni camorristi. Qualcuno spieghi a Saviano che si possono anche inventare cose diverse e anzi è tipico dell'artista sentire l'esigenza espressiva e quindi cambiare
1984 appena iniziato
Addio alle armi quasi finito. Bellissimo
Ma non avevi detto che papà Hem era tipo lammerda?
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Drake Ramoray
21-12-18, 19:21
Ho letto solo dei racconti suoi, sempre con l'idea di leggere poi anche qualche romanzo nei quali riponevo qualche aspettativa maggiore
è morto Pinketts l'altro giorno, a 57 anni
è morto Pinketts l'altro giorno, a 57 anni
già... non mi è mai piaciuto, però era simpatico...
Sto spiluccando l'Arbasino di Fratelli d'Italia :sisi:
Ma non avevi detto che papà Hem era tipo lammerda?
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Per me i suoi romanzi sono romanzi che si possono trovare a centinaia. Fiesta si vede che è un'opera prima e Addio alle armi è molto bello ma niente di più
Per me i suoi romanzi sono romanzi che si possono trovare a centinaia. Fiesta si vede che è un'opera prima e Addio alle armi è molto bello ma niente di più
Sarà...:nono:
Ho cominciato ad alternare I racconti di Kolyma di Varlan Salamov a Storia dell'assedio di Lisbona di Saramago.
Storia dell assedio l'ho finito, carino ma non il miglior Saramago. Ho iniziato L'isola di Sachalin di Checov ma mi sono un po' pentito perché non ho ancora finito Salamov e così sto praticamente alternando due libri sui campi di prigionia russi :facepalm:
Giusto in tempo per l'anno nuovo ho finito entrambi. L'isola di Sachalin non è male, è sostanzialmente un reportage su come si viveva in quella colonia penale a fine '800 (riassumendo: molto ma molto male). Cechov ci era andato con lo scopo di raccogliere dati statistici e infatti il libro contiene molti dati numerici, ma approfondisce anche aspetti più prosaici come la vita dei carcerati e dei coloni e le caratteristiche naturali dell'isola (flora, meteo, indigeni), con molti aneddoti anche umoristici. Non avevo mai letto niente di Cechov e devo dire che mi sembra un ottimo autore. L'apparato delle note raggiunge proporzioni vagamente DFWiane. In complesso un buon libro, consigliabile soprattutto agli amanti della grande madre Russia.
Il libro di Salamov è tanto bello quanto impegnativo. Nonostante sia composto di racconti è un (doppio) tomo ponderoso, quasi 1300 pagine, scritti comunque molto bene e in modo efficace. L'impostazione è autobiografica (anche se molti testi sono narrati in terza persona e attribuiti a pseudonimi), ma vari racconti trattano di vicende che a Salamov vennero riferite e che non ha vissuto in prima persona, e altri hanno soggetti per così dire "bucolici" e strutture un po' più liriche (un racconto è dedicato al pino nano siberiano, uno ad uno scoiattolo); tutta roba che fa venire i brividi, comunque. Inoltre c'è una bella spolverata di storia russa della prima metà del '900. In definitiva, consigliatissimo. Nota a margine: l'edizione integrale Einaudi in due volumi che ho letto si distingue per sciatteria, veramente troppi refusi (a un certo punto ho beccato pure un "inportante" - o qualcosa del genere, non sono sicuro della parola ma l'errore era quello). Non si fa.
Io oggi finisco il terzo racconto del volumetto (Garzanti) Sonata a Kreutzer-Diavolo-Padre Serjii di Tolstoj.
Che dire, la bibbia mia e tua, Opo, nonché di ogni basamentaro degno, verso l'ascesi. :snob:
Ho 17 libri da leggere sullo scaffale e una wishlist di 87 volumi, irmão, perché mi induci in tentazione? :(
perché io ho dunque
- - - Aggiornato - - -
ne ho un centinaio contati male da leggere e la wishlist non la tengo nemmeno perché sennò guarda :bua:
Eh, quindi puoi ben capire che ad un certo punto ogni suggerimento è praticamente veleno :bua:
Ovvio :sisi:
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Anno nuovo, si riparte con Berta Isla (https://www.lindiceonline.com/letture/narrativa-straniera/javier-marias-berta-isla-2/).
(L'ho comprato per la copertina, lo ammetto).
Drake Ramoray
02-01-19, 20:38
molto bella, anche la copertina :asd:
io mi ero segnato Domani nella battaglia pensa a me per una citazione con copertina vista su facebook
poi mi era pure piaciuto ma con qualche limite : mi è rimasta l'intenzione di leggerne ancora
dovessi trovare a poco anche quella copertina, dalla trama pare curioso anche questo Berta Isla
io invece ho cominciato il 2019 con Cosmopolis
2018 finito con Gli incantesimi di Castellaneta.
2019 cominciato con Perché scrivere di Roth.
Nelle ferie me la sono spassata e ho letto tre noir uno più bello dell'altro:
Clandestino di Ellroy, uno dei primi romanzi ma i soliti temi ci sono tutti (e compare già Dudley Smith!).
Corruzione di Winslow, adrenalinico. Non ho empatizzato molto col protagonista ma molto bello.
Bull Mountain di Panowich, l'ultimo libro dell'anno si rivela anche nettamente il più bello: ricorda molto True Detective, Fargo e Justified, per dire. Già ordinato il seguito; leggetelo e mi ringrazierete :rullezza:
Segnato Bull Mountain
Iniziato Tutto poteva andare molto peggio di Ford. È subito amore, ma con Bascombe vado sul sicuro.
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Letto velocemente L'ombra cinese di Simenon, oggi ho iniziato Proletkult, l'ultimo dei Wu Ming.
Facci sapere di Wu Ming. Almeno a me interessa assai.
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Facci sapere di Wu Ming. Almeno a me interessa assai.
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Ho letto le prime 20/30 pagine. Mi sembra molto meno, come dire, sui generis rispettoad alcuni precedenti. :asd:
In cerca di una lettura poco impegnativa per le vacanza di natale (e da sempre appassionato di zombie), ho letto "Apocalisse Z" di Manel Loureiro.
Ho trovato quello che cercavo, una lettura appassionante e pochissimo impegnativa (ovviamente non bisogna aspettarsi un capolavoro della letteratura, eh).
Se non sbaglio ho letto proprio qui nel forum che i due sequel non valgono assolutamente il primo libro, me lo confermate?
Un po' di curiosità per come si chiude la storia ce l'ho, ma tempo da perdere per leggere centinaia di pagine brutte anche no.
Grazie.
Bull Mountain di Panowich, l'ultimo libro dell'anno si rivela anche nettamente il più bello: ricorda molto True Detective, Fargo e Justified, per dire. Già ordinato il seguito; leggetelo e mi ringrazierete :rullezza:
Segnato. :sisi:
oggi ho iniziato Proletkult, l'ultimo dei Wu Ming.
Anch'io interessato alla recensione finale.
Il canto di natala di dickens, pubblicato ed esposto in feltrinelli, da una eap che chiede soldi agli esordienti
per fortuna ho l'edizione feltrinelli
Sono a metà di Proletkult e devo dire che è ben scritto e molto, molto, molto scorrevole. Alla fine i Wu Ming sono riusciti (ma già con l'Armata si intravedeva) a fondere bene lo stile di scrittura in modo da renderlo omogeneo (i Q si percepivano marcatamente i cambi di mano). La trama è intrigante, anche se molto semplice. Vediamo come va a finire (adesso col lavoro rallenterò bruscamente la lettura :bua:).
Moooolto interessante.
L'Armata l'ho adorato, Q ridimensionato alla seconda lettura.
Se siamo minimamente sui livelli dell'Armata, per me è must buy.
Attendo nuove. :sisi:
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Tieni conto che è lungo la metà dell'Armata. E l'Armata fu lettura lunga, ma godibile, non mi diede la sensazione di essere pieno di fuffa. Qui, come detto, la trama è alquanto lineare e si dipana, con qualche flashback d'intermezzo, con una linea narrativa unica (mentre nell'Armata le linee narrative erano molteplici e poi si convogliavano nel finale).
Il canto di natala di dickens, pubblicato ed esposto in feltrinelli, da una eap che chiede soldi agli esordienti
per fortuna ho l'edizione feltrinelli
Capito nulla. :o
Tieni conto che è lungo la metà dell'Armata. E l'Armata fu lettura lunga, ma godibile, non mi diede la sensazione di essere pieno di fuffa. Qui, come detto, la trama è alquanto lineare e si dipana, con qualche flashback d'intermezzo, con una linea narrativa unica (mentre nell'Armata le linee narrative erano molteplici e poi si convogliavano nel finale).Capisco...
Voglio L'Armata 2!!!
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Capito nulla. :o
sono case editrici che chiedono soldi all'autore per pubblicare.
Lo sto leggendo e vorrei avere una copia mia, che ne pensate della nuova edizione?
https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/I/51SjLZeiQ3L._SX359_BO1,204,203,200_.jpg
pare migliore la vecchia, quella 'arborea'
Drake Ramoray
10-01-19, 19:08
ora ho cominciato La trilogia della città di K.
almeno per ora capitoli cortissimi , è impossibile posarlo. Leggermente inquietanti i due gemelli :asd:
ora ho cominciato La trilogia della città di K.
almeno per ora capitoli cortissimi , è impossibile posarlo. Leggermente inquietanti i due gemelli :asd:Ottimo libro, anche se le altre due parti sono meno avvincenti.
Poi dimmi quando lo finisci che avrò una domanda da farti :asd:
ora ho cominciato La trilogia della città di K.
almeno per ora capitoli cortissimi , è impossibile posarlo. Leggermente inquietanti i due gemelli :asd:
'ccezionale. :sisi:
E riparliamo dei gemellini inquietanti alla fine. :asd:
Interessante e segnato.
Ora sono sommerso dagli acquisti natalizi...
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Drake Ramoray
11-01-19, 12:28
ottimo ci aggiorniamo sulla Agota tra qualche dì
bellissimo posta gli acquisti natalizi :sisi:
bellissimo posta gli acquisti natalizi :sisi:
Appena prendo le ferie, ché fra mercatini, online, negozi fisici e regali....
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Drake Ramoray
11-01-19, 14:53
i tempi son maturi per un giro ai mercatini vari, magari qualcuno si è già sbarazzato dei libri ricevuti a natale
inb4 sì, ma tutti di Bruno Vespa :asd:
Appena prendo le ferie, ché fra mercatini, online, negozi fisici e regali....
A proposito di regali di natale a tema libresco, la mia dolce metà mi ha simpaticamente omaggiato di questo:
https://img.ibs.it/images/9788867995622_0_0_820_75.jpg
Ci manca :asd:
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Ciao a tutti :)
Al momento sto leggendo Il signore delle mosche e dovrei terminarlo in settimana.
Avete libri entro le 200 pagine da consigliarmi? Se sono considerati classici meglio.
Grazie in anticipo
Ciao a tutti :)
Al momento sto leggendo Il signore delle mosche e dovrei terminarlo in settimana.
Avete libri entro le 200 pagine da consigliarmi? Se sono considerati classici meglio.
Grazie in anticipo
Più o meno entro le 200 pagine per come me li ricordo, non è che sono stato a controllare uno a uno:
J.D. Salinger, Il giovane Holden
Harper Lee, Il buio oltre la siepe
Alessandro Baricco, Novecento
R. Matheson, Io sono leggenda
C. McCharty, La strada
G. Tomasi di Lampedusa, Il gattopardo
P. Levi, se questo è un uomo
J. Saramago, Cecità
G.K. Chesterton, Uomovivo
J. Steinbeck, Uomini e topi
D. Buzzati, La boutique del mistero
Generi disparati, qualcuno è un classico, altri no, ma tutti bellissimi.
Di mio aggiungo, così di getto: Il grande Gatsby (Fitzgerald), Il vecchio e il mare (Hemingway), Bartleby lo scrivano (Melville), Cronaca di una morte annunciata (Marquez), Cuore di tenebra (Conrad).
Cronaca di una morte annunciata su tutti: parecchio agile, bella trama, scritto divinamente.
Appoggio Cronaca di una morte annunciata
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Drake Ramoray
14-01-19, 20:37
Cronaca di una morte annunciata tanta roba :sisi: voglio leggere altro Marquez
'ccezionale. :sisi:
E riparliamo dei gemellini inquietanti alla fine. :asd:
Ottimo libro, anche se le altre due parti sono meno avvincenti.
Poi dimmi quando lo finisci che avrò una domanda da farti :asd:
sono alla terza parte. Concordo sulla seconda meno avvincente della prima ma vediamo questa terza cosa riserva
e se dovrò faticare a capire cosa sia vero e cosa
o magari finirà in maniera non chiara lasciando al lettore il dubbio/scelta di come siano andate veramente le cose :uhm:
Appoggio Cronaca di una morte annunciata
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capolavoro :sisi:
e siamo sotto le 100 pagine
Di mio aggiungo, così di getto: Il grande Gatsby (Fitzgerald), Il vecchio e il mare (Hemingway), Bartleby lo scrivano (Melville), Cronaca di una morte annunciata (Marquez), Cuore di tenebra (Conrad).
Quoto tutti.
Aggiungo L'uomo che guardava passare i treni di Simenon e La Panne e La promessa di Durrenmatt.
Jar Jar Binks
15-01-19, 21:22
Ciao a tutti :)
Al momento sto leggendo Il signore delle mosche e dovrei terminarlo in settimana.
Avete libri entro le 200 pagine da consigliarmi? Se sono considerati classici meglio.
Grazie in anticipo
Te li metto in ordine secondo il mio gusto personale. Ti metto titoli che altri non credo abbiano messo, e ti consiglio di leggerli
1. Seta; Baricco
2. Post office; Bukowski
3. Fiesta; Hemingway
4. Uno studio in rosso, Conan doyle
5. Factotum; Bukowski
6. Il giorno della civetta; Sciascia
7. Io sono leggenda; Matheson
8. Niente canzoni d'amore; Bukowski
--
Ho contattato l'editore e ho chiesto questo, non si trova da nessuna altra parte
https://img.ibs.it/images/9788888738352_0_200_0_0.jpg
oddio, Battisti potrebbe essere pure interessante come documento di un'epoca, testimonianza di una (piccola) parte di una generazione... ma da qui a consigliarlo... poi, oh, io sono per la liceità della comprensione, analisi e studio di tutto, in particolare per quanto riguarda la storia...
Cesarone Battisti lo vedo meglio dove sta, e spero resti, in galera, che non in libreria e non, come in passato, ad atteggiarsi da intellettuale...
Per gli altri libri, consiglio anch'io 2, 3, 5, 6 e 8.
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Non mi ricordo se qui o altrove si consigliava Il destino si chiama Clotilde di Guareschi. Beh, sappiate che BUR ha appena ristampato tutto Guareschi. :snob:
Non mi ricordo se qui o altrove si consigliava Il destino si chiama Clotilde di Guareschi. Beh, sappiate che BUR ha appena ristampato tutto Guareschi. :snob:Ottimo consiglio Zhuge!
Io Guareschi ce l'ho tutto da anni, e ogni tanto una bella riletta, soprattutto agli scritti 'famigliari', mi mette di gran buon umore!
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Jar Jar Binks
15-01-19, 23:09
oddio, Battisti potrebbe essere pure interessante come documento di un'epoca, testimonianza di una (piccola) parte di una generazione... ma da qui a consigliarlo... poi, oh, io sono per la liceità della comprensione, analisi e studio di tutto, in particolare per quanto riguarda la storia...
Cesarone Battisti lo vedo meglio dove sta, e spero resti, in galera, che non in libreria e non, come in passato, ad atteggiarsi da intellettuale...
Per gli altri libri, consiglio anch'io 2, 3, 5, 6 e 8.
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No no, ho messo le righine apposta :sisi: Lo prendo per me e lo leggerò volentieri
Non mi ricordo se qui o altrove si consigliava Il destino si chiama Clotilde di Guareschi. Beh, sappiate che BUR ha appena ristampato tutto Guareschi. :snob:
Ci stavo ripensando per caso giusto oggi, simpatico quel libro :asd:
Guareschi top.
PS: posso dire esplicitamente cosa penso di chi viene qui a chiedere consigli libreschi, ne riceve a tonnellate, tutti di qualità, e non si fa più vivo? non dico a ringraziare, ma almeno a dire se ha letto qualcosa o meno?
Per carità, non dico che sia questo il caso, è ancora presto, però...
PS: posso dire esplicitamente cosa penso di chi viene qui a chiedere consigli libreschi, ne riceve a tonnellate, tutti di qualità, e non si fa più vivo? non dico a ringraziare, ma almeno a dire se ha letto qualcosa o meno?
Per carità, non dico che sia questo il caso, è ancora presto, però...
Lo stavo pensando anch'io, non per il caso il particolare, vediamo, ma troppe volte è capitato...
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Lo stavo pensando anch'io, non per il caso il particolare, vediamo, ma troppe volte è capitato...
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Che poi se i nuovi utenti tornano e diventano assidui frequentatori è solo un bene, visto che purtroppo ultimamente non c'è molto ricambio di persone.
Ragazzi mi manca l'epilogo di Proletkult, stasera lo finiscio :snob:
PS: posso dire esplicitamente cosa penso di chi viene qui a chiedere consigli libreschi, ne riceve a tonnellate, tutti di qualità, e non si fa più vivo? non dico a ringraziare, ma almeno a dire se ha letto qualcosa o meno?
Per carità, non dico che sia questo il caso, è ancora presto, però...
è tipico di chi chiede consigli non mirati. Se vuoi leggere cerchi in autonomia o cerchi qualcosa del tuo autore preferito o legato in qualche modo
Ragazzi mi manca l'epilogo di Proletkult, stasera lo finiscio :snob:In attesa di 'rece' definitiva :sisi:
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Purtroppo da mesi sono costretto a leggere in modo discontinuo, per questo contribuisco poco ormai :cattivo:
Qualche giorno fa comunque ho letto alcune pagine di Works di Vitaliano Trevisan, che non mi pare affatto malvagio! Sullo stesso "tema", diciamo, l'anno scorso avevo letto Ipotesi di una sconfitta di Giorgio Falco. Ecco, di quel libro penso di aver detto un gran bene anche qui e in generale Falco è davvero un autore di cui si parla poco, ma che vi consiglio vivamente :sisi:
Ordunque, letto ieri sera l'epilogo di Proletkult, ultima fatica di (dei) Wu Ming. Vai con le spigolature letterarie.
Se Q o l'Armata erano romanzi (come Manituana e Altai, che però non ho letto), Proletkult si presenta piuttosto come un racconto lungo, o romanzo breve. Conservato il genere storico, il tema vira molto di più sullo storico-(fintamente)biografico, in un solco già inaugurato in passato e recentemente rinnovato con almeno uno dei racconti de L'Invisibile Ovunque. Dico (fintamente)biografico perché Proletkult è la (una parte della) storia di un relitto umano, realmente esistito (lui: https://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Aleksandrovi%C4%8D_Bogdanov), raccontata con l'occhio maturo dei suoi ultimi anni e con numerose analessi che rievocano eventi passati che hanno segnato la storia non solo sua, ma della Russia pre e post rivoluzionaria. Perché relitto umano? Perché Bogdanov è uno sconfitto, uno che che è stato messo da parte, uno che è meglio che sta schiscio se non vuole che il nuovo sistema del popolo e per il popolo gli faccia fare una brutta fine (così come avrebbe voluto fargliela fare lo Zar in gioventù). Quindi Proletkult è prima di tutto il racconto (romanzato, ma per certi versi anche storicamente preciso) di Bogdanov, della sua influenza sulle idee della rivoluzione russa e del marxismo, dei conflitti ideologici e filosofici all'interno dei rivoluzionari prima e della neonata unione sovietica poi.
Ma Bogdanov non è stato solo ideologo e filosofo; è stato delinquente; è stato medico (pioniere delle trasfusioni di sangue); ed è stato letterato, più precisamente scrittore di fantascienza, più precisamente ancora (mutatis mutandis) un R.A. Heinlein russo (Fanteria nello spazio, A Noi vivi), uno che con i suoi due libri di fantascienza (il primo soprattutto, del 1908, Stella rossa), raccontando di un pianeta rosso (Nacun; rosso nell'altro senso), ha inteso esporre le idee sociali di un materialismo dialettico, di un socialismo puro che offra al popolo davvero un cambio di regime ed un miglioramento sostenibile delle sue condizioni sociali e dell'amministrazione del potere. Miglioramento che, al di là dei proclami grillini del Soviet supremo, a 10 anni dalla Rivoluzione, sotto l'egida del compagno Koba, non è che il popolo riesca poi così tanto a vedere.
Ora, immaginatevi voi, scrittori di fantascienza, ex rivoluzionari messi da parte, rintanati nel vostro sanatorio e costretti in sostanza ad una vita da borghese piccolo piccolo che è la stessa contro cui in gioventù avreste lottato, vedervi arrivare un bel giorno, dal nulla, una persona che sembra uscita dal vostro romanzo, che vi racconta di essere stata concepita da un vostro ex compagno rivoluzionario sul pianeta socialista (Nacun, appunto) e di essere appena giunta sula Terra alla ricerca del padre, scomparso da almeno 20 anni. Come vi sentireste? Ecco, Proletkult è allora anche la storia di questa altra persona (Denni) e dell'aiuto che domanda a Bogdanov per rintracciare il padre (Leonid). Ricerca che si protrae per tutto il racconto, in questo accomunando la sensazione di fondo nel lettore con quella che si prova (e qui credo l'abbiamo provata in molti) leggendo Cuore di Tenebra di J. Conrad. Questo Leonid è un Kurtz russo, dato per disperso anni e anni prima della rivoluzione, che in un certo momento, ritornato dopo mesi di assenza dal nulla e prima di scomparire di nuovo nel nulla (questa volta per anni), ha potuto raccontare a Bogdanov di essere stato sul pianeta socialista (Nacun) ed avere visto cosa significa il socialismo puro, quello che va realizzato, quello che poi Bogdanov stesso descriverà in Stella rossa. Alla fine, come in Cuore di tenebra, questo Leonid che viene cercato per tutto il romanzo (spoiler ovvio) verrà trovato e l'incontro finale tra Leonid e Bogdanov non andrà come quest'ultimo si sarebbe potuto aspettare (mentre il lettore ben avrebbe potuto intuire).
Quindi Proletkult è la storia di Bogdanov e di Denni. Ma in sostanza l'intreccio appare abbastanza debole (ritengo volutamente); sicuramente più debole dei precedenti citati (Q e Armata), che sono romanzi storici tout court. La vicenda è lineare, si risolve in 330 pagine (cioè la metà dei precedenti citati) e, a mio modo di vedere, è presentata più come un filo conduttore su cui innestare una serie di analessi volte a ricostruire il clima politico-ideologico di un'epoca, quella della rivoluzione, il fermento filosofico che l'ha contraddistinta e le conseguenze che questo fermento ha prodotto sulla Russia. L'epilogo poi, anche per rispettare il dato biografico, è abbastanza telefonato (allo stesso modo in cui è abbastanza telefonato l'epilogo de L'uomo che uccise Don Quixote di Terry Gilliam, per chi lo ha visto). Alla trama è poi pure sotteso un tema fantascientifico, che in principio m'ha dato una sensazione di relazione con altro libro che ho recentemente letto (Il problema dei tre corpi di Liu Cixin), e che però verso la fine sfuma lasciando spazio ad una sensazione diversa (ma quello che Leonid ha visto, lo ha visto come? anzi, perché? Di più non posso dire se non sotto spoiler) e nell'epilogo, a mio modo di vedere, lascia aperte due strade). In sostanza:
SPOILERONE, aprire solo se non interessati al romanzo o se lo avete già letto
Ma Leonid è stato davvero su Nacun? O si è trattato tutto quanto di delirio, innescato dalla sindrome da stress post traumatico prima e dalla malaria (o altra malattia) poi? E l'ultimo viaggio di Bogdanov è, come alla fine a me pare, puro delirio? E Denni? Delira anche lei per via della malattia?
Complessivamente, Proletkult è un romanzo breve scorrevole; lo stile (come già detto) è ormai divenuto omogeneo (seppure sia un romanzo scritto da più teste e più mani), anche se a sensazione devo dire che la prima metà si fa preferire alla seconda. Qualche digressione nel passato potrebbe dare l'impressione di dilungarsi un po' troppo rispetto al resto, ecco; però la lettura è agile. La sensazione finale, in ogni caso, è che rispetto all'Armata Proletkult non sia un passo avanti (come non lo era stato L'Invisibile ovunque, del resto); probabilmente non vuole nemmeno esserlo, ma vuole essere altro e quindi non è forse nemmeno corretto il paragone. Però è un romanzo che, sebbene non sorprende il lettore per la sua maggiore convenzionalità (a tratti quasi maniera), a mio modo di vedere merita senz'altro di essere letto, almeno da voi pochi (ma buoni) del circolino.
Intanto, grazie e complimenti per l'esaustiva e abbondante analisi, Zhuge.
Personalmente, mi hai entusiasmato e il libro è già in wish (sempre in attesa di un'Armata 2, of course...)
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Non c'è di che. :asd:
Also, letta la prefazione e i primi due raccontini di Principianti di Raymond Carver. Un senso di vuoto m'assale...
Non c'è di che. :asd:
Also, letta la prefazione e i primi due raccontini di Principianti di Raymond Carver. Un senso di vuoto m'assale...Io ho letto tutto di Carver... Quella sensazione ce l'avrai spesso... Però che scrittore maestoso che è il buon Raymond!
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Sapesse che il suo nome viene usato come nick da shogun... :bua:
Non c'è di che. :asd:
Also, letta la prefazione e i primi due raccontini di Principianti di Raymond Carver. Un senso di vuoto m'assale...
è esattamente ciò che Carver o Lish hanno voluto trasmettere.
è esattamente ciò che Carver o Lish hanno voluto trasmettere.Yep. Comunque, meglio la versione senza le intrusioni di Lish
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Sapesse che il suo nome viene usato come nick da shogun... :bua:
Lo so eccome. :snob:
:asd:
- - - Aggiornato - - -
è esattamente ciò che Carver o Lish hanno voluto trasmettere.
Me ne sono accorto. :asd:
- - - Aggiornato - - -
Yep. Comunque, meglio la versione senza le intrusioni di Lish
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Esatto, ho preso questa. :sisi:
Drake Ramoray
17-01-19, 14:50
io ho preso qualche tempo fa (black friday? boh) Will you please be quiet, please? a poco su bookdepository e mi sto leggendo un racconto ogni tanto
Jar Jar Binks
17-01-19, 18:16
Si inizia da Vuoi star zitta per favore infatti.
Lish ha messo le mani in ogni suo lavoro in cui ha lavorato e infatti nei veri racconti, quelli pieni, si trova un Carver diverso. Poi comunque è ovvio che parliamo d'amore andrebbe tolto dalle librerie
Si inizia da Vuoi star zitta per favore infatti.
Lish ha messo le mani in ogni suo lavoro in cui ha lavorato e infatti nei veri racconti, quelli pieni, si trova un Carver diverso. Poi comunque è ovvio che parliamo d'amore andrebbe tolto dalle librerieSi, sarebbe meglio iniziare da Vuoi star zitta, senza dubbio, anche se Principianti a me è piaciuto maggiormente. Di cosa parliamo dovrebbe esser letto solo da chi ha un interesse 'filologico' (o di altro genere) particolare.
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lollazenapalm
20-01-19, 08:55
E' uscito il nuovo di Michel Houllebecq e indovinate di cosa parla.
Si chiama Serotonina. Assolutamente in lista, ormai devo leggerlo ogni volta.
http://www.channel4.com/media/images/Channel4/c4-news/09_houellebecq_r_w--(None).jpg
Nel frattempo dopo il gigantesco manuale sui comportamenti umani definitivo di Robert Greene, The Laws of Human Nature,
sto leggendo Tobias Wolff con Quell'anno a scuola.
Ed ho ordinato in libreria la copia cartacea da collezione di Le 48 leggi del Potere sempre di Robert Greene. Tanto per metterlo bene in vista. LOL
Grandi coseeeee.
J.D. Salinger, Il giovane Holden
Harper Lee, Il buio oltre la siepe
Alessandro Baricco, Novecento
R. Matheson, Io sono leggenda
C. McCharty, La strada
G. Tomasi di Lampedusa, Il gattopardo
P. Levi, se questo è un uomo
J. Saramago, Cecità
G.K. Chesterton, Uomovivo
J. Steinbeck, Uomini e topi
D. Buzzati, La boutique del mistero
Grazie mille per la risposta.
Alcuni li avevo già in lista, altri no e manco li avevo mai sentiti nominare, quindi posso integrare. :)
Uomini e topi letto qualche mese fa e devo dire che mi è proprio piaciuto.
- - - Aggiornato - - -
Di mio aggiungo, così di getto: Il grande Gatsby (Fitzgerald), Il vecchio e il mare (Hemingway), Bartleby lo scrivano (Melville), Cronaca di una morte annunciata (Marquez), Cuore di tenebra (Conrad).
Risposta identica alla precedente.
Il grande Gatsby letto in chiusura di 2018 e l'ho apprezzato molto.
Il vecchio e il mare letto pure quello, ma molti anni fa. Ne ho una copia a casa dei miei, quindi penso lo rileggerò nei prossimi mesi.
Grazie mille! =)
- - - Aggiornato - - -
Aggiungo L'uomo che guardava passare i treni di Simenon e La Panne e La promessa di Durrenmatt.
Grazie anche a te
- - - Aggiornato - - -
1. Seta; Baricco
2. Post office; Bukowski
3. Fiesta; Hemingway
4. Uno studio in rosso, Conan doyle
5. Factotum; Bukowski
6. Il giorno della civetta; Sciascia
7. Io sono leggenda; Matheson
8. Niente canzoni d'amore; Bukowski
Segno tutto. Chi sa che prima o poi non riesca a portarne a casa qualcuno.
Grazie
Nel mentre ho terminato Il signore delle mosche.
Mi prendo qualche giorno per documentarmi un po' e maturare un'opinione più strutturata.
Nel mentre aspetto che la biblioteca mi contatti per avvisarmi della disponibilità del primo libro di Alan Watts che leggerò. Preso più che altro perché recentemente mi ci sono imbattuto più volte senza volerlo e ho deciso di saperne un po' di più.
Un saluto
preso :alesisi:
https://img.ibs.it/images/9788888738352_0_200_0_0.jpg
Io ho letto tutto di Carver... Quella sensazione ce l'avrai spesso... Però che scrittore maestoso che è il buon Raymond!
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Sono grosso modo a metà (Dì alle donne che usciamo). Sulla capacità di scrittura e lo stile devo darti ragione, è scorrevole e, sebbene spesso si lasci andare a lunghe descrizioni, rimane accattivante nell'esporre le poche cose che vuole esporre (la miseria umana sopra tutto). Sul piano del contenuto però confermo di nuovo quanto voi stessi m'avete confermato, cioè che Carver riesce benissimo a illuminare quel vuoto del rapporto umano che, in sé, mi sembra proprio un tratto definitorio della cultura americana e che vuoto però rimane. Nel complesso, comunque, come detto, non so; quello stesso vuoto che in Auster m'è sembrato orribile, qui è esposto, tagliato, illuminato in favore del lettore in modo alquanto sopportabile...
Direi che lo stai leggendo bene, nella giusta prospettiva, quel vuoto. Che, sì, è tratto distintivo di una parte enorme della letteratura di fiction americana e che tantissimi grandi hanno affrontato con efficacia e differenti approdi. Quello di Carver mi sembra particolarmente interessante, anzi, affascinante, per la levità con cui casella racconti a volte davvero brevissimi che nascondono drammi muti e comunque mai, o quasi, del tutto irredimibili, seppur assai amari.
Btw, lo hai visto Short Cuts (America Oggi), si? Imho, rimane una buonissima rappresentazione plastica di alcuni fra i (migliori?) racconti di C.
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No, ma adesso che me lo dici andrò magari a recuperarlo. :sisi:
E' uscito il nuovo di Michel Houllebecq e indovinate di cosa parla.
Si chiama Serotonina. Assolutamente in lista, ormai devo leggerlo ogni volta.
qualcuno l'ha già letto? pareri?
Grazie mille per la risposta.
Alcuni li avevo già in lista, altri no e manco li avevo mai sentiti nominare, quindi posso integrare. :)
Uomini e topi letto qualche mese fa e devo dire che mi è proprio piaciuto.
- - - Aggiornato - - -
Risposta identica alla precedente.
Il grande Gatsby letto in chiusura di 2018 e l'ho apprezzato molto.
Il vecchio e il mare letto pure quello, ma molti anni fa. Ne ho una copia a casa dei miei, quindi penso lo rileggerò nei prossimi mesi.
Grazie mille! =)
- - - Aggiornato - - -
Grazie anche a te
- - - Aggiornato - - -
Segno tutto. Chi sa che prima o poi non riesca a portarne a casa qualcuno.
Grazie
Nel mentre ho terminato Il signore delle mosche.
Mi prendo qualche giorno per documentarmi un po' e maturare un'opinione più strutturata.
Nel mentre aspetto che la biblioteca mi contatti per avvisarmi della disponibilità del primo libro di Alan Watts che leggerò. Preso più che altro perché recentemente mi ci sono imbattuto più volte senza volerlo e ho deciso di saperne un po' di più.
Un saluto
Ottimo!
Facci sapere se i consigli ti sono piaciuti e rimani nei dintorni che la sezione ha bisogno di nuove leve. :celafa:
preso :alesisi:
https://img.ibs.it/images/9788888738352_0_200_0_0.jpg
Ho letto pochi gorni fa un articolo che stroncava il Battisti scrittore... :pippotto:
Se lo ritrovo lo linko.
Ho letto pochi gorni fa un articolo che stroncava il Battisti scrittore... :pippotto:
Se lo ritrovo lo linko.
Anch'io so, già da tempo, che è pessimo e che pubblicava (razzo, anche con Gallimard :facepam:) solo in quanto intellettuale perseguitato :facepalm:
Dopo l'arresto, ne ho riletto sempre malissimo.
Però, non ho né mi interessa avere esperienza diretta, quindi non giudico, ci mancherebbe.
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Vabbè è scritto in modo colloquiale ma a me non interessa, non mi aspetto agatha christie e mi interessa il contenuto e la leggibilità
Alla prima tirata un pistone si era messo a picchiare contro la testata. Nonostante i frenetici cambi di marcia su un rettilineo piatto come un tavolo di biliardo, Zazzà non riusciva a spingere l’auto a più di cento chilometri l’ora. – Diocane, ce li abbiamo già sul culo! Avremmo dovuto fregare delle biciclette invece di ’sto catorcio. E adesso, eh? Inculati, ecco… diocane, fottuti come deficienti per quattro lire che non bastano neanche per l’avvocato, se non ci fanno secchi subito
Mi voltai. I carburatori della pantera ci ruggivano ai calcagni, ancora qualche secondo e la sbirraglia avrebbe aperto la danza. La sghignazzata di Mezzonaso esplose con la cadenza di una mitragliatrice sgangherata. Per un istante credetti che avesse avuto un’idea miracolosa. Ma quella degli imbecilli con l’improvviso colpo di genio è una cerchia maledettamente ristretta, inaccessibile perfino all’impeccabile curriculum di Mezzonaso che, strozzando la risata in un lamento prolungato, si voltò a guardarmi come se già si trovasse di fronte al giudice istruttore. Non so cosa abbia potuto leggere sulla mia faccia, però sentii che era veramente finita al vederlo aprire il finestrino e gettare la pistola di plastica oltre il ciglio erboso della strada. Mi vennero in mente i calli di mia madre, secondo lei gli si trasformavano in carboni ardenti ogni volta che io mi trovavo nei guai. La rividi nella sala colloqui del carcere, con il volto contratto dal pianto trattenuto. Ebbi una stretta al cuore. Di nuovo in gabbia, con una rapina sul groppo e lo scherno dei vecchi compagni di cella ai quali avevo promesso fuoco e fiamme. Per liberarmi dal nodo che mi serrava la gola aggredii Zazzà, che continuava a bestemmiare tartassando il volante di pugni. Si azzittì, ma solo per farmi pesare ancora di più la responsabilità di una catastrofe prevedibile. Comunque l’idea del colpo era stata mia, e l’unica pistola vera si trovava nella mia cintola. Cercavo disperatamente una soluzione, un’impossibile scappatoia attraverso quella distesa di campi rigorosamente seminati. Nemmeno un albero per far pisciare un cane, né il fremito d’un filo d’erba. Anche nel cielo, i brandelli di nuvole si erano immobilizzati. Stavamo vivendo l’incubo dei tre balordi in fuga che pattinano nell’assenza di movimento. La pantera continuava a tallonarci alla stessa distanza. Gli sbirri sapevano che non avremmo mai potuto raggiungere il centro abitato e, giudiziosamente, preferivano aspettare i rinforzi piuttosto che giocare agli eroi. Non avevamo scampo. A meno che… la fabbrica di conserve
A non più di tre o quattro chilometri, un pennacchio di fumo bianco si elevava pigramente verso il cielo plumbeo. Mi attaccai a quell’unico segno di vita con tutte le mie forze. Qualche anno prima avevo sacrificato le vacanze estive nella raccolta di pomodori, e ogni sera andavamo a scaricare tonnellate di sudore nelle fauci di quell’orribile prefabbricato in mezzo ai campi. Per accedere alla fabbrica bisognava raggiungere il paese e prendere la provinciale, che in quel punto correva parallela a una decina di chilometri sulla nostra destra. Però esisteva anche una scorciatoia, un viottolo tracciato dai contadini che per forza doveva sfociare in qualche punto davanti a noi. Probabilmente anche la pattuglia ne conosceva l’esistenza, ma c’era la possibilità che ignorassero l’interruzione dovuta al nuovo canale di scarico della fabbrica. Se fossimo riusciti a imboccarlo, e se c’era un santo protettore anche per i rapinatori, avremmo potuto trarli in inganno. Senza dire nulla agli altri, continuavo a scrutare la strada alla ricerca del sentiero. Improvvisamente un rumore sordo coprì gli starnuti del motore. Mezzonaso scrutò il cielo e si strinse nelle spalle come se stesse assistendo a un film già visto
– Ecco l’elicottero. Ci fermiamo a spiegargli le regole del gioco o aspettiamo che ci sparino addosso
Dal finestrino della pattuglia era spuntata la canna d’un mitra. Proprio nell’istante in cui Zazzà mollò l’acceleratore gli gridai di girare a destra
Il rumore secco di una raffica mi gelò il sangue. L’auto rimbalzava da una buca all’altra come una palla di caucciù. Grazie alla sorpresa, e al sacrificio delle sospensioni, riuscimmo a inchiodarla sul bordo del canale con un leggero vantaggio sulla pattuglia. L’elicottero si era lanciato troppo in avanti e ora effettuava un’ampia virata sulla fabbrica per ripiombarci addosso. Ci catapultammo fuori dall’auto e corremmo verso l’argine. Mezzonaso esitò davanti all’immonda schiuma giallastra che ci separava dall’altra riva. Zazzà correva a perdifiato sperando di trovare un guado più sicuro. Un’uniforme spuntò alle nostre spalle. Istantaneamente estrassi la pistola e le esplosi contro tutto il caricatore. Il poliziotto si gettò al suolo, ma ebbe il tempo di far partire una raffica. Mezzonaso cadde in ginocchio, fissando con terrore la macchia di sangue che gli si allargava sulla coscia sinistra. Lo spinsi violentemente in avanti e saltammo insieme nell’acqua putrida. Superato il panico iniziale, Mezzonaso smise di annaspare come un forsennato e si lasciò trasportare dalla corrente. Con l’intervento dell’elicottero, l’idea di requisire un’auto e lasciare la polizia con un palmo di naso sull’altra riva non aveva più senso. E una fuga attraverso la campagna inesorabilmente spoglia assomigliava alla ritirata di due scarafaggi lungo un corridoio di marmo. Quanti minuti ancora prima che le rive cominciassero a pullulare di divise?
giusto per chiarezza, quello citato sopra è "l'assaggio" del libro sul sito dell'editore DeriveApprodi.
l'avevo già letto è mi aveva fatto abbastanza pena per motivi abbastanza chiari... per me, meglio un bel giallo/poliziesco (genere che, comunque, non amo particolarmente) magari di fiction ma scritto decentemente.
de gustibus, poi...
Qualcuno qui ha letto Via col vento? Non riesco a capire se è una roba tipo romanzo rosa o un romanzo storico che merita.
Io oggi finisco il terzo racconto del volumetto (Garzanti) Sonata a Kreutzer-Diavolo-Padre Serjii di Tolstoj.
Comprato, fanculo. Entro il 2024 lo leggo, promesso.
:asd:
va che è breve :snob:
Pete.Bondurant
24-01-19, 23:28
Lonesome Dove.
Venti pagine scarse e ci sono già dentro con tutte le scarpe.
Aver iniziato la seconda run a RDR2 aggiunge quel je ne sais pas quoi.
Un paio di giorni e vado a comprarmi uno Stetson :asd:
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Lonesome Dove.
Venti pagine scarse e ci sono già dentro con tutte le scarpe.
Aver iniziato la seconda run a RDR2 aggiunge quel je ne sais pas quoi.
Un paio di giorni e vado a comprarmi uno Stetson :asd:
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Ce l'ho in lista da una vita, speravo lo stampassero in economica che la copertina rigida mi fa defecare. Mi sa che mi toccherà andare di ebook :uhm:
Lonesome Dove.
Venti pagine scarse e ci sono già dentro con tutte le scarpe.
Aver iniziato la seconda run a RDR2 aggiunge quel je ne sais pas quoi.
Un paio di giorni e vado a comprarmi uno Stetson :asd:
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Pure io in wish, sia libro che gioco :asd: facci sapere il finale, che qualcuno diceva fosse deboluccio
Lonesome Dove.
Venti pagine scarse e ci sono già dentro con tutte le scarpe.
Aver iniziato la seconda run a RDR2 aggiunge quel je ne sais pas quoi.
Un paio di giorni e vado a comprarmi uno Stetson :asd:
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4 righe in un post e mi hai già fatto salire la scimmia. :facepalm:
Se non fosse per le 900 pagine l'avrei ordinato 5 minuti fa.
4 righe in un post e mi hai già fatto salire la scimmia. :facepalm:
Se non fosse per le 900 pagine l'avrei ordinato 5 minuti fa.
io l'ho in wish proprio per le 900 e passa pagine :asd:
io l'ho in wish proprio per le 900 e passa pagine :asd:Idem :bua:
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:asd:
va che è breve :snob:
Sì, ma la coda che ha davanti no.
Sì, ma la coda che ha davanti no.Ah beh, quello è un altro discorso... :bua:
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L'ultimo sparo è scritto in un modo che non saprei definire. Sembra uno che scrive le descrizioni come nei temi di scuola ma un po' di talento c'è e poi diversi passaggi sono chiaramente autobiografici, e lo si nota ad esempio quando parla del suo essere criminale e di come si sente
non l'ho ancora finito ma sono contento dell'acquisto e leggo trenta pagine alla volta, quindi approvato
l'hai già detto che ti piace. che becchi una percentuale sulle vendite dai PAC?
Piantatela di dargli retta.
Ah cavolo opossum, quello che scrive i racconti sul blog
Ho iniziato, alternandolo a Berta Isla (che sto leggendo un po' a rilento, non è brutto ma sono a metà e ancora non capisco dove voglia andare a parare), Il professore e il pazzo di Simon Winchester, storia (vera) della collaborazione tra James Murray -coordinatore editoriale della prima estensione dell'Oxford English Dictionary- e il dottor Minor, che ebbe un grande ruolo nella redazione dell'OED nonostante fosse rinchiuso in un famigerato manicomio criminale... cosa che Murray inizialmente non sapeva :asd:
dottor minor in effetti è un nome da supercattivo stile arkham asylum :asd:
dottor minor in effetti è un nome da supercattivo stile arkham asylum :asd:
Innegabile :asd:
https://www.facebook.com/AdelphiEdizioni/posts/1563064737096174
Drake Ramoray
29-01-19, 14:09
tornando al Carver stavo per prendere un usato America Oggi della Minimum Fax quando guardo l'elenco dei racconti raccoltivi e noto che almeno 4 su 10 sono da vuoi star zitta per favore che ho letto in inglese :/ non l'ho preso
America oggi non ha senso. Piuttosto c'è un'edizione minimum fax che raccoglie la quasi totalità dei suoi racconti, ma ha senso? Comprati tutte le sue raccolte /scritte da lui/ e leggile, no?
Chi ha letto il mein kampf? Che edizione mi consigliate?
Di Carver ho preso quello che ho preso all'inizio, dopo il Meridiano Mondadori, poi ho visto se mi mancava ancora qualcosa e me la sono procurata. America Oggi come libro è una fregatura legata al film.
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Drake Ramoray
29-01-19, 22:53
eh ma visto al mercatino mi son emozionato subito
mi son rifatto nel pomeriggio con Goncarov, Capote e Crumley :alesisi:
eh ma visto al mercatino mi son emozionato subito
mi son rifatto nel pomeriggio con Goncarov, Capote e Crumley :alesisi:
al mercatino ci sta tutto :sisi:
Letto Altered Carbon, quello della serie tv. Non male, ma abbastanza diverso dalla serie sia come ambientazione sia come genere. Qui infatti siamo più dalle parti di un poliziesco noir futuristico, con annesso intreccio simil Ellroy :sisi: Mi dovrò procurare gli altri due della trilogia.
mio prox in lista (anche perché sulla fiducia ho già comprato gli altri due :asd:)
passo al secondo
http://image.anobii.com/anobi/image_book.php?item_id=01a4df0eef79713690
Mi raccomando, leggiteli tutti tutti... Poi ci credo che non ti piace Hemingway...
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Azz, Carver riesce a triggerare pure il sempre serafico Bellisimo :asd:
Mi raccomando, leggiteli tutti tutti... Poi ci credo che non ti piace Hemingway...
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Ma tu li hai letti o battisti è brutto?
Quello che è Battisti qui non c'entra, anche se, ammetto, influenza.
Ho un'amica editor che nel tempo mi ha passato di tutto, compreso questo illetterato che ha salvato il culo in Francia facendo l'intellettuale e infinocchiando i mangiarane. Quindi, l'ho leggiucchiato a suo tempo anche in francese. E poi in italiano. Non sa scrivere, fine (e tu che scrivi, lo sai). E ha molta meno presa di un discreto scrittore di fiction polizieschi incensurato.
E poi mi spiegate, non ce l'ho specificatamente con te, Carver, perché lo comprate 'tutti' proprio ora?
'Sta roba è vecchia anche per il mercato italiano.
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Lo vedo che sei arrabbiato ma ho evitato per non discutere, quindi ti dico la mia. Come ho scritto su amazon l'inizio fa un po' pena, ma dopo diventa interessante e anche il livello della scrittura sale. A me personalmente poi piacciono/sono piaciute molto le sue invettive contro la polizia e il pensiero sui gruppi armati.
Non sono arrabbiato. Non per Battisti scrittore, perché, come detto, per me semplicemente, non lo è.
Già sprecate troppe parole.
La vediamo diversamente.
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Ho iniziato l'ultimo di Harris, Monaco, ambientato appena prima dello scoppio della WW2. Aspettative alte perché la trilogia su Cicerone di Harris mi ha fatto impazzire :sisi:
Innegabile :asd:
https://www.facebook.com/AdelphiEdizioni/posts/1563064737096174
Opossum disgraziato, torno adesso dalla Adelphi :mad:
pure il commesso m'ha detto che tutti gli hanno detto che è un CAPOLAVORO :asd:
Ma che belli i racconti di boxe di Million dollari baby di Toole.
Sono piaciuti anche a Ellroy!
Ne conoscete altri simili, non bio di campioni o 'trattati' su pugilato e arti marziali, che non siano Gladiatori e Sulla boxe della Oates?
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Drake Ramoray
01-02-19, 17:18
non l'ho ancora recuperato ma ne avevo letto parlare bene e me lo ero segnato
magari Città amara di Leonard Gardner potrebbe rientrare nel profilo
non l'ho ancora recuperato ma ne avevo letto parlare bene e me lo ero segnato
magari Città amara di Leonard Gardner potrebbe rientrare nel profilo
uh, ma Fat City è un fottuto capolavoro, letto e riletto!!! anche il film non male.
dai, che la direzione è quella ;)
Ma che belli i racconti di boxe di Million dollari baby di Toole.
Sono piaciuti anche a Ellroy!
Ne conoscete altri simili, non bio di campioni o 'trattati' su pugilato e arti marziali, che non siano Gladiatori e Sulla boxe della Oates?
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Il professore sul ring di Jonathan Gottschal vale?
Il professore sul ring di Jonathan Gottschal vale?Ottimo, grazie! Sembrerebbe un po' troppo sociologico rispetto agli altri, ma wishlistato senz'altro!
Io continuo a raccogliere consigli :)
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Opossum disgraziato, torno adesso dalla Adelphi :mad:
1-1, palla al centro.
Ottimo, grazie! Sembrerebbe un po' troppo sociologico rispetto agli altri, ma wishlistato senz'altro!
Io continuo a raccogliere consigli :)
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Diciamo che Gotschall riesce a tenersi agevolmente in bilico tra racconto autobiografico (accademico frustrato che si dà alle MMA come scusa per farsi licenziare ma poi scopre un mondo che non immaginava), analisi "sociologiche" e considerazioni evoluzionistiche.
Ecco magari soprattutto per le ultime non c'è da aspettarsi chissà quale profondità o novità se si ha qualche lettura di psicologia evoluzionistica alle spalle, ma l'insieme è appunto più forte delle singole parti. A me piacque!
Ci sarebbero poi, sul versante puramente narrativo, i racconti di Craig Davidson (Rust and Bone, da cui il film con Marion Cotillard), però sinceramente non mi avevano colpito più di tanto dal punto di vista della scrittura
I racconti del'età del jazz come sono?
Ci sarebbero poi, sul versante puramente narrativo, i racconti di Craig Davidson (Rust and Bone, da cui il film con Marion Cotillard), però sinceramente non mi avevano colpito più di tanto dal punto di vista della scritturaOra me li vado a vedere.
Ieri ho fatto una mega ricerca, ma c'è davvero tanto ed è difficile capire cosa valga e cosa no...
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I racconti del'età del jazz come sono?Se ti è piaciuto il resto di Fitzgerald, ti piaceranno. C'è dentro anche il curioso caso di benjamin button, btw.
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Mah, mai letto niente di fitzgerald. Ero/sono però attirato dalla parigi anni 20, che è l'unico motivo per cui di hemingway mi è piaciuto fiesta, assieme alla tecnica notevole
Parigi?
mi ricordo siano tutti racconti di ambientazione americana...
Ero convinto fosero tematiche legate a quella città :uhm:
allora passo :asd:
Drake Ramoray
06-02-19, 18:13
ho preso un Dag Solstad : bellino il formato Iperborea, però si aprisse anche... :asd:
bellino il formato Iperborea
Dio santo, quanto darei fuoco a chi ha avuto la brillante idea di usare quel formato.
:rotfl:
parlando di cose serie, iniziato Altered Carbon, lette le prime 80 pagine, mi piaciucchia :sisi:
parlando di cose serie, iniziato Altered Carbon, lette le prime 80 pagine, mi piaciucchia :sisi:
Ero mezzo interessato anch'io, ma sono un po' frenato dalla mole delle trilogia. :pippotto:
Ero mezzo interessato anch'io, ma sono un po' frenato dalla mole delle trilogia. :pippotto:
mole? i tre libri saran al massimo 2000 pagine; vuoi mettere con le oltre 10000 di uno Steven Erikson?
devo dire che è abbastanza scorrevole, peraltro
mole? i tre libri saran al massimo 2000 pagine; vuoi mettere con le oltre 10000 di uno Steven Erikson?
devo dire che è abbastanza scorrevole, peraltro
Sicuramente se è scorrevole è meglio, ma per come sono messo adesso per leggere 2000 pagine ci metto 3 o 4 mesi. :chebotta:
ah beh, io per leggere il solo primo volume ci metterò 2 mesi :bua:
Drake Ramoray
07-02-19, 21:10
io ho cominciato Eva di James Hadley Chase : dovrebbe essere un noir, vediamo quanto buono
Che testi validi ci sono sui metodi delle forze dell'ordine contro militanti armati o delinquenti generici?
lollazenapalm
12-02-19, 09:52
:rotfl:
parlando di cose serie, iniziato Altered Carbon, lette le prime 80 pagine, mi piaciucchia :sisi:
io l'ho letto non mi è dispiaciuto
Pete.Bondurant
12-02-19, 10:11
Che testi validi ci sono sui metodi delle forze dell'ordine contro militanti armati o delinquenti generici?Arcipelago Gulag :sisi:
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Comprato perché mi ero stancato di sentirne parlare
https://img.ibs.it/images/9788863550979_0_0_300_75.jpg
Sto leggendo:
cattedrale
porno
il signore degli anelli
faccia al muro
a christmas carol
taccuino di un vecchio sporcaccione (ribadito più volte che non riesco a finirlo)
Sto leggendo l'ultimo di Welsh, Dead men's Trousers.
Pag. 100 e pare che regga.
Nonostante sia giusto così, pensare che sarà ufficialmente l'ultimo brano della saga di Trainspotting, mi fa sentire un 'gattone' triste.
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ne è uscito un altro ? io devo ancora prendere l' artista del coltello :oh:
avendo letto la "trilogia" di recente comunque dico brevemente la mia: fustigatemi per questo, ma li ho letti in ordine cronologico.
Allo stato attuale Skagboys è quello che mi è piaciuto di più, non tanto perchè come scrittore era maturato ma proprio come valore della trama. Metto sotto spoiler che non si sa mai qui' vediamo il gruppo sprofondare nella droga e l' autodistruzione, ognuno per i propri motivi. I riferimenti storici gli danno un inquadratura che gli altri libri non hanno, e in generale la trama è molto più drammatica per tutta la disperazione che tira fuori. Ci sono anche alcune parti in cui sono stato veramente a disagio, cosa che raramente mi accade. Parlo della parte dove Sick Boy , dopo aver spinto alla prostituzione una ragazza che ha fatto entrare nel tunnel della droga, la guarda mentre viene violentata da l' uomo che ha ucciso suo padre in un pub
in trainspotting invece li troviamo che la maggior parte ne sono usciti o che comunque cercano di tenere le distanze dall' eroina, e per chi ha letto skagboys prima il passaggio lascia un po spiazzati. A parte questo è un ottimo libro, con i personaggi che continuano ad essere degli sbandati e che vivono di espedienti. Il colpo di scena finale fa da prologo a Porno, che ho trovato il più debole dei tre.
Qui' i personaggi sono quasi tutti usciti dalla droga, hanno un lavoro ma il tradimento di renton ancora aleggia tra loro, con sick boy marcio di rancore perchè è stato fregato da chi credeva un amico e Begbie che te lo dico a fare. Libro più centrato su Sick boy e meno su renton, parte lento ma si risolleva nel finale dove spara tutti i plot twist che aveva preparato prima. Sick boy cala finalmente la maschera con la sua compagna e i suoi porno-amici mostrandosi per il manipolatore ed egoista che è, prendendosi tutti i meriti del porno amatoriale che hanno girato insieme. Come vendetta karmica, verrà di nuovo fregato da renton che gli ruberà tutti i soldi del film portandosi dietro Dianne e Nikki, la ragazza di sick boy, che ha imparato ad odiare dopo averlo scoperto per come è davvero. Conclude un libro un cliffhanger che spero venga citato nel libro successivo. Perchè niente mi renderebbe più contento di sapere sick boy malmenato da Begbie :asd:
Principe Eugenio
17-02-19, 20:17
Del professore e il pazzo consigliato da opo hanno fatto il film con nientemeno che scion pen e mel ghibson e natali dormer!
Del professore e il pazzo consigliato da opo hanno fatto il film con nientemeno che scion pen e mel ghibson e natali dormer!
Oddio, non so che razza di film si possa pensare di trarne.
Il libro comunque l'ho intanto finito; è molto bello, diverso da come me l'aspettavo (la minianticipazione di Adelphi è stata un po' una sorta di clickbaiting, non me l'aspettavo da loro :asd3: ) ma assai interessante.
Nel frattempo con Berta Isla seguito a procedere a rilento ed ho iniziato uno dei tanti mattoncini che sto rimandando da troppo tempo, I figli della mezzanotte di Rushdie.
ne è uscito un altro ? io devo ancora prendere l' artista del coltello :oh:
uscito da pochissimo, eh, io l'avevo prenotato e mi è arrivato il giorno della 'premiere' in Italia.
e ho anche aspettato a cominciarlo, ché mi stavo leggendo un ottimo Starnone (Labilità)
Sto approfittando di un periodo abbastanza tranquillo per buttarmi a capofitto in un libro che mi scrutava da anni dallo scaffale: i Karamazov, nell'edizione due volumi della Mondadori. Per ora sono a pagina 300, e pur leggendolo con piacere sento che ancora non è entrato nel vivo. Clamoroso però come a volte fatichi a finire libri da neanche 200 pagine e invece mi sia buttato a capofitto su questo. Potere del Dosto :sisi:
Finito Berta Isla. È una lunga riflessione sulla vita di una spia e soprattutto dei suoi congiunti: a conti fatti un romanzo sull'identità, sul conoscersi e conoscere chi ci sta accanto. Alla fine non mi è spiaciuto, anche se si perde in parecchie lungaggini e pare non arrivare mai al punto. Discreto, e scritto abbastanza bene, ma non mi sento di consigliarlo particolarmente.
Come dicevo ho iniziato I figli della mezzanotte, sono solo a pagina 70 ma beh, Rushdie è sempre Rushdie. Non prendevo in mano qualcosa di postmoderno da parecchio e un po' ho accusato il colpo :asd:
Sto per terminare il mistero dei cosmonauti perduti. A dispetto del titolo, abbastanza click bait (così come la copertina orribile, vabeh :asd: ) è in realtà un saggio piutosto interessante sulla storia della cosmonautica sovietica,dalle origini fino ai tardi anni 70. Vengono quindi analizzati i "miti" del titolo ,spiegando cosa li generò e cosa accadde in realtà. Capitoli brevi e sintetici ma ben scritti e chiari.
Lo consiglio a chi è interessato al tema ma specialmente a chi, come me, è abbastanza ignorante riguardo alla corsa allo spazio dal punto di vista sovietico.
Edit. errore
Ri-edit: no, non sbagliavo :asd: chiedevo, parla anche delle ricezioni dei Judica Cordiglia?
Si, non ne escono benissimo :asd: Vengono citati in praticamente tutti i capitoli relativi ai cosmonauti fantasma.
Si, non ne escono benissimo :asd:
Non sono per nulla sorpreso :asd:
Grazie della segnalazione, l'argomento è interessante.
Drake Ramoray
28-02-19, 00:49
ho letto A sangue freddo di Capote
direi ottimamente scritto visto che l'ho letto molto scorrevolmente nonostante il numero di pagine e la storia narrata sia non proprio leggerissima
non per l'efferatezza del delitto (letto nel 2019, forse all'epoca anche quello)
certo l'empatia che pare lo scrittore avesse coi due criminali, o almeno con uno dei due, proprio non l'ho avvertita
cominciato ora L'ultimo vero bacio di Crumley, già il primo capitolo una goduria
Hai letto un capolavoro.
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cominciato ora L'ultimo vero bacio di Crumley, già il primo capitolo una goduria
bello, un noir con personaggi folli :sisi:
io ho finito il terzo libro di Expanse, un bel fillerone di 600 pagine :asd: devo dire che la serie tv mi appassiona di più.
Ora sto leggendo La Spia Inglese di Silva e sono presissimo, mi sono accorto di aver letto 180 pagine e sono davvero volate.
lollazenapalm
28-02-19, 12:13
Ho finito Serotonina di Michel Houllebecq, forse è il suo libro più triste, se siete ultraquarantenni magari leggetelo, e poi fate il contrario di quello che ha fatto lui :snob:
A parte qualche pagina un po' noiosa si fa leggere abbastanza scorrevolmente, ma non è certo il suo capolavoro, i suoi libri migliori restano quelli precedenti. Realismo e pessimismo umano. Evitate se siete depressi anche se a leggere certi libri secondo me fa l'effetto contrario.
Ho finito Serotonina di Michel Houllebecq, forse è il suo libro più triste, se siete ultraquarantenni magari leggetelo, e poi fate il contrario di quello che ha fatto lui :snob:
A parte qualche pagina un po' noiosa si fa leggere abbastanza scorrevolmente, ma non è certo il suo capolavoro, i suoi libri migliori restano quelli precedenti. Realismo e pessimismo umano. Evitate se siete depressi anche se a leggere certi libri secondo me fa l'effetto contrario.
ultraquarantenne e depresso lo leggerò sicuramente mio malgrado :bua:
Ho letto "Contact" di Carl Sagan che avevo in whishlist da una vita tra i classiconi di sci-fi e mi è piaciuto abbastanza.
Forse un po' di delusione per il finale leggermente inconcludente, ma capisco che qualsiasi altro spiegone più dettagliato sulla natura degli "alieni" avrebbe rovinato lo spirito del libro.
Adesso ho iniziato il distopico "Non lasciarmi" del premio nobel 2017 Ishiguro, scelto a caso nel mucchio dei libri che ho comprato e non ancora letto (in attesa che la mia consorte finisca "Infedeltà" di Missiroli che mi interessa abbastanza).
ho letto A sangue freddo di Capote
Bello. :snob:
Ho finito Serotonina di Michel Houllebecq, forse è il suo libro più triste, se siete ultraquarantenni magari leggetelo, e poi fate il contrario di quello che ha fatto lui :snob:
Ho letto solo "Le particelle elementari" e, nonostante ci abbia seriamente provato, non sono proprio riuscito a farmelo piacere.
Boh, forse prima o poi ci riproverò.
Infedeltà intriga anche me. Se puoi, da' notizie. :)
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Infedeltà intriga anche me. Se puoi, da' notizie. :)
Sicuro.
Per quanto mi riguarda, Missiroli è la cosa migliore che il panorama italiano attualmente offra. :snob:
Sicuro.
Per quanto mi riguarda, Missiroli è la cosa migliore che il panorama italiano attualmente offra. :snob:
è buono, a volte molto... vero è che il panorama italiano al momento mi pare abbastanza in debito di ossigeno...
Finito Childhood's End di Asimov. Mbof...
Sto continuando The Rise And Fall of Dinosaurs, di Steve Brusatte. Molto bravo l'autore ad amalgamare il processo evoltuvo di questi animali con le avventure degli archeologi che ne hanno rivelato i fossili. Ottimo per chiunque avesse un modellino di T-Rex nella cameretta da bambino (o da adulto)
Lars_Rosenberg
01-03-19, 19:51
Finito Childhood's End di Asimov. Mbof...
Non era di Arthur C. Clarke? :look:
Comunque è anche il titolo di un bellissimo album degli Ulver, non so se sia un riferimento al libro.
la cosa più divertente è che durante tutta la lettura ero convinto che fosse di Asimov :rotfl:
Preso perchè mi ha attirato molto. Formato orribile di quelli alti e sottili che esce dal formato medio degli altri libri
Va nel mucchio perché sto finenfo roba :uhm:
Lo stregatto e il patto con il fantasma :uhm:
Ho iniziato Mr Gwyn di Baricco, per ora mi sta piacendo. Mai letto nulla di questo autore, anzi, credo che fossero 10 anni che non leggevo un libro narrativo scritto dopo il 1950 :D
lollazenapalm
03-03-19, 11:39
Mr Gwyn l'ho letto con piacere, mi piacque molto. Ti consiglio tutti gli altri suoi libri scritti prima.
di Baricco va letto Seta. Per il resto va a scelta
Dopo i primi, Baricco l'ho mollato, è andato in discesa costante... Non so se è tornato, poi, ai suoi livelli.
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Sono quasi alla fine di Altered Carbon. Non male, nel complesso. :sisi:
Sono quasi alla fine di Altered Carbon. Non male, nel complesso. :sisi:
il primo o la serie completa?
Anche oceano mare è bellino ma ce l'ho ancora lì che sta in mezzo
Baricco ha il problema che è vecchio e scrive bene. è come un editor che ti modifica i dialoghi scritti male perché sono meglio con il punto e virgola
Ho iniziato Mr Gwyn di Baricco, per ora mi sta piacendo. Mai letto nulla di questo autore, anzi, credo che fossero 10 anni che non leggevo un libro narrativo scritto dopo il 1950 :DQualche ora fa l'ho finito. Molto bello, ma un capolavoro mancato. All'inizio l'ho trovato un po' troppo pulito, colpa mia forse, poi ho cominciato ad apprezzarlo seriamente. Tematiche e situazioni che mi hanno colpito nel profondo, le ho sentite, mi ci sono trovato come raramente mi capita. Forse mi aspettavo più dalla parte finale, invece il libro diventa un po' frettoloso e fondamentalmente il tutto si chiude senza portare da nessuna parte o comunque senza dare un vero senso al racconto, come se l'autore avesse finito le idee o si stesse annoiando e avesse fretta di finire. Una cinquantina di pagine in più forse avrebbero fatto comodo. Peccato perché si stava muovendo su corde molto interessanti e con una certa maestria. È stato comunque piacevolissimo. Proverò sicuramente a leggere altro di Baricco.
Adesso forse comincio Il maestro e Margherita, anche se è un bel mattone e potrei non arrivare alla fine.
Sono quasi alla fine di Altered Carbon. Non male, nel complesso. :sisi:
Ok finito. Adesso dovrei leggere l'Innominabile Attuale di Roberto Calasso.
Qualche ora fa l'ho finito. Molto bello, ma un capolavoro mancato. All'inizio l'ho trovato un po' troppo pulito, colpa mia forse, poi ho cominciato ad apprezzarlo seriamente. Tematiche e situazioni che mi hanno colpito nel profondo, le ho sentite, mi ci sono trovato come raramente mi capita. Forse mi aspettavo più dalla parte finale, invece il libro diventa un po' frettoloso e fondamentalmente il tutto si chiude senza portare da nessuna parte o comunque senza dare un vero senso al racconto, come se l'autore avesse finito le idee o si stesse annoiando e avesse fretta di finire. Una cinquantina di pagine in più forse avrebbero fatto comodo. Peccato perché si stava muovendo su corde molto interessanti e con una certa maestria. È stato comunque piacevolissimo. Proverò sicuramente a leggere altro di Baricco.
Per me Baricco è molto buono nelle prime cose che ha scritto (Novecento, Seta, Castelli di rabbia, Oceano mare, City) e intollerabile con tutto ciò che è venuto dopo (fondamentalmente per l'esasperarsi dell'inconcludenza di cui hai parlato tu, sulla maestria e sulla capacità di toccare corde originali nessuna discussione).
Di Baricco ho letto solo Emmaus (un regalo) e avrei voluto strapparmi l'anima per quanto mi ha fatto cacare.
Mi ha scoraggiato da leggere quelle cose di Baricco che avrei in realtà voluto. Però a naso credo sia come dice bado: ha scritto delle cose buone all'inizio e delle cose terribili dopo.
Per me Baricco è molto buono nelle prime cose che ha scritto (Novecento, Seta, Castelli di rabbia, Oceano mare, City) e intollerabile con tutto ciò che è venuto dopo (fondamentalmente per l'esasperarsi dell'inconcludenza di cui hai parlato tu, sulla maestria e sulla capacità di toccare corde originali nessuna discussione).So true.
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Baricco ha il problema che hanno certi personaggi: scrive bene ma non mette più l'anima. Un libro è un espressione artistica e deve avere un'anima. Se vuoi vedere uno stile perfetto per puro piacere onanistico, come piace ad alcuni, ti puoi leggere un articolo sul conflitto in ucraina.
È un po un problema comune degli scrittori in Italia, come anche da altre parti: per essere considerato uno scrittore di successo devi tirar fuori un libro all'anno. Con sta idea, ovvio che scrivi libri senza niente da dire
per essere considerato uno scrittore di successo devi tirar fuori un libro all'anno.
My dear Italian friends, this is bullshit.
Just fucking bullshit.
/
https://www.illibraio.it/wp-content/uploads/2018/01/1AAjd-salinger.jpg
Nel frattempo ho provato a riprendere Neuromante di Gibson. Non ci sto capendo nulla, non che prima di metterlo in pausa ci capissi di più.
Ok finito. Adesso dovrei leggere l'Innominabile Attuale di Roberto Calasso.
Letture da ombrellone :asd:
Letture da ombrellone :asd:
:tsk:
:asd:
Nel frattempo ho provato a riprendere Neuromante di Gibson. Non ci sto capendo nulla, non che prima di metterlo in pausa ci capissi di più.
Vedo che non sono l'unico a non averci capito 'na sega :sisi:
Pete.Bondurant
08-03-19, 21:24
Nel frattempo ho provato a riprendere Neuromante di Gibson. Non ci sto capendo nulla, non che prima di metterlo in pausa ci capissi di più.Eh Gibson l'è ostico parecchio.
Tra l'altro mi pare di ricordare che al primo giro beccai un edizione, Fanucci rigida, con un adattamento in italiano da arresto immediato che rendeva il tutto se possibile ancor meno comprensibile e scorrevole :asd:.
Però merita di brutto :sisi:
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Vedo che non sono l'unico a non averci capito 'na sega :sisi:
io l'ho piantato, uno dei pochi libri, tanti anni fa (forse ero troppo giovane)
io mi sto davvero divertendo con Pantaleon e le visitatrici di Vargas Llosa.
Ricorda, secondo me, Comma 22 di Heller, ma più spensierato ancora.
Opo, non immaginavo che Calasso fosse un fan di assassino credici :fag:
L'erudizione di quell'uomo è talmente sconfinata che non sono minimamente sorpreso dalla cosa :asd:
non lo dice aprtamente, ma dopo aver raccontato per tre buone pagine del veglio della montagna citando oscuri studiosi inglesi e passi di nietchze, s'è capito che il romanzo di bartol l'ha letto e i giochi di ubilol li conosce :asd:
Drake Ramoray
10-03-19, 20:31
ho letto Un vero uomo di Tom Wolf
buon romanzo corale tipico americano, letto in pochi giorni nonostante la mole e nonostante non fosse poi così interessante
ora ho iniziato La battaglia di Steinbeck <3
Nel frattempo ho provato a riprendere Neuromante di Gibson. Non ci sto capendo nulla, non che prima di metterlo in pausa ci capissi di più.E questa settimana l'ho finito. Quando lo avevo interrotto avevo superato di poco la metà, quindi penso di averne lette circa 150 pagine in questi giorni. Questa volta la lettura è stata molto più scorrevole, avevo voglia di leggere e i capitoli volavano con piacere. Per rinfrescare la memoria ho letto un riassunto su internet della parte che avevo letto in precedenza e questo mi ha chiarito anche dei punti che mi erano rimasti sempre un po' oscuri.
Che dire, penso sia un libro che merita di essere letto, se serve anche due volte. Nell'ambito della fantascienza è un'opera fondamentale tanto quanto Asimov o Philip Dick. Persone che si rifugiano nella realtà virtuale per fuggire alle infelicità del mondo reale, intelligenze artificiali che controllano le persone e a cui viene dato il potere decisionale per gestistire le aziende, droghe e medicinali usati in ogni momento, hacker, sistemi di sicurezza simili a firewall per contrastare intrusioni informatiche... e tutto questo nel 1984! Per chi l'ha letto quando è uscito e poi ha visto nel corso degli anni avverarsi tante cose deve essere stato un'esperienza fenomenale! Alcune riflessioni poi sono pura poesia. È vero, in alcuni punti è scritto in maniera un po' confusa, ma vale la pena di fare uno sforzo e leggerlo, magari aiutandosi con qualche riassunto. Quando l'ho finito per un attimo mi è venuta voglia di ricominciarlo da capo per poterlo capire e apprezzare ancora di più, cosa che credo non mi fosse mai successa.
Se vi capita, soprattutto se vi piace la fantascienza, leggetelo, non abbiatene paura! Opere come Matrix, Ghost in the shell e tanta altra fantascienza giapponese sono fortemente debitrici nei confronti di questo libro.
Curiosità: in un capitolo c'è un riferimento a Johnny Mnemonic. Il film con Keanu Reeves è infatti ispirato ad un racconto che Gibson aveva scritto prima di Neuromante. Le due opere hanno un personaggio in comune (che poi nel film in realtà c'è ma ha un altro nome ed è quasi totalmente diverso).
Sto leggendo il capitano è fuori a pranzo
Mamma mia, quanto cazzo di talento. Uno scrittore che non sa scrivere e sommerge di merda tutti gli altri "geni" blasonati su cui si spendono chilometri di parole :asd:
Che uomo spettacolo bukowski
Già, un po' triste ma bellissimo.
Il problema è che sono usciti altri 2 libri di racconti di Bukowski anche quest'anno (e siamo a 4 dal 2017).
Tutta merda, 'cci loro :facepalm:
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Sì, ma c'è il caso che sia merda scritta dai ghost writer :asd:
Terminato I figli della mezzanotte. Alla fine discreto, benché discontinuo e immaturo (è praticamente il primo libro di Rushdie, mi pare).
Ho iniziato La vita segreta di Andrew O'Hagan, una breve raccolta di tre saggi/articoli sulla simbiosi moderna tra vita reale e vita digitale. Ho letto il primo testo, che parla di Julian Assange, di cui O'Hagan doveva scrivere la biografia (in qualità di autore fantasma). Molto interessante, soprattutto per la descrizione di che razza di testa di cazzo sia Assange :asd:
Sì, ma c'è il caso che sia merda scritta dai ghost writer :asd:Potrebbe essere :asd:
Comunque, se Bukowski non l'aveva scelta per pubblicarla 'sta roba, un motivo c'era eccome...
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Daniel Silva, La Spia Inglese.
Nel complesso non è male, anche se nella seconda parte tutto diventa un po' troppo caotico e dispersivo e in generale la prima parte mi è sembrata costruita meglio. Il finale poi è completamente anticlimax, e non me l'aspettavo proprio in un romanzo di questo genere.
Comunque fa abbondantemente il suo: é il classico libro da "ancora due pagine e smetto", consigliato :sisi:
Marco Missiroli, Fedeltà
https://www.einaudi.it/content/uploads/2019/02/978880624017HIG.JPG
Mi tocca ribadirlo, per me Missiroli è quanto di meglio offra il panorama italiano contemporaneo.
Non a caso questo libro è tra i 12 finalisti del Premio Strega e, per quanto conti, per me dovrebbe anche vincerlo.
I personaggi sono delineati in maniera del tutto credibile, le città che fanno da sfondo alle vicende sono tratteggiate talmente bene che diventano quasi esse stesse protagoniste (tra l'altro sono Milano e Rimini, città che personalmente conosco perfettamente), le domande che nascono sul tema della fedeltà (e inevitabilmente dell'infedeltà) in una coppia di 35-40enni in un contesto di generalizzata disgregazione delle "coppie che durano per sempre" sono drammaticamente interessanti ed attuali (ma senza rispostine precostituite e moralizzanti).
Mi ha ricordato "Tecniche di seduzione" di De Carlo.
Note negative: un personaggio e un paio di situazioni veramente tropo sopra le righe che sembrano un po' spinti dentro a forza in un contesto invece eccezionalmente plausibile.
Consigliatissimo.
Caspita, se siamo dalle parti di Tecniche di Seduzione, per me è super must buy now.
E non amo particolarmente né Missiroli né De Carlo
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Io sto leggendo Serotonina e mi sta piacendo tantissimo, delicato (contrariamente a quanto si possa pensare) e triste.
Io sto leggendo Serotonina e mi sta piacendo tantissimo, delicato (contrariamente a quanto si possa pensare) e triste.
Di cosa parla?
Purtroppo ho un pessimo ricordo di "Le particelle elementari". :|
explain anche a me riguardo Serotonina
Mi accodo intrigato.
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