Visualizza Versione Completa : Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]
Milton non mi troverai mai.
Vendette tremende vendette in Book Machine.
Rientrato oggi dalle ferie, a breve il mio resoconto delle letture estive.
Recentemente ho letto:
Vite che non sono la mia, di Carrere.
Da leggere in un periodo abbastanza rilassante perché è di una tristezza unica. Col suo solito stile molto giornalistico Carrere ci fa conoscere persone comuni eppure straordinarie.
Purity, di Franzen.
Avevo grandissime aspettative viste che considero Le Correzioni un bellissimo libro, purtroppo però questo Purity non mi è piaciuto per niente e non sono neanche riuscito a finirlo. Lento e poco interessante.
Carrere è sempre eccezionale, almeno per me.
Effettivamente Purity è il più debole di Franzen.
Se vuoi dargli un'altra (meritatissima) chance, ti consiglio "Crossroads" che è forse il più vicino ai vertici de "Le correzioni".
Terminato. Molto interessante; in pratica negli anni '50 in URSS un gruppo di scienziati ha iniziato un esperimento di addomesticamento delle volpi per provare a replicare e comprendere il processo che nei millenni ha trasformato il lupo in cane. L'esperimento è tuttora in corso, e la sua iniziatrice e principale responsabile -l'ormai quasi novantenne Ljudmila Trut- è coautrice del libro. Lettura agile (250 pagine), ricca di dettagli interessanti anche esterni all'esperimento in sé (ci sono alcune righe sulle differenze caratteriali tra scimpanzé e bonobo, non sapevo fossero così marcate) e sulla difficoltà di fare scienza ai tempi dei Soviet. C'è una manciata di foto a colori di volpini tenerissimi. Consigliato.
E quindi a che punto sono dell'esperimento? :caffe:
Quando potremo adottare la nostra volpina domestica e comprarle il cappottino di Gucci? :pippotto:
Finito oggi Una questione privata di Beppe Fenoglio, fondamentalmente un lungo racconto (130 pagine) che -benché non abbia attinenze con il capolavoro di Sorrentino- si sarebbe potuto quasi intitolare "Le conseguenze dell'amore":bua: Ambientato nei dintorni di Alba agli sgoccioli della WWII, è la storia di un combattente partigiano, Milton, che viene a sapere che la ragazza di cui è innamorato aveva forse maggiori "simpatie" per un altro ragazzo, Giorgio, pure lui nei partigiani; fuori di sé, Milton va a cercare Giorgio per sapere cosa c'è di vero, ma non sarà un'impresa semplice.
Un tema che mi sente particolarmente vicino (le sofferenze amorose), un'ambientazione interessantissima (il sottobosco della quotidianità partigiana), una narrazione crudissima e una scrittura di alto livello: nel complesso un libro di grande bellezza che ha il solo difetto di essere troppo corto. Consigliato.
Stupendissimo.
Ovviamente, anche per sopperire al problema della brevità, a ch lo ha apprezzato non si può non consigliare "Il patigiano Johnny", ma sono certo che tu l'abbia già letto.
E quindi a che punto sono dell'esperimento? :caffe:
Quando potremo adottare la nostra volpina domestica e comprarle il cappottino di Gucci? :pippotto:
Beh, leggi il libro no? :fag:
Comunque, l'esperimento prosegue e i risultati sono notevoli: già dopo poche generazioni di volpi "manipolate", ottenute incrociando gli esemplari più docili (relativamente parlando) a disposizione, erano stati ottenuti esemplari parecchio più disposti alla convivenza con l'uomo. Una velocità che ha sorpreso anche i ricercatori.
Il libro menziona la possibilità (da una decina d'anni in qua) di acquistare le volpi della Trut, ma non entra nei dettagli. Da una breve ricerca (googlando Ljudmila Trut buying foxes), apparentemente è possibile farlo contattando direttamente l'Istituto che gestisce l'esperimento, l'ICGBIO (https://www.icgbio.ru/en/). Non penso sia economico :asd: e forse non è nemmeno l'unica possibilità, ma il trovare eventuali alternative lo lascio come esercizio al lettore.
And now you know (https://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/AndKnowingIsHalfTheBattle?from=Main.AndNowYouKnow) .
Stupendissimo.
Ovviamente, anche per sopperire al problema della brevità, a ch lo ha apprezzato non si può non consigliare "Il patigiano Johnny", ma sono certo che tu l'abbia già letto.
Non ancora, ma sicuro Fenoglio lo approfondirò.
Adesso sono a metà del primo libro della trilogia di "Altered Carbon" di Richard Morgan.
Un universo fantascientifico convincente, molta azione, trama interessante.
Il difetto principale al momento è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi che è stereotipata a dir poco: il protagonista è forte figo e sempre un passo avanti a tutti, le donne sono tutte bellissime sexyssime e fatali, il vecchio miliardario è egoista e pensa di poter comprare tutto, gli sgherri cattivi sono arroganti ma inetti, etc. etc.
Aggiornerò il giudizio alla fine.
Confermo il giudizio.
Finito solo per dovere, non lo consiglio.
Ieri in un podcast di videogiochi hanno consigliato il libro “Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow" di Gabrielle Zevin.
E' un romanzo del 2022 che, in qualche modo, ha a che fare con la passione per i videogiochi dei 2 protagonisti.
https://img.illibraio.it/images/9788842934332_92_310_0_75.jpg
Qualcuno l'ha letto o ne ha sentito parlare?
Questo mi è piaciuto molto.
Consigliato solo ai romanticoni come me, è una storia di amicizia tra un ragazzo e una ragazza dai loro 12 anni ai 30 anni, periodo durante il quale diventano sviluppatori di videogiochi di fama mondiale.
A metà strada tra "Un giorno" di Nicholls (pietra miliare delle commedie romantiche in cui i protagonisti si prendono e lasciano per decenni della loro vita) e "Ready player one" (il libro è strapieno di citazioni, easter egg, omaggi al mondo dei videogiochi dalla sua nascita ai giorni nostri).
Bello bello, l'ho letto in un baleno.
Carrere, V13
Eccezionale, come tutti quelli di Carrere.
Resoconto pseudo-giornalistico del mega-porocesso agli autori degli attentati a Parigi del 2015 (Bataclan, etc.), è la scusa per Carrere per fare i conti con una delle pagine più buie della storia recente francese.
Commozione per le vittime (e i loro parenti), angoscia per i dettagli più macabri dei massacri, parziale tentativo di capire le ragioni degli attentatori (tra efferati assassini sanguinari e ladruncoli di quartiere finiti per caso a frequentare la gente sbagliata), qualche interessante spunto sulla giurisprudenza che regola i reati di terrorismo e sulle figure degli avvocati difensori (chi glielo fa fare?).
Temevo la noia e invece l'ho divorato.
Da grande vorrei essere Carrere, ve l'ho mai detto?
Jason Rekulak, Teddy
https://dbtitoli.giunti.it/api/media/image/getImage?cm=50462A&type=P
Scelto soprattutto per la copertina, è un horrorino/thrillerino senza troppe pretese.
Parte molto bene, con atmosfere quasi Kinghiane, e finisce con un bel colpo di scena, purtroppo tutta la parte centrale è poco credibile e non irresistibile.
Promossino a mala pena: la bella idea delle illustrazioni infantili (presenti in tutto il libro e parte integrante della storia), ahime, non è sfruttata come meriterebbe.
Comunque si legge rapidamente come un cocktail estivo ghiacciato.
Beh, leggi il libro no? :fag:
Comunque, l'esperimento prosegue e i risultati sono notevoli: già dopo poche generazioni di volpi "manipolate", ottenute incrociando gli esemplari più docili (relativamente parlando) a disposizione, erano stati ottenuti esemplari parecchio più disposti alla convivenza con l'uomo. Una velocità che ha sorpreso anche i ricercatori.
Il libro menziona la possibilità (da una decina d'anni in qua) di acquistare le volpi della Trut, ma non entra nei dettagli. Da una breve ricerca (googlando Ljudmila Trut buying foxes), apparentemente è possibile farlo contattando direttamente l'Istituto che gestisce l'esperimento, l'ICGBIO (https://www.icgbio.ru/en/). Non penso sia economico :asd: e forse non è nemmeno l'unica possibilità, ma il trovare eventuali alternative lo lascio come esercizio al lettore.
And now you know (https://tvtropes.org/pmwiki/pmwiki.php/Main/AndKnowingIsHalfTheBattle?from=Main.AndNowYouKnow) .
Perchè leggere libri quando ci sono altri che possono farlo per me? :caffe:
Comunque mi sto già operando per mettere su un business criminale basato sulla rivendita di volpi apparentemente docili, ma che poi quando te le porti a casa ti uccidono nel sonno. :snob:
Non ancora, ma sicuro Fenoglio lo approfondirò.
Beh, ne vale la pena.
"Il partigiano Johnny" purtroppo è un'opera incompiuta, ma non è (eccessivamente) una cosa problematica: rimane un caposaldo della letteratura italiana del '900 e un grandissimo libro da leggere.
Quasi finito "Come Dio Comanda" di Ammaniti.
Vediamo come sarà il finale ma mi sta piacendo molto.
Poi giovedì parto e mi sono preso il primo della nuova trilogia di Winslow. Non mi aspetto di certo il livello della trilogia del cartello ma penso sia almeno una lettura godibile almeno da distrarmi dalle ore di volo :sisi:
Perchè leggere libri quando ci sono altri che possono farlo per me? :caffe:
Good point.
Comunque mi sto già operando per mettere su un business criminale basato sulla rivendita di volpi apparentemente docili, ma che poi quando te le porti a casa ti uccidono nel sonno. :snob:
...ma il guadagno? Cioè, le addestri poi a svaligiare la casa e riportare la refurtiva o ti accontenti di far ammazzare la gente per lasciare il mondo un po' migliore di come l'hai trovato? :uhm:
Beh, ne vale la pena.
"Il partigiano Johnny" purtroppo è un'opera incompiuta, ma non è (eccessivamente) una cosa problematica: rimane un caposaldo della letteratura italiana del '900 e un grandissimo libro da leggere.
Sì, anche le varie pre- e postfazioni di Una questione privata lo dicono - e anche Una questione fondamentalmente lo è; in genere non ho particolari problemi con questo tipo di storie, anzi, quando mi dilettavo a scrivere mi capitava di "non chiudere" un racconto :asd: (un modus operandi che, mi ricordo, mi fu ispirato originariamente da Quer pasticciaccio brutto di Via Merulana). Chiaro che poter apprezzare o meno questa cosa dipende dal tipo di opera...
...ma il guadagno? Cioè, le addestri poi a svaligiare la casa e riportare la refurtiva o ti accontenti di far ammazzare la gente per lasciare il mondo un po' migliore di come l'hai trovato? :uhm:
Nella mia visione limitata, mi accontentavo di vendere a peso d'oro come "addestrate" delle volpi che invece erano semplicemente raccattate nei peggiori sottoboschi dell'hinterland milanese.
Ma grazie comunque per le suggestioni. :snob:
Nella mia visione limitata, mi accontentavo di vendere a peso d'oro come "addestrate" delle volpi che invece erano semplicemente raccattate nei peggiori sottoboschi dell'hinterland milanese.
Ma grazie comunque per le suggestioni. :snob:
Ah, ecco. Io l'avevo interpretata come l'intenzione di creare una sorta di esercito di "volpi di troia".
Per rientrare dallo spam, ho iniziato L'universo su misura dei tre prodi di Chi ha paura del buio.
Carrere, V13
Eccezionale, come tutti quelli di Carrere.
Resoconto pseudo-giornalistico del mega-porocesso agli autori degli attentati a Parigi del 2015 (Bataclan, etc.), è la scusa per Carrere per fare i conti con una delle pagine più buie della storia recente francese.
Commozione per le vittime (e i loro parenti), angoscia per i dettagli più macabri dei massacri, parziale tentativo di capire le ragioni degli attentatori (tra efferati assassini sanguinari e ladruncoli di quartiere finiti per caso a frequentare la gente sbagliata), qualche interessante spunto sulla giurisprudenza che regola i reati di terrorismo e sulle figure degli avvocati difensori (chi glielo fa fare?).
Temevo la noia e invece l'ho divorato.
Da grande vorrei essere Carrere, ve l'ho mai detto?
Ma Carrere è un matto psicotico, come si fa a voler ess ... ah, voi umani. :asd:
Comunque sì, V13 lettura a suo modo semplice, nonostante il tema. L'abilità di un grande narratore sa rendere appetibile anche un argomento abbastanza macabro e sensibile. Ho però avuto la sensazione che fosse un libro scritto più per l'editore che non per il bisogno di scriverlo, avendo Carrere già fatto il lavoro per gli articoli pubblicati, durante il processo, sul periodico che gli ha pagato il lavoro.
- - - Aggiornato - - -
Good point.
...ma il guadagno? Cioè, le addestri poi a svaligiare la casa e riportare la refurtiva o ti accontenti di far ammazzare la gente per lasciare il mondo un po' migliore di come l'hai trovato? :uhm:
Sì, anche le varie pre- e postfazioni di Una questione privata lo dicono - e anche Una questione fondamentalmente lo è; in genere non ho particolari problemi con questo tipo di storie, anzi, quando mi dilettavo a scrivere mi capitava di "non chiudere" un racconto :asd: (un modus operandi che, mi ricordo, mi fu ispirato originariamente da Quer pasticciaccio brutto di Via Merulana). Chiaro che poter apprezzare o meno questa cosa dipende dal tipo di opera...
Chi non chiude i racconti è UN CRIMINALE. :snob:
- - - Aggiornato - - -
Per rientrare dallo spam, ho iniziato L'universo su misura dei tre prodi di Chi ha paura del buio.
Che faccio, purchaso?
- - - Aggiornato - - -
Ah io nel frattempo sono a metà di La memoria del topo, primo romanzo di Connelly con protagonista Harry Bosch. Piacevole lettura fin qui, avendo poi visto la serie tv è più facile dare qualche faccia. :asd:
Ma Carrere è un matto psicotico, come si fa a voler ess ... ah, voi umani. :asd:
Non volevo essere io a dirglielo :asd:
Chi non chiude i racconti è UN CRIMINALE. :snob:
Risparmia il tuo biasimo, ché sono i criminali a farti arrivare in fondo al mese.
Che faccio, purchaso?
Ho letto 50 pagine su 350, un po' presto per dare giudizi definitivi :asd: ma finora mi sta piacendo e penso di poterti dire di sì. Non so se usi qualche social e conosci il progetto CHPDB: sono tre astronomi/astrofisici che fanno parecchia divulgazione a tema principalmente spaziale e sono piuttosto in gamba. Questo libro è il secondo che hanno scritto ed è dedicato a spiegare come e perché è possibile la vita sulla terra (argomento molto più complesso di quel che sembra); il primo, Se tutte le stelle venissero giù, è pure interessante ed è dedicato al rispondere ad alcune domande ipotetiche sull'universo (che succederebbe se tirassimo acqua sul sole? se la terra rivolgesse al sole sempre la stessa faccia? se ci fossero due lune? ecc...). Il terzo, Houston abbiamo un problema, non ce l'ho ancora; mi sembra parli di esplorazione spaziale ed aneddotica relativa.
Non faccio penale, io solo banditi, niente criminali. :caffe:
Non conosco il progetto. Comunque ok, purchaso.
Non conosco il progetto. Comunque ok, purchaso.
Se vuoi farti un'idea mi è tornato in mente che hanno anche un sito: https://www.chpdb.it/
(Che non guardo mai quindi non so com'è :asd: )
Hanno anche un canale Youtube dove seguono live i lanci di razzi particolarmente importanti e rispondono alle domande degli spettatori.
Ah, ecco. Io l'avevo interpretata come l'intenzione di creare una sorta di esercito di "volpi di troia".
Bella idea, ma temo che il ritorno economico (vincolato ad una sperimentazione pluridecennale senza certezza di successo) non sia dietro l'angolo. :pippotto:
Ma Carrere è un matto psicotico, come si fa a voler ess ... ah, voi umani. :asd:
:sbav:
Non conosco il progetto. Comunque ok, purchaso.
Se non l'hai già comprato ma ti direi quasi quasi di aspettare e magari comprare il primo, Se tutte le stelle venissero giù, perché questo secondo si sta rivelando TOSTO :bua:
Sono a circa metà e, dopo una partenza relativamente light, è diventato complesso da seguire, anche se il tema è affascinante. I capitoli dal 2 al 5 sono dedicati ciascuno a una delle quattro interazioni fondamentali: gravità ed elettromagnetismo non sono particolarmente complesse, ma districarsi tra le due forze nucleari e tutte le loro miriadi di particelle strambe non è una passeggiata e c'è un limite a quanto si possa semplificare certi temi al volgo (al netto della bravura di chi spiega).
Ripeto, è un bel libro, ma richiede molta molta molta MOLTA concentrazione e un certo interesse verso la materia.
Ci riaggiorniamo qundo l'avrò finito.
Troppo tardi :caffe:
Comunque non sarebbe il primo libro divulgativo che leggo sul tema, quindi quando lo leggerò sarà tipo la terza volta che non capirò niente. :asd:
Comunque non sarebbe il primo libro divulgativo che leggo sul tema, quindi quando lo leggerò sarà tipo la terza volta che non capirò niente. :asd:
Same here :asd:
Comunque, finito ed apprezzato. Sicuramente più impegnativo del loro primo lavoro (e anche del terzo, presumo), in particolare nelle parti sulle forze fondamentali, ma in ultima analisi meritevole di almeno un tentativo di lettura. Astenersi se completamente allergici alla fisica.
Ora inizio E morì con un felafel in mano di John Birmingham. Il film lo adoro, ed è da anni che ero curioso di leggerne la fonte :asd:
Io ho letto il primo capitolo della Guida alla storia romana di Guido Clemente, relativo alle popolazioni italiche preromane e devo dire che è un argomento interessante di cui si sa comunemente ben poco. Adesso via con la fondazione di Roma. :snob:
Lol
Io invece ho letto Dune e non ho ben capito se mi è piaciuto o no. Da una parte ha una trama e una costruzione del mondo davvero ben fatta, dall'altra personaggi odiosi e non caratterizzati con alcuni momenti topici liquidati in mezza riga (tipo la battaglia finale).
Diciamo che il film mi è piaciuto di più.
Oggi primo giorno di rientro in studio, in pausa pranzo mi annoiavo.
https://i.imgur.com/vdF8pxS.jpg
Ora inizio E morì con un felafel in mano di John Birmingham. Il film lo adoro, ed è da anni che ero curioso di leggerne la fonte :asd:
Beh, divertente :rotfl: Storie autobiografiche di ordinaria follia tra coinquilini sulla costa est australiana, tra Brisbane, Sydney e Melbourne: in teoria è tutto vero, poi chissà... Birmingham ci mette dentro di tutto, tra tossici, prostitute, papponi, ladri, paranoici, truffatori, voyeur, picchiatori, bigotti e tanti altri, in case vecchie, fatiscenti, incrostate di sporco, semidemolite e superaffollate. Non c'è una vera trama; è un più o meno disorganizzato flusso di coscienza in cui Birmingham ricorda questa o quella casa, questi o quei personaggi, questo o quell'evento, saltando tra un flashback e un altro, inframmezzando ogni tanto con brevi paragrafi scritti da altri amici suoi. Questa anarchia narrativa rende spesso un po' difficile capire il chi, il dove, il quando e il cosa, ma non importa più di tanto. Libro simpatico se non si hanno troppe pretese, e probabilmente ideale per chi ha avuto esperienze di vita da squatter. Edizione (Fandango libri) purtroppo non eccelsa, c'è più di un refuso.
Beh, divertente :rotfl: Storie autobiografiche di ordinaria follia tra coinquilini sulla costa est australiana, tra Brisbane, Sydney e Melbourne: in teoria è tutto vero, poi chissà... Birmingham ci mette dentro di tutto, tra tossici, prostitute, papponi, ladri, paranoici, truffatori, voyeur, picchiatori, bigotti e tanti altri, in case vecchie, fatiscenti, incrostate di sporco, semidemolite e superaffollate. Non c'è una vera trama; è un più o meno disorganizzato flusso di coscienza in cui Birmingham ricorda questa o quella casa, questi o quei personaggi, questo o quell'evento, saltando tra un flashback e un altro, inframmezzando ogni tanto con brevi paragrafi scritti da altri amici suoi. Questa anarchia narrativa rende spesso un po' difficile capire il chi, il dove, il quando e il cosa, ma non importa più di tanto. Libro simpatico se non si hanno troppe pretese, e probabilmente ideale per chi ha avuto esperienze di vita da squatter. Edizione (Fandango libri) purtroppo non eccelsa, c'è più di un refuso.
Me l'avete venduto. :sisi:
EDIT: No, non ho iniziato a dare del Voi a Opossum. :facepalm:
Semplicemente ho visto che scriveva quotando un altro messaggio e quindi pensavo foste in 2 a parlarne.
Invece stava facendo lui tutto da solo. Come del resto è solito fare in diversi ambiti della vita. :caffe:
Lol
Io invece ho letto Dune e non ho ben capito se mi è piaciuto o no. Da una parte ha una trama e una costruzione del mondo davvero ben fatta, dall'altra personaggi odiosi e non caratterizzati con alcuni momenti topici liquidati in mezza riga (tipo la battaglia finale).
Diciamo che il film mi è piaciuto di più.
bè, dune è 99% world building e 1% tutto il resto, è indubbiamente la cosa più bella
Invece stava facendo lui tutto da solo. Come del resto è solito fare in diversi ambiti della vita. :caffe:
Dovrei offendermi... ma è la verità :cattivo:
Ma comunque, il fatto di essere talmente stordito da non riuscire a processare un semplice quote monoriga non ti autorizza a fare lo stronzo coi peones :mad:
Approfitto per aggiungere una precisazione che ieri mi era sfuggita. Di E morì con un felafel in mano è quasi certamente più noto il film, una pellicola australiana del 2001 non famosissima ma con uno suo status di prodotto cult - immaginatelo come una via di mezzo tra Trainspotting e Il grande Lebowski. Se avete visto il film e volete leggere il libro, aspetattevi un'esperienza piuttosto diversa e molto più "anarchica": nel film molte cose e persone sono omesse, altre sono fuse tra loro e la storia del triangolo amoroso è creata di sana pianta. Al netto di tutto, il film è probabilmente migliore, ma -se vi è piaciuto- vi consiglio comunque il libro per gustarsi le parti mancanti.
Se invece non avete visto il film, rimediate. O quantomeno recuperate almeno il primo episodio, quello su Brisbane, che è epico :asd:
A proposito di questo libro:
“Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow" di Gabrielle Zevin.
https://img.illibraio.it/images/9788842934332_92_310_0_75.jpg
Questo mi è piaciuto molto.
Consigliato solo ai romanticoni come me, è una storia di amicizia tra un ragazzo e una ragazza dai loro 12 anni ai 30 anni, periodo durante il quale diventano sviluppatori di videogiochi di fama mondiale.
A metà strada tra "Un giorno" di Nicholls (pietra miliare delle commedie romantiche in cui i protagonisti si prendono e lasciano per decenni della loro vita) e "Ready player one" (il libro è strapieno di citazioni, easter egg, omaggi al mondo dei videogiochi dalla sua nascita ai giorni nostri).
Bello bello, l'ho letto in un baleno.
Chi ha voglia, mi dice cosa ne pensa di queste 2 frasi (indipendenti tra loro ma entrambe inerenti alla storia dei videogiochi) che mi hanno lasciato perplesso?
FRASE 1:
“I was trying to remember the name of a game. There was a kid who’s trying to save his girlfriend.”
“But of course.”
“And a scientist whose brain was taken over by, maybe, a—I want to say—a sentient meteor? And there was a character with a green tentacle.”
“Maniac Mansion,” Sadie said.
“That’s it. Of course, it’s Maniac Mansion. God, we loved that game.”
(in italiano tradotto: "E c’era un personaggio con un tentacolo verde”)
Concordate con me che la prima frase è scritta male dall'autrice che forse non conosceva il gioco di cui parla?
La versione corretta (ma non mi sembra che lei intendesse questo e si sia espressa male) sarebbe:
"C'era un personaggio che era un tentacolo verde"
FRASE 2
“Consider Mazer in a 2017 interview with Kotaku, celebrating the twentieth-anniversary Nintendo Switch port of the original Ichigo:”
(in italiano tradotto “Sentiamo Mazer in un'intervista del 2017 a Kotaku, per il ventesimo anniversario della prima uscita di Ichigo per Nintendo Switch”)
Questa sembra scritta così così in originale, ma soprattutto tradotta in italiano in maniera completamente sbagliata.
La traduzione giusta sarebbe:
"Sentiamo Mazer in un'intervista del 2017 a Kotaku, in occasione del porting di Ichigo su Nintendo Switch a distanza di vent'anni dalla prima uscita"
Dato che il Nintendo Switch è uscito nel 2017.
Che ne dite?
A proposito di questo libro:
<cut>
Che ne dite?
Beh, concordo con entrambe le tue letture.
Nella prima più che altro sembra sembra una svista dell'autrice, dato che MM pare conoscerlo. Possibile si sia espressa male e non se ne sia accorta, o che ricordasse male il particolare e non abbia controllato, e l'errore abbia passato l'editing perché l'editor non è ferrato sull'argomento :asd:
Volessimo andare ancora più in là con le ipotesi, addirittura potrebbe magari aver sbagliato apposta -quindi la colpa ricadrebbe su chi parla- per qualche strano motivo (chi parla è magari una persona confusionaria o smemorata?) - ma non ho letto il libro, sto solo ipotizzando.
Nella seconda l'errore è sostanzialmente di chi ha tradotto (che evidentemente non sa NULLA di videogames, perché in caso contrario al leggere di una Switch nel 1997 qualche dubbio dovrebbe venirti :bua: ), ma con tutte le attenuanti del caso visto che la frase inglese è messa giù in modo davvero infelice. In effetti, se non sapessi che l'autrice deve per forza essere al corrente della data di uscita della Switch (perché se no come lo scrivi un libro con un'"ambientazione culturale" del genere?), anch'io l'avrei interpretata come chi ha tradotto.
My two cent.
My two cent.
D'accordo su tutto.
Finito oggi Una questione privata di Beppe Fenoglio, fondamentalmente un lungo racconto (130 pagine) che -benché non abbia attinenze con il capolavoro di Sorrentino- si sarebbe potuto quasi intitolare "Le conseguenze dell'amore":bua: Ambientato nei dintorni di Alba agli sgoccioli della WWII, è la storia di un combattente partigiano, Milton, che viene a sapere che la ragazza di cui è innamorato aveva forse maggiori "simpatie" per un altro ragazzo, Giorgio, pure lui nei partigiani; fuori di sé, Milton va a cercare Giorgio per sapere cosa c'è di vero, ma non sarà un'impresa semplice.
Un tema che mi sente particolarmente vicino (le sofferenze amorose), un'ambientazione interessantissima (il sottobosco della quotidianità partigiana), una narrazione crudissima e una scrittura di alto livello: nel complesso un libro di grande bellezza che ha il solo difetto di essere troppo corto. Consigliato.
Eh beh, stiamo parlando semplicemente di una delle vette della letteratura in lingua italiana :cattivo:
Visto il mio nick direi che è superfluo aggiungere che si tratta di un libro che ho letto e riletto più volte.
Di Fenoglio merita tutto. Oltre al Partigiano Johnny, consiglio il bellissimo "Un giorno di fuoco" (che è un racconto e che a sua volta è il titolo a una raccolta di racconti) :sisi:
Di Fenoglio lessi solo come libro obbligatorio al liceo La malora, non ricordo nulla se non che mi annoiai. :asd:
nicolas senada
12-09-23, 13:16
non sapendo cosa iniziare, e non volendo 'partire' subito con altra fantascienza alla Clarke/Asimov , ieri sera mi son messo a sfogliare i titoli nel kindle.
Ho iniziato I ragazzi venuti dal Brasile di Ira Levin, praticamente all'oscuro - so che lui è l'autore di rosemary's baby, ho una vaghissima idea della trama del libro (intuibile già solo dalla copertina) e so che questo libro avrebbe ispirato molto genericamente uno dei primissimi episodi di X-Files (quello delle gemelle Eva).
Per il resto, nulla :bua:
15 paginette, per ora, pare scorrevole e neanche lunghissimo (sulle 250 circa).... vediamo come va :look:
Ataru Moroboshi
17-09-23, 18:05
Ultimi libri finiti:
Lazzaro, vieni fuori di Andrea G. Pinketts. Qui posso solo fare mea culpa per aver deciso di approcciare questo scrittore così tardi, a cinque anni dalla sua morte. Lazzaro, vieni fuori è un giallo, ma è soprattutto la messa in scena di un protagonista dalla personalità strabordante. E' uno di quei casi in cui, più di una volta, mi sono ritrovato a desiderare di saper scrivere come l'autore. Ho già preso il seguito, Il vizio dell'agnello, che leggerò più avanti.
Shards of Earth di Adrian Tchaikovsky. Space opera al suo meglio. C'è tutto quello che potevo desiderare e anche di più: una minaccia inarrestabile, un'umanità al collasso, divisa in fazioni e sull'orlo della guerra civile, alieni così alieni che quando parlano non solo non si capisce cosa dicono, ma neanche se stanno parlando, culti misteriosi, orrori cosmici, inseguimenti senza sosta e battaglie spaziali. Ho trovato l'ambientazione molto affascinante e i personaggi, anche quelli di contorno, approfonditi e ben caratterizzati.
The Wall di John Lanchester. Romanzo distopico in cui, dopo che il mondo è finito a meretrici, tutti i cittadini britannici, e quindi anche il protagonista, devono trascorrere due anni di pattuglia sul Muro, barriera che separa il Regno Unito dal mondo esterno in rovina, cercando di impedire agli Altri di superarlo. Per senso del dovere, perchè sono obbligati, ma soprattutto perchè la legge prevede che per ogni Altro che supera la barriera, un Guardiano deve essere espulso e mandato a morire oltre il Muro. Alterna lunghe riflessioni e parti più brevi piene d'azione. Anche questo mi è piaciuto parecchio e, soprattutto nella seconda metà, ho faticato a mollarlo.
Ora ho iniziato Mr Mercedes, un libro di King ogni tanto ci sta bene
Ma perché, perché dovete postare libri così, che mi costringete domani ad andare a comprarli. :cattivo:
Ultimi libri finiti:
Lazzaro, vieni fuori di Andrea G. Pinketts. Qui posso solo fare mea culpa per aver deciso di approcciare questo scrittore così tardi, a cinque anni dalla sua morte. Lazzaro, vieni fuori è un giallo, ma è soprattutto la messa in scena di un protagonista dalla personalità strabordante. E' uno di quei casi in cui, più di una volta, mi sono ritrovato a desiderare di saper scrivere come l'autore. Ho già preso il seguito, Il vizio dell'agnello, che leggerò più avanti.
Shards of Earth di Adrian Tchaikovsky. Space opera al suo meglio. C'è tutto quello che potevo desiderare e anche di più: una minaccia inarrestabile, un'umanità al collasso, divisa in fazioni e sull'orlo della guerra civile, alieni così alieni che quando parlano non solo non si capisce cosa dicono, ma neanche se stanno parlando, culti misteriosi, orrori cosmici, inseguimenti senza sosta e battaglie spaziali. Ho trovato l'ambientazione molto affascinante e i personaggi, anche quelli di contorno, approfonditi e ben caratterizzati.
The Wall di John Lanchester. Romanzo distopico in cui, dopo che il mondo è finito a meretrici, tutti i cittadini britannici, e quindi anche il protagonista, devono trascorrere due anni di pattuglia sul Muro, barriera che separa il Regno Unito dal mondo esterno in rovina, cercando di impedire agli Altri di superarlo. Per senso del dovere, perchè sono obbligati, ma soprattutto perchè la legge prevede che per ogni Altro che supera la barriera, un Guardiano deve essere espulso e mandato a morire oltre il Muro. Alterna lunghe riflessioni e parti più brevi piene d'azione. Anche questo mi è piaciuto parecchio e, soprattutto nella seconda metà, ho faticato a mollarlo.
Ora ho iniziato Mr Mercedes, un libro di King ogni tanto ci sta bene
Tutto interessante, me li segno. :scribscrib:
Uomini che Odiano le Donne.
Un bestseller che più bestseller non si può, e ho capito il motivo. Una trama appassionante che ti porta a divorare le pagine, uno stile piatto e scorrevole, personaggi buoni super buoni, e cattivi super cattivi. Un protagonista che si porta a letto ogni donna del romanzo, e una nerd che odia gli uomini.
Tutto sommato si è lasciato leggere, ma più di tre stelle proprio no.
Per l'ennesima volta, "Headcrash" di Bruce Bethke.
Non è esattamente una parodia demenziale del cyberpunk (non è così esasperato come un "L'aereo più pazzo del mondo" in campo cinematografico, per dire), ma fa veramente schiantare dal ridere :asd: E' datato per quanto riguarda l'aspetto prettamente tecnologico (ambientato nei primi anni 2000), ma non importa.
Sto leggendo Il passeggero di McCarthy. Devo dire che sono un po' combattuto :uhm:
Premetto che ho amato moltissimo Meridiano di sangue e la trilogia della frontiera, ma anche opere più recenti come Non è un paese per vecchi. Questa volta, boh... Sono a quasi un centinaio di pagine, ma non capisco dove voglia andare a parare. A parte qualche pagina (tipo il dialogo fra Bob e l'amica trans al ristorante) tutto il resto lo sto leggendo con un po' di fatica... Le allucinazioni di Alice in particolare.
Sto leggendo Il passeggero di McCarthy. Devo dire che sono un po' combattuto :uhm:
Premetto che ho amato moltissimo Meridiano di sangue e la trilogia della frontiera, ma anche opere più recenti come Non è un paese per vecchi. Questa volta, boh... Sono a quasi un centinaio di pagine, ma non capisco dove voglia andare a parare. A parte qualche pagina (tipo il dialogo fra Bob e l'amica trans al ristorante) tutto il resto lo sto leggendo con un po' di fatica... Le allucinazioni di Alice in particolare.
Ti capisco, ma io ho tirato dritto per finirlo e alla fine ne so stato contento 8anche se a distanza di mesi mi è rimasta solo una sensazione genrale e pochi ricordi concerti di cosa ho letto).
Adesso sto per leggere il suo "gemello diverso" Stella Maris e spero che aiuti a completare il quadro (soprattutto delle allucinazioni di Alice :chebotta: ).
Qualche pagina fa ho scritto il mio commento completo, se vuoi recuperarlo.
- - - Aggiornato - - -
EDIT
Dato che interessava anche me, sono andato io a recuperare i miei commenti.
Poi ieri sera ho inizitao il nuovo di Cormac McCharty ("il passeggero"), ma sarà stata l'ora tarda o la stanchezza, non ci ho capito un cazzo. :chebotta:
Temo non sia adatto per le mie esigenze standard di lettura rilassata, ma provo a dargli altro tempo. :pippotto:
Dopo lo shock iniziale, ho preso il via.
Devo leggerlo lentamente e non troppo tardi la sera perchè è veramente denso e lo stile è il solito di McCharty (dialoghi senza punteggiatura, descrizioni dettagliatissime, digressioni stra-tecniche in qualsiasi campo dello scibile umano).
Ma è davvero bello.
Ancora non ho capito dove va a parare la trama (e SE va a parare da qualche parte, anche considerando che a settembre esce il libro che ha scritto insieme a questo e gli è complementare), ma intanto ho iniziato a godermi il viaggio: a immergermi (senza paura di capire tutti i termini specifici) nei dialoghi tra sommozzatori che parlano delle migliori tecniche di recupero fluviale con saldature in camere stagne o tra gente apparentemente comune che discute di fisica quantistica come fosse l'ultima partita di serie A.
Anche nei dialoghi, ho cominciato a farmi cullare dalla cadenza del serratissimo scambio di battute (anzichè impuntarmi a tenere il conto con le dita delle righe dove parla A, alternate a quelle dove parla B, per capire chi cazzo dice cosa). :chebotta:
Insomma, sono solo a metà, ma le aspettative sembrano soddisfatte.
Ho fino "Il passeggero" di Cormac McCharty.
Confermo tutto.
Ammetto candidamente che lo stesso identico libro, se me lo avessero dato senza il nome dell'autore in copertina, l'avrei abbandonato dopo poco.
E anche con il bene che voglio a McCharty, dopo averlo terminato non posso fingere che sia consigliabile a tutti con entusiasmo: è una lucida follia in cui il vero passeggero del titolo non è (solo) il personaggio scomparso all'inizio del libro quando sembra di leggere un thriller, non è (solo) il protagonista Bobby Western (!!) che viene sballottato dal destino durante una sorta di avventura on the road, ma soprattutto è il lettore che attraversa le pagine di un vero e proprio viaggio schizofrenico tra un amore impossibile, una transessuale piena di umanità, le colpe di un padre troppo grandi per essere sopportate e mille altre cose.
Insomma, non so che cazzo ho letto.
Ma forse è il corrispondente di una tragedia greca nel 2023, ossia qualcosa che vale la pena leggere ancora dopo 2500 anni.
Grazie, Bado.
Sto andando avanti e devo dire che ho cominciato a entrare nel "ritmo" della narrazione.
Seguo da spettatore un po' allucinato le digressioni di fisica, le descrizioni al limite del parossismo tecnico di saldature subacque e i deliri di Alicia senza pretendere di capire tutto (anzi capendo quasi niente a volte), ma concentrandomi solo sulla prosa di McCarthy (beh, della traduttrice in realtà).
Mi sta pian piano conquistando :sisi:
Però è vero anche quello che scrivi tu: se non portasse il nome di McCarthy in copertina, molto probabilmente sarebbe finito al macero dopo le prime pagine :asd:
La letteratura ha i suoi figli e figliastri. :asd:
Ho finito Il Passeggero e mi appresto a cominciare Stella Maris :sisi:
Alcune considerazioni:
- È un libro ostico. Parla di cose difficili (matematica e fisica), tecnicissime (immersioni subacque, motori, etc.) e dolorose (separazione, malattia mentale, perdite).
- È un libro che richiede un lungo tempo di elaborazione e molteplici riletture per penetrare nei suoi strati meno accessibili. Pur non avendo le idee chiarissime, sospetto che il cuore del libro sia nel rapporto tra realtà e descrizioni del reale (tramite il linguaggio, ma soprattutto tramite il formalismo matematico)
- Non lo consiglio a chi cerca il conforto di una trama. Non la troverete, non c'è. Gli abbozzi di "plot" (addirittura di racconto thriller) sono messi lì in bella mostra nelle pagine iniziali solo per essere gettati via con il prosieguo del libro, che va avanti piuttosto per associazioni (a un certo punto di parla delle vicende private di Rosemary Kennedy e scatta una lunga digressione sull'omicidio di JFK... Anche se ora, scrivendo, mi sembra che anche lì si vada a parare sulla relazione turbolenta tra padre - fratelli/sorelle...)
- Ci sono alcuni fra i dialoghi e i personaggi migliori di McCarthy: menzione d'onore al mitico "Long" John Sheddan (che a quanto pare esiste o esisteva davvero ed era un grande amico del nostro :asd:) e alla splendida trans Debussy Fields
- Alcune parti mi sono sembrate noiose e poco riuscite (le lunghe sciarade del Kid e dei sodali nelle allucinazioni di Alice)
- La scrittura è come sempre incredibile. Varrebbe la pena fare lo sforzo di affrontare il libro in originale (leggevo un'analisi dell'incipit sul NYT, in cui si notava la precisione lessicale nella scelta di un termine desueto, "stogged", che indica l'azione di conficcare qualcosa nella terra fangosa o innevata)
Ho finito Il Passeggero e mi appresto a cominciare Stella Maris :sisi:
Alcune considerazioni:
- È un libro ostico. Parla di cose difficili (matematica e fisica), tecnicissime (immersioni subacque, motori, etc.) e dolorose (separazione, malattia mentale, perdite).
- È un libro che richiede un lungo tempo di elaborazione e molteplici riletture per penetrare nei suoi strati meno accessibili. Pur non avendo le idee chiarissime, sospetto che il cuore del libro sia nel rapporto tra realtà e descrizioni del reale (tramite il linguaggio, ma soprattutto tramite il formalismo matematico)
- Non lo consiglio a chi cerca il conforto di una trama. Non la troverete, non c'è. Gli abbozzi di "plot" (addirittura di racconto thriller) sono messi lì in bella mostra nelle pagine iniziali solo per essere gettati via con il prosieguo del libro, che va avanti piuttosto per associazioni (a un certo punto di parla delle vicende private di Rosemary Kennedy e scatta una lunga digressione sull'omicidio di JFK... Anche se ora, scrivendo, mi sembra che anche lì si vada a parare sulla relazione turbolenta tra padre - fratelli/sorelle...)
- Ci sono alcuni fra i dialoghi e i personaggi migliori di McCarthy: menzione d'onore al mitico "Long" John Sheddan (che a quanto pare esiste o esisteva davvero ed era un grande amico del nostro :asd:) e alla splendida trans Debussy Fields
- Alcune parti mi sono sembrate noiose e poco riuscite (le lunghe sciarade del Kid e dei sodali nelle allucinazioni di Alice)
- La scrittura è come sempre incredibile. Varrebbe la pena fare lo sforzo di affrontare il libro in originale (leggevo un'analisi dell'incipit sul NYT, in cui si notava la precisione lessicale nella scelta di un termine desueto, "stogged", che indica l'azione di conficcare qualcosa nella terra fangosa o innevata)
Se ci ha messo una vita a scrivere sti libri ci sarà un motivo :asd: grande cormac, appena escono in flessibile li recupero :sisi:
Piccolo update. Ieri sera ho cominciato Stella Maris :sisi:
Già nelle primissime pagina si parla profusamente di questo tizio https://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_Grothendieck e di geometrie non euclidee.
Sarà una lettura tranquilla tranquilla immagino :asd:
Piccolo update. Ieri sera ho cominciato Stella Maris :sisi:
Già nelle primissime pagina si parla profusamente di questo tizio https://en.wikipedia.org/wiki/Alexander_Grothendieck e di geometrie non euclidee.
Interessante. Il nome non mi suonava nuovo, sono andato a controllare e in effetti è citato in un capitolo di Quando abbiamo smesso di capire il mondo (https://www.thegamesmachine.it/forum/the-book-machine/463-il-vizio-di-leggere-cosa-state-leggendo-post2902076.html#post2902076). Le cose scritte in quel capitolo sono quasi lovecraftiane, peccato che data la natura del testo non si capisca bene cosa sia vero e cosa no :bua:
A proposito di Stella Maris c'è questo interessante articolo di Nicola Lagioia per chi volesse
https://lucysullacultura.com/alle-domande-si-arriva-col-linguaggio-alle-risposte-con-linconscio-stella-maris-di-cormac-mccarthy/
A proposito di Stella Maris c'è questo interessante articolo di Nicola Lagioia per chi volesse
https://lucysullacultura.com/alle-domande-si-arriva-col-linguaggio-alle-risposte-con-linconscio-stella-maris-di-cormac-mccarthy/
Ok, grazie!
Lagioia aveva scritto anche un interessante articolo dedicato al Passeggero: https://lucysullacultura.com/il-passeggero-di-cormac-mccarthy-e-un-romanzo-destinato-a-restare-a-differenza-di-noi/
Ok, grazie!
Lagioia aveva scritto anche un interessante articolo dedicato al Passeggero: https://lucysullacultura.com/il-passeggero-di-cormac-mccarthy-e-un-romanzo-destinato-a-restare-a-differenza-di-noi/
Grazie, leggerò sicuramente anche questo ;)
Opo guarda
https://www.adelphi.it/libro/9788845938320
Opo guarda
https://www.adelphi.it/libro/9788845938320
Oh, grazie, me lo segno.
Essendo sulla falsariga di Quando abbiamo smesso... immagino ci sarà più invenzione che cronaca :bua: ma non mi spiace il suo modo di scrivere.
(Nota a margine, seguo Adelphi su Facebook ma FB ormai è talmente malfunzionante che non ho visto le segnalazioni di quest'uscita. Bravo Mark, molto utile).
Avete preso il nuovo Bret Easton Ellis, Le schegge?
Per chi è a Torino oggi c'è l'autore presente.
Ho letto Broken Monsters di Lauren Beukes, un bel thriller che nel finale sfocia anche nel fantascientifico ma ci sta.
Un misto tra Tana French e Stephen King ambientato in una Detroit decadente.
Mi è piaciuto molto :sisi:
Ho letto anche Provenance di Ann Leckie, un altra storia ambientata nell'universo di Imperial Radch. Questo purtroppo l'ho trovato davvero deludente, noioso all'inverosimile, non amplia per nulla la lore dell'universo creato dall'autrice e i personaggi sono uno peggio dell'altro. In più ci sono talmente tanti intrighi politici che a metà libro non sapevo più cosa stavo leggendo. Male male.
Ora ho sperato la metà di Perfidia del GOAT Ellroy e mi sento di dire che è il miglior Ellroy di sempre. Oltre alla solita indagine incasinatissima, ai personaggi uno più pazzo dell'altro, alle femme fatale, agli omicidi a sangue freddo, al razzismo ecc, questo Perfidia ha una ambientazione storica fortissima e una vena malinconica che non ha mai avuto nei precedenti libri che mi sta facendo impazzire.
Avete preso il nuovo Bret Easton Ellis, Le schegge?
Per chi è a Torino oggi c'è l'autore presente.Presissimo.
Certo, hai il fottuto Bret Easton Ellis e lo fai presentare da Dà Silva... meh...
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Ho finito Stella Maris di Cormac McCarthy.
Concordo con Lagioia (https://lucysullacultura.com/alle-domande-si-arriva-col-linguaggio-alle-risposte-con-linconscio-stella-maris-di-cormac-mccarthy/) quando scrive che la combo Passeggero + Stella Maris rappresenta un prototipo di letteratura del XXI secolo. Sono due libri ostici e respingenti, ma imho destinati a rimanere.
Se nel Passeggero c'è almeno l'impalcatura di una "trama" (almeno prima che venga fatta a pezzi e gettata via nel corso dell'opera), in Stella Maris ci sono "solo" alcune lunghe conversazioni tra Alicia/Alice e il suo terapista. Dialoghi in cui si parla di tante cose, ma soprattutto di malattia mentale, suicidio, (filosofia della)matematica, inconscio e linguaggio.
In pratica, ci troverete le stesse idee e a volte le stesse espressioni usate in questo saggio scritto da McCarthy nel 2017: https://nautil.us/the-kekul-problem-236574/
(Ps Va detto che le ipotesi di McCarthy sul linguaggio, per quanto affascinanti, sono un po' fantasiose. Qui la risposta di una linguista: https://nautil.us/a-linguist-responds-to-cormac-mccarthy-236622/)
Bonus content. Il parere di un matematico su Stella Maris: https://www.reddit.com/r/cormacmccarthy/comments/ze65v9/stella_maris_whole_book_discussion/
Il tizio dice cose molto interessanti sulla struttura dei due romanzi, che vi lascio il piacere di scoprire da soli. Vi riporto invece la conclusione:
"McCarthy gets something really right about the strangeness of mathematical knowledge and our relationship to it. I think these books have noticed something which is very difficult to perceive and I think in some ways the reception will probably suffer for that. He's writing about a world few people are part of and few people care about."
Per fortuna che ci siamo noi di TBM :snob:
Le cose scritte in quel capitolo sono quasi lovecraftiane, peccato che data la natura del testo non si capisca bene cosa sia vero e cosa no :bua:
E qui facciamo il giro, perché anche tante suggestioni in Stella Maris, i sogni di Alice in particolare, virano in una direzione molto lovecraftiana :asd:
Ho finito Stella Maris di Cormac McCarthy.
Concordo con Lagioia (https://lucysullacultura.com/alle-domande-si-arriva-col-linguaggio-alle-risposte-con-linconscio-stella-maris-di-cormac-mccarthy/) quando scrive che la combo Passeggero + Stella Maris rappresenta un prototipo di letteratura del XXI secolo. Sono due libri ostici e respingenti, ma imho destinati a rimanere.
Se nel Passeggero c'è almeno l'impalcatura di una "trama" (almeno prima che venga fatta a pezzi e gettata via nel corso dell'opera), in Stella Maris ci sono "solo" alcune lunghe conversazioni tra Alicia/Alice e il suo terapista. Dialoghi in cui si parla di tante cose, ma soprattutto di malattia mentale, suicidio, (filosofia della)matematica, inconscio e linguaggio.
In pratica, ci troverete le stesse idee e a volte le stesse espressioni usate in questo saggio scritto da McCarthy nel 2017: https://nautil.us/the-kekul-problem-236574/
(Ps Va detto che le ipotesi di McCarthy sul linguaggio, per quanto affascinanti, sono un po' fantasiose. Qui la risposta di una linguista: https://nautil.us/a-linguist-responds-to-cormac-mccarthy-236622/)
Bonus content. Il parere di un matematico su Stella Maris: https://www.reddit.com/r/cormacmccarthy/comments/ze65v9/stella_maris_whole_book_discussion/
Il tizio dice cose molto interessanti sulla struttura dei due romanzi, che vi lascio il piacere di scoprire da soli. Vi riporto invece la conclusione:
"McCarthy gets something really right about the strangeness of mathematical knowledge and our relationship to it. I think these books have noticed something which is very difficult to perceive and I think in some ways the reception will probably suffer for that. He's writing about a world few people are part of and few people care about."
Per fortuna che ci siamo noi di TBM :snob:
I vaneggiamenti di un pazzo che scrive dei vaneggiamenti di una pazza relativi ad argomenti che annoiano perfino il suo terapista.
Prototipo di letteratura del XXI secolo.
Come diceva Boe, "è PoMo! Post-Moderno! Ok strano per essere strano!"
Avvocato, se ancora non l'ha notato, viviamo in tempi strani e la letteratura non può che essere strana :asd:
Ah sì, senz'altro. E' l'era del capovolgimento.
A proposito di cose strane e molto belle... Ho letto L'ultima cosa bella sulla faccia della terra di Michael Bible.
Una volta preso in mano il libro non si riesce a lasciarlo fino alle fine. Ma sono appena 130 pagine, si legge in una sera. Consigliatissimo :sisi:
E qui facciamo il giro, perché anche tante suggestioni in Stella Maris, i sogni di Alice in particolare, virano in una direzione molto lovecraftiana :asd:
Full circle. Non male :asd:
Come diceva Boe, "è PoMo! Post-Moderno! Ok strano per essere strano!"
E non c'è nulla di male in questo :sisi:
A proposito di cose strane e molto belle... Ho letto L'ultima cosa bella sulla faccia della terra di Michael Bible.
Una volta preso in mano il libro non si riesce a lasciarlo fino alle fine. Ma sono appena 130 pagine, si legge in una sera. Consigliatissimo :sisi:
130 pagine, 16€
Siamo alla follia
Più che altro converrebbe (per il portafogli) leggere in originale, ma non ho sempre le risorse di tempo e cognitive per farlo :asd:
I libri costano.
Eh, un po' troppo :asd: negli ultimi anni c'è stato un aumento incredibile (come un po' tutto)
Ataru Moroboshi
27-10-23, 07:26
Io ho iniziato a leggere in inglese anche per questo, non posso andare avanti a colpi da 20/25 euro a libro.
A proposito, ho finito da poco Station Eleven di Emily St John Mandel, un post apocalittico molto particolare, che si focalizza più sulle emozioni e sui rapporti umani piuttosto che sulle avventure in un mondo devastato. È molto riflessivo e non banale, penso che sia una delle mie migliori letture dell'anno.
Segnalo anche The only one left di Riley Sager, thriller in cui la narrazione si sposta continuamente tra il 1929, anno in cui la famiglia più ricca di una cittadina viene brutalmente massacrata, salvo la figlia maggiore che tutti ritengono responsabile, e il 1983, quando la protagonista diventa la caregiver della presunta assassina, ormai anziana e quasi completamente paralizzata. Anche questo mi è piaciuto molto, forse verso il finale l'autore eccede con i colpi di scena, ma è stata una bella lettura. Poi l'ebook sta a 1 euro, ne vale decisamente la pena.
A proposito di cose strane e molto belle... Ho letto L'ultima cosa bella sulla faccia della terra di Michael Bible.
Una volta preso in mano il libro non si riesce a lasciarlo fino alle fine. Ma sono appena 130 pagine, si legge in una sera. Consigliatissimo :sisi:
Io ho iniziato a leggere in inglese anche per questo, non posso andare avanti a colpi da 20/25 euro a libro.
A proposito, ho finito da poco Station Eleven di Emily St John Mandel, un post apocalittico molto particolare, che si focalizza più sulle emozioni e sui rapporti umani piuttosto che sulle avventure in un mondo devastato. È molto riflessivo e non banale, penso che sia una delle mie migliori letture dell'anno.
Segnalo anche The only one left di Riley Sager, thriller in cui la narrazione si sposta continuamente tra il 1929, anno in cui la famiglia più ricca di una cittadina viene brutalmente massacrata, salvo la figlia maggiore che tutti ritengono responsabile, e il 1983, quando la protagonista diventa la caregiver della presunta assassina, ormai anziana e quasi completamente paralizzata. Anche questo mi è piaciuto molto, forse verso il finale l'autore eccede con i colpi di scena, ma è stata una bella lettura. Poi l'ebook sta a 1 euro, ne vale decisamente la pena.
Mi sa che me li avete mezzi venduti tutti e 3. :pippotto:
Più che altro converrebbe (per il portafogli) leggere in originale, ma non ho sempre le risorse di tempo e cognitive per farlo :asd:
Idem per me. :chebotta:
Station Eleven di Emily St. John Mandel.
Post apocalittico che non ha niente di post apocalittico. Si, c'è la pandemia e lo sterminio della razza umana, ma il libro sostanzialmente racconta la vita dei sopravvissuti prima dell'apocalisse e, in misura minore, dopo. Carino l'intento dell'autrice di rendere un post apocalittico più "narrativo" del solito, peccato che la vicenda mi abbia annoiato dopo un inizio interessante. Non sono entrato in sintonia con i personaggi e la vicenda narrata attraverso flashback l'ho trovata più caotica che altro. Sicuramente ha influito il fatto di disporre di poco tempo alla sera per leggere, ma tant'è. Prima lettura in inglese discreta e poco più.
Station Eleven l'ho letto pure io in inglese recentemente.
Beh io spendo per i libri che non leggo e risparmio aliunde. :asd:
Mi sa che me li avete mezzi venduti tutti e 3. :pippotto:
E allora provo a vendertelo (L'ultima cosa bella sulla faccia della terra) per intero con l'incipit:
"Eravamo innocenti. Convinti di essere speciali. Sbronzi tutti i weekend al centro commerciale. Il mondo era nelle nostre mani. Non ci importava del tempo. L'amore era una cosa scontata. La morte aveva paura di noi. Adesso abbiamo il grigio nella barba. Il cielo è un livido viola. Il centro commerciale è morto. Siamo i vecchi che avevamo giurato di non diventare mai."
:sisi:
E allora provo a vendertelo (L'ultima cosa bella sulla faccia della terra) per intero con l'incipit:
"Eravamo innocenti. Convinti di essere speciali. Sbronzi tutti i weekend al centro commerciale. Il mondo era nelle nostre mani. Non ci importava del tempo. L'amore era una cosa scontata. La morte aveva paura di noi. Adesso abbiamo il grigio nella barba. Il cielo è un livido viola. Il centro commerciale è morto. Siamo i vecchi che avevamo giurato di non diventare mai."
:sisi:
Ellroy ha fatto scuola :asd:
Guardian80
27-10-23, 18:39
Io per i prezzi (e lo spazio in casa :bua:) ormai leggo quasi esclusivamente sul Kindle. Ok, ora potete menarmi
Drake Ramoray
27-10-23, 20:17
io vado principalmente di usato e di occasionali sconti/reminders
le biblioteche rimangono un 'ottima soluzione per risparmiare
Vinted è tanta roba per i libri, anche.
Guardian80
28-10-23, 14:00
Vinted è tanta roba per i libri, anche.
Non l'avevo mai preso in considerazione. Ci butto un occhio, grazie.
E allora provo a vendertelo (L'ultima cosa bella sulla faccia della terra) per intero con l'incipit:
"Eravamo innocenti. Convinti di essere speciali. Sbronzi tutti i weekend al centro commerciale. Il mondo era nelle nostre mani. Non ci importava del tempo. L'amore era una cosa scontata. La morte aveva paura di noi. Adesso abbiamo il grigio nella barba. Il cielo è un livido viola. Il centro commerciale è morto. Siamo i vecchi che avevamo giurato di non diventare mai."
:sisi:
Operazione riuscita. :sbav:
Io per i prezzi (e lo spazio in casa :bua:) ormai leggo quasi esclusivamente sul Kindle. Ok, ora potete menarmi
Io per i prezzi ormai leggo quasi esclusivamente sul Kindle ebook scaricati coff coff e compro solo quello che mi è piaciuto da matti o edizioni particolarmente curate. Ok, ora potete menarmi
E allora provo a vendertelo (L'ultima cosa bella sulla faccia della terra) per intero con l'incipit:
"Eravamo innocenti. Convinti di essere speciali. Sbronzi tutti i weekend al centro commerciale. Il mondo era nelle nostre mani. Non ci importava del tempo. L'amore era una cosa scontata. La morte aveva paura di noi. Adesso abbiamo il grigio nella barba. Il cielo è un livido viola. Il centro commerciale è morto. Siamo i vecchi che avevamo giurato di non diventare mai."
:sisi:
azzz, mi ha quasi convinto pure a me :sbav:
come scrivere un incipit di successo :asd:
Operazione riuscita. :sbav:
azzz, mi ha quasi convinto pure a me :sbav:
come scrivere un incipit di successo :asd:
:asd:
E questo è niente, vedrete (anzi, leggerete) il resto :sisi:
Guardian80
30-10-23, 13:04
Io per i prezzi ormai leggo quasi esclusivamente sul Kindle ebook scaricati coff coff e compro solo quello che mi è piaciuto da matti o edizioni particolarmente curate. Ok, ora potete menarmi:asd: alla fine tra offerte varie e classici perennemente a prezzo basso, si riesce a spendere poco anche senza coffare :asd:
Poi però rosico perché quelli che mi sono piaciuti li vorrei avere cartacei da mettere in libreria. Però così spenderei 2 volte. Però sto esaurendo lo spazio tra libri e fumetti. Però però però
chiedo consiglio, un buon romanzo con ambientazione western?
basandomi su recensioni specializzate e non starei puntando
la trilogia della frontiera
meridiano di sangue
butcher's crossing
... li ritenete validi? altri titoli da tenere in considerazione?
- - - Aggiornato - - -
Io per i prezzi (e lo spazio in casa :bua:) ormai leggo quasi esclusivamente sul Kindle.
idem, il lettore retroilluminato (Kobo Nia nel mio caso) è stato l'acquisto del secolo, quest'anno ho letto più di venti titoli, mai successo in via mia :asd:
Io il McCarthy western l'ho trovato noioso.
Credo che qui verranno a consigliarti Lonesome Dove.
chiedo consiglio, un buon romanzo con ambientazione western?
basandomi su recensioni specializzate e non starei puntando
la trilogia della frontiera
meridiano di sangue
butcher's crossing
... li ritenete validi? altri titoli da tenere in considerazione?
- - - Aggiornato - - -
idem, il lettore retroilluminato (Kobo Nia nel mio caso) è stato l'acquisto del secolo, quest'anno ho letto più di venti titoli, mai successo in via mia :asd:
Come dice zhuge Lonesome Dove è stupendo, devi leggerlo. Aggiungo Revenant (si, quello del film con DiCaprio e l'orso).
aver visto il film rovina il libro?
chiedo consiglio, un buon romanzo con ambientazione western?
basandomi su recensioni specializzate e non starei puntando
la trilogia della frontiera
meridiano di sangue
butcher's crossing
... li ritenete validi? altri titoli da tenere in considerazione?
- - - Aggiornato - - -
idem, il lettore retroilluminato (Kobo Nia nel mio caso) è stato l'acquisto del secolo, quest'anno ho letto più di venti titoli, mai successo in via mia :asd:
Lonesome Dove e Butcher's Crossing forse sono i migliori che abbia letto.
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Ataru Moroboshi
11-11-23, 20:44
Mi unisco al coro per Lonesome Dove e aggiungo Paradise sky di Joe Lansdale, per me è uno dei suoi romanzi migliori.
aver visto il film rovina il libro?
Sono passati anni e non ricordo con precisione se il film ricalca fedelmente il libro (credo di sì). Ti consiglio comunque di leggerlo perché l'ambientazione e i personaggi sono spettacolari.
benissimo, grazie a tutti. quattro titoli per ora sono più che sufficienti :asd:
chiedo consiglio, un buon romanzo con ambientazione western?
basandomi su recensioni specializzate e non starei puntando
la trilogia della frontiera
meridiano di sangue
butcher's crossing
... li ritenete validi? altri titoli da tenere in considerazione?
- - - Aggiornato - - -
idem, il lettore retroilluminato (Kobo Nia nel mio caso) è stato l'acquisto del secolo, quest'anno ho letto più di venti titoli, mai successo in via mia :asd:
Beh, Meridiano di sangue è un libro eccezionale e indispensabile. Non è però un western, nel senso "classico" del termine...
La trilogia della frontiera è più accessibile e credo più vicina alle atmosfere che stai cercando :sisi:
grazie, reintegro la trilogia in wishlist
Guardian80
13-11-23, 12:00
chiedo consiglio, un buon romanzo con ambientazione western?
basandomi su recensioni specializzate e non starei puntando
la trilogia della frontiera
meridiano di sangue
butcher's crossing
... li ritenete validi? altri titoli da tenere in considerazione?
- - - Aggiornato - - -
idem, il lettore retroilluminato (Kobo Nia nel mio caso) è stato l'acquisto del secolo, quest'anno ho letto più di venti titoli, mai successo in via mia :asd:
Da non appassionato di western, aggiungo anche io il bellissimo Lonesome Dove. Tra quelli che hai citato mi è piaciuto molto meridiano di sangue. ça trilogia della frontiera bella ma non ci vivrei :asd: nel senso che in generale mi è piaciuta ma devi essere nel mood giusto secondo me, altrimenti rischi di annoiarti. Io ho apprezzato particolarmente il primo.
Ataru Moroboshi
15-11-23, 17:43
Ho finito Secrets typed in blood di Stephen Spotswood, terzo capitolo della serie iniziata con La fortuna aiuta il morto. Come i precedenti, anche questo non inventa nulla di nuovo ma quello che fa, lo fa molto bene: indagini complesse, personaggi accattivanti e ben tratteggiati, dalle protagoniste fino all'ultimo dei comprimari, un po' di umorismo mai fuori luogo. Insomma prenderò anche il seguito in uscita tra meno di un mese.
Ora sto leggendo Shogun di James Clavell. Sono neanche a un terzo (300 pagine :bua:), ma mi sbilancio: è un capolavoro. Seguirò con interesse la serie tv di Disney+ appena sarà disponibile.
Ho finito Secrets typed in blood di Stephen Spotswood, terzo capitolo della serie iniziata con La fortuna aiuta il morto. Come i precedenti, anche questo non inventa nulla di nuovo ma quello che fa, lo fa molto bene: indagini complesse, personaggi accattivanti e ben tratteggiati, dalle protagoniste fino all'ultimo dei comprimari, un po' di umorismo mai fuori luogo. Insomma prenderò anche il seguito in uscita tra meno di un mese.
Ora sto leggendo Shogun di James Clavell. Sono neanche a un terzo (300 pagine :bua:), ma mi sbilancio: è un capolavoro. Seguirò con interesse la serie tv di Disney+ appena sarà disponibile.
Spotswood sto ancora aspettando traducano il secondo 😭 shogun ovviamente è un 5/5
Sto finendo "Cose preziose", di King. Purtroppo l'ho ripreso in mano recentemente dopo troppo tempo che l'avevo iniziato, e non ricordo metà dei nomi che vengono citati :bua: King infarcisce di troppi personaggi i romanzi... almeno potrebbero mettere l'elenco dei nomi e relative, brevi, descrizioni come trovavo nei romanzi di Clancy :bua:
Ho letto Nella Polvere di Osborne. Bello, un misto tra The White Lotus e Animali Notturni ambientato in Marocco. E' il secondo libro di Osborne che leggo e mi è piaciuto di più rispetto a Cacciatori nel buio, comunque entrambi validi. Leggerò altro di questo autore :sisi:
Necrotemus
22-11-23, 12:12
Riappaio giusto per suggerire "The Places in Between" di Rory Stewart.
Diario autobiografico del cammino che ha fatto in in inverno in Afganisthan, subito dopo l'occupazione US/UK, seguendo le orme del primo imperatore indiano.
Belle le descrizioni, soprattutto delle varie etnie che ha incontrato, oltre ad essere interessanti le osservazioni sui programmi umanitari post guerra.
Era qui che si parlava dell'ultimo di Bret Easton Ellis? Chiedo a voi con cosa consiglieresti cominciare. Perché così a scatola chiusa mi attrae Lunar Park ma non credo nemmeno sia tra i suoi migliori
Io andrei alle origini a Meno di zero, che ha le stesse atmosfere de Le schegge. Comunque, come scegli scegli, a me personalmente sembrano tutti molto belli.
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Io andrei alle origini a Meno di zero, che ha le stesse atmosfere de Le schegge. Comunque, come scegli scegli, a me personalmente sembrano tutti molto belli.
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Grazie
Ragazzi James Patterson com'è? Non ho mai letto un suo libro, vedo che è sul genere crime, può essere paragonabile a Connelly?
Slow Horses - Mick Herron
Ho visto la prima stagione e letto il libro praticamente in contemporanea, mi sono piaciuti entrambi ma come si dice in questi casi "il libro è meglio".
E poi adoro lo humor inglese :sisi:
Letti tutti, confermo.
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Io ultimamente sto leggendo Il silenzio e l'abisso di Pietro Citati, ma è troppo oltre il mio livello e sto facendo una fatica terribile :bua: quindi sto alternando con L'assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie (fa parte della serie con Poirot). Non avevo letto mai nulla della Christie, sono a metà e mi sta piuttosto prendendo.
Ho ordinato Tomorrow and tomorrow and tomorrow , di cui mi pare Bado ha parlato bene, e Conquest di Nina Allan, che dalla sinossi mi è parso subito molto interessante (l'ho scoperto grazie alle classifiche di fine anno del Guardian).
Sto poi aspettando con ansia il paperback del saggio Determined. Life without free will di Robert Sapolsky. Spero sia disponibile tra pochi mesi :sisi:
Nel frattempo continuo, sempre molto lentamente ahimè, La montagna incantata di Thomas Mann.
Io ho ripreso e finito a distanza di mesi Parole di Luce di Sanderson, secondo della saga della Folgoluce. Ho un rapporto altalenante con questa saga, non mi sono ancora innamorato come con mistborn.
Ora ho iniziato Wool, primo della trilogia del Silo. Rispetto a Sanderson si legge velocissimamente e mi sta piacendo :sisi:
quindi sto alternando con L'assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie (fa parte della serie con Poirot). Non avevo letto mai nulla della Christie, sono a metà e mi sta piuttosto prendendo.
Finito stamattina, mi è piaciuto molto. Classico giallo, ben scritto e con qualche bella trovata che cent'anni fa (eh sì, 'sto libro approccia il secolo) doveva essere piuttosto geniale. Consigliato.
Finito stamattina, mi è piaciuto molto. Classico giallo, ben scritto e con qualche bella trovata che cent'anni fa doveva essere piuttosto geniale. Consigliato.
Assolutamente, è una pietra miliare del giallo inglese e il migliore esempio di omicidio in stanza chiusa.
Ataru Moroboshi
10-12-23, 12:07
Ora ho iniziato Wool, primo della trilogia del Silo. Rispetto a Sanderson si legge velocissimamente e mi sta piacendo :sisi:
L'ho comprato ieri (ho preso tutta la trilogia a scatola chiusa, visto che a Più libri più liberi Fanucci faceva il 3x2 su tutto il catalogo, compresi i titoli appena usciti), ma lo inizierò a gennaio.
Ora sto leggendo La principessa sposa di William Goldman, da cui hanno tratto il film La storia fantastica (quello di "Hola, mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre, preparate a morir", per chi è abbastanza vecchio da ricordarlo).
Sono ancora a un terzo ma mi sta piacendo molto, se continua così potrebbe essere una delle letture più belle dell'anno.
Ho ordinato Tomorrow and tomorrow and tomorrow , di cui mi pare Bado ha parlato bene
:snob:
Finito stamattina, mi è piaciuto molto. Classico giallo, ben scritto e con qualche bella trovata che cent'anni fa (eh sì, 'sto libro approccia il secolo) doveva essere piuttosto geniale. Consigliato.
Da ragazzino ho letto l'opera omnia di Agatha Christie e mi è piaciuta un botto.
Non so se adesso (più adulto e con una esperienza di meccanismi gialli molto maggiore) la apprezzerei ugualmente, ma se quello ti è piaciuto ti consiglierei di leggere anche tutto il resto.
Ora sto leggendo La principessa sposa di William Goldman, da cui hanno tratto il film La storia fantastica (quello di "Hola, mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre, preparate a morir", per chi è abbastanza vecchio da ricordarlo).
Sono ancora a un terzo ma mi sta piacendo molto, se continua così potrebbe essere una delle letture più belle dell'anno.
Best film evah. :sbav:
Da ragazzino ho letto l'opera omnia di Agatha Christie e mi è piaciuta un botto.
Non so se adesso (più adulto e con una esperienza di meccanismi gialli molto maggiore) la apprezzerei ugualmente, ma se quello ti è piaciuto ti consiglierei di leggere anche tutto il resto.
Non che sia un grande esperto di giallistica, ma direi che almeno quella storia funziona ancora bene anche oggi (sia come trama che come qualità del racconto), e dalle opinioni che si leggono in giro sulla Christie pare che le sue opere siano invecchiate generalmente piuttosto bene. Sicuramente qualcos'altro recupererò in futuro, anche se la coda di roba da leggere è sempre moooooooooolto lunga :bua:
Io di Poirot ne ho letti una ventina, quasi tutti. In generale tutti quelli scritti prima della guerra sono ottimi, quelli dopo la guerra meno perché lei si era rotta le palle ed era l'editore che insisteva.
Si anche io ho apprezzato molto l'assassinio di Roger Ackroyd, anche la prima avventura di Poirot non è niente male.
Mi pare siano considerati i migliori, assieme al classico Assassinio sull'Orient Express e dieci piccoli indiani.
Per me il migliore come trama è La serie infernale, ma sono vari ad essere memorabili; oltre a Roger Ackroyd menziono Aiuto, Poirot, Se morisse mio marito e Delitto in cielo. Ah, anche Carte in tavola.
Grazie dei consigli :sisi:
Nel frattempo io ho iniziato Un bambino nero, libro autobiografico del guineano Camara Laye, come parte del mio ormai antico progetto di leggere almeno un libro per ogni nazione del mondo.
come parte del mio ormai antico progetto di leggere almeno un libro per ogni nazione del mondo.
Bel progetto, ma non ci vivrei. :snob:
Bel progetto, ma non ci vivrei. :snob:
Fai bene, il prezzo è proibitivo :bua:
L'ho comprato ieri (ho preso tutta la trilogia a scatola chiusa, visto che a Più libri più liberi Fanucci faceva il 3x2 su tutto il catalogo, compresi i titoli appena usciti), ma lo inizierò a gennaio.
Ora sto leggendo La principessa sposa di William Goldman, da cui hanno tratto il film La storia fantastica (quello di "Hola, mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre, preparate a morir", per chi è abbastanza vecchio da ricordarlo).
Sono ancora a un terzo ma mi sta piacendo molto, se continua così potrebbe essere una delle letture più belle dell'anno.
Ho mollato Wool a metà, ho perso interesse velocemente ma quello che mi ha più infastidito è lo stile di scrittura davvero troppo basilare, quasi da terza media..
Sono a metà di Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow, anche io convinto da Bado. Mi sta piacendo molto ma non saprei dire perché :bua:
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Qualcuno conosce questo? Sembra molto interessante :uhm:
https://www.adelphi.it/libro/9788845906336
L'ho letto un paio d'anni fa... Non ricordo moltissimo, in tutta onestà, ma è un libro che anticipa (e di parecchio) la letteratura weird degli ultimi anni. Consiglierei di recuperlarlo :sisi:
Dissipatio H.G. non l'ho letto, di Morselli ho letto solo Roma senza Papa di cui ho parlato paggine addietro. Posso dire che è un autore che ha qualcosa da dire (Roma senza Papa è addirittura profetico, per certi versi) e che lo dice bene, come dice Milton vale la pena di scoprirlo.
Qualcuno ha letto questo?
"Il futuro" di Naomi Alderman
https://www.ibs.it/images/9788807035722_0_536_0_75.jpg
Fine del mondo imminente, CEO di multinazionali tech senza scrupoli, survivalisti, AI e algoritmi invasivi...
Ne ho sentito parlare bene.
Sono a metà di Tomorrow and Tomorrow and Tomorrow, anche io convinto da Bado. Mi sta piacendo molto ma non saprei dire perché :bua:
Perchè te l'ho consigliato io e quindi il tuo inconscio ti sta guidando. :snob:
Ma invece l'ultimo uscito di Baricco?
Il western metafisico ( :look: ) "Abel"?
https://maremosso.lafeltrinelli.it/media/m5ynggdr/recensioni_1920x706_abel.jpg?anchor=center&mode=crop&width=1920&height=706&rnd=133438158816730000
Come ho già detto più volte, a parte i primi 4 o 5 libri, tutto quello che ho letto di Baricco recente mi ha fato schifo.
Però periodicamente ci ricasco, e di questo ho sentito parlare bene (il problema che chi ne parlava bene era Baricco stesso :facepalm: ).
Qualcuno lo lesse?
WhiteMason
19-12-23, 18:15
Slow Horses - Mick Herron
Ho visto la prima stagione e letto il libro praticamente in contemporanea, mi sono piaciuti entrambi ma come si dice in questi casi "il libro è meglio".
E poi adoro lo humor inglese :sisi:
Cominciato anch'io Slow Horses, proprio per averne letto qui... :sisi:
Devo dire che parte molto bene, si lascia leggere e spinge a continuare, anche se le dinamiche che hanno portato i personaggi ad essere declassati e "pensionati" talvolta mi sembrano un po' deboli, e mi appare forse un po' eccessiva anche la depressione in cui finiscono, mmh. Certo utile ai fini della storia e della creazione dell'ambientazione ma mi ha portato a chiedermi se nella realtà è davvero così? C'è qualche info?
:pippotto:
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Complice un lungo viaggio in treno ho letto The duel (in it. I duellanti) di Joseph Conrad.
Sono molto, molto curioso di vedere il film di R. Scott del 1977 a questo punto :sisi:
Necrotemus
22-12-23, 09:51
Complice un lungo viaggio in treno ho letto The duel (in it. I duellanti) di Joseph Conrad.
Sono molto, molto curioso di vedere il film di R. Scott del 1977 a questo punto :sisi:
Film bellissimo
Finito Tomorrow and tomorrow and tomorrow. Uno dei libri più belli del 2023, grazie per il suggerimento.
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Qualcuno di voi ha letto "Ferrovie del Messico" ? Pareri?
Qualcuno di voi ha letto "Ferrovie del Messico" ? Pareri?
Ne ho letto panegirici un po' ovunque, ma la mole del libro (e il backlog sconfinato, librario, nonché cinematografico e ludico) mi ha sconsigliato dal procedere :bua:
Non mi ero accorto della mole :bua: Mi sa che rimando piu avanti
Ho ricontrollato per sicurezza: 824 p. :bua:
Qualcuno di voi ha letto "Ferrovie del Messico" ? Pareri?
L'ha letto il mio collega, io l'ho solo comprato. Bel libro, divertente, non il capolavoro che si pensi.
Sto leggendo Paradiso di José Lezama Lima. Qualcuno di voi l'ha già affrontato? In caso, diventa comprensibile prima o poi oppure no?
Ho riletto il primo libro di Mistborn e confermo che è un fantasy stupendo, a mio modo di vedere nettamente superiore per divertimento, idee e godibilità alla Folgoluce.
Poi ho iniziato nuovamente Dio di illusioni di Donna tartt, questa volta in inglese. E anche qui confermo l'impressione avuta alla prima lettura: non ho superato il 30% :asd:
Per riprendermi dalla noia mortale ho iniziato Frammenti della Terra e mi sta piacendo, anche se lo trovo fin troppo veloce per i miei gusti. Ha delle vibes da Mass Effect per cui va benissimo così.
Buon anno!
Finito Tomorrow and tomorrow and tomorrow. Uno dei libri più belli del 2023, grazie per il suggerimento.
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:rullezza:
Poi ho iniziato nuovamente Dio di illusioni di Donna tartt, questa volta in inglese. E anche qui confermo l'impressione avuta alla prima lettura: non ho superato il 30% :asd:
Ce l'ho anch'io in wishlist, dici che lo devo togliere? :pippotto:
:rullezza:
Ce l'ho anch'io in wishlist, dici che lo devo togliere? :pippotto:
Ti direi di no, provalo che tanto non costa molto. Di solito mi piacciono i libri lenti, ma questo proprio non riesco a farmelo andare giù :asd:
Il Rifugio, Tana French
Giallo/Thriller che mi è piaciuto molto, nonostante in alcuni punti sia a volte un po' troppo prolisso.
Il contesto, la brutalità e tutte le zone grigie di una tragedia familiare simile sono rese molto bene.
Clandestino, James Ellroy
Uno dei primissimi noir di Ellroy, che non avrà il blasone di altri suoi capolavori, ma non per questo è meno magnetico.
Buono l'intreccio della storia e i personaggi, dove tra gli altri fa l'esordio quel bastardaccio di Dudley Smith.
Confermo, piaciuto entrambi anche a me. Di Tana French ti consiglio anche la serie TV uscita qualche anno fa.
Ataru Moroboshi
15-01-24, 10:01
Wool, primo capitolo della Trilogia del Silo di Hugh Howey.
Mi sembra uno di quei romanzi in cui la bontà dell'idea supera il talento dello scrittore che l'ha avuta. Sarà che il grande mistero che viene rivelato solo nella seconda metà della storia io l'avevo capito a pagina 6, saranno i comprimari appena abbozzati, un villain che non incuterebbe timore neanche a mio nipote di 12 anni e alcuni comportamenti che definire illogici è un eufemismo, ma nonostante io abbia un debole per le distopie non posso dire di essermi appassionato alla storia. La seconda parte è sicuramente migliore della prima e gli fa strappare la sufficienza, ma del "nuovo capolavoro della fantascienza" di cui ho tanto sentito parlare, non ho trovato traccia.
Un salmo per il robot di Becky Chambers.
Romanzo breve di 150 pagine scarse, decisamente particolare. Lo definirei intimista, ottimista e rilassante. Sostanzialmente seguiamo un monaco del the nel suo viaggio alla ricerca di qualcosa che dia un senso alla sua vita, in un futuro remotissimo, secoli dopo che i robot hanno inspiegabilmente preso coscienza per poi abbandonare pacificamente l'umanità. Umanità che, invece di mandare tutto in vacca come al solito, è riuscita a trasformare il mondo in una vera utopia.
Non ci sono azione né antagonisti, ma molte riflessioni sulle sfumature dell'animo umano.
Se a qualcuno interessa è in edicola con Urania solo per questo mese.
Anche io ho trovato Wool veramente pessimo
Adoro sia quando mi date nuovi spunti di lettura, sia quando fate il lavoro sporco e mi fate depennare elementi della mia wishlist che mi avrebbero mangiato tempo utile a leggere cose belle. :snob:
Drake Ramoray
15-01-24, 16:18
Concordo sul fatto che l’idea di solo superi la realizzazione ma come per la maggior parte dei distopici / post apocalittici
Magari sbaglio a classificarlo come young adult ma considerandolo tale l ho giudicato pure leggibile
Super trascurabile , un minimo di curiosità per vedere come prosegua mi è rimasta ma devo ancora leggere i seguiti
Iniziato Ferrovie del Messico, per ora lettura piuttosto scorrevole e divertente. Vediamo dove va a parare.
Drake Ramoray
15-01-24, 17:45
L’ho sentito definire postmoderno italiano e devo dire mi ha incuriosito , nonostante le criticità che gli han trovato
Iniziato Ferrovie del Messico, per ora lettura piuttosto scorrevole e divertente. Vediamo dove va a parare.
Molto probabilmente da nessuna parte, come le ferrovie.
Adoro sia quando mi date nuovi spunti di lettura, sia quando fate il lavoro sporco e mi fate depennare elementi della mia wishlist che mi avrebbero mangiato tempo utile a leggere cose belle. :snob:
this anche per me :snob:
vi avverto che a breve comincerò Lonesome Dove, ho aspettative altissime (nate qui dentro)
Sto leggendo Divertirsi da morire di Neil Postman. È un agile saggio sulla tv, scritto da un sociologo americano e pubblicato nel 1985... Libro che, in controluce, anticipa moltissimo sui social network di oggi. Lettura amara, ma assai consigliata :sisi:
L'ho letto anni fa, non male ma non mi aveva convinto fino in fondo - però non saprei ricordare perché.
(Mi sembra di ricordare una sorta di altezzosità che faceva capolino qui e là, che forse me l'avrà reso antipatico a prescindere :asd: )
this anche per me :snob:
vi avverto che a breve comincerò Lonesome Dove, ho aspettative altissime (nate qui dentro)
Se non ti dovesse piacere sappi che il problema sei tu
vi avverto che a breve comincerò Lonesome Dove, ho aspettative altissime (nate qui dentro)
Ti devi essere confuso, qui l'abbiamo stroncato tutti.
Fa schifo, è un libretto insulso.
Iniziato Guida Galattica Per Autostoppisti, ciclo completo.
vediamo quanto resisto...
:rullezza:
Ce l'ho anch'io in wishlist, dici che lo devo togliere? :pippotto:
Io l'ho letto e secondo me non e' niente di che.
Prima di buttarmi due mesi a leggere 800 pagine di Lonesome Dove ho iniziato La notte che bruciammo Chrome di Gibson, visto che sto giocando a CP2077 mi sembrava una lettura appropriata. Per ora decisamente meglio dell'incomprensibile (almeno per me, ma lo rileggerò) Neuromante
nicolas senada
22-01-24, 14:30
Prima di buttarmi due mesi a leggere 800 pagine di Lonesome Dove ho iniziato La notte che bruciammo Chrome di Gibson, visto che sto giocando a CP2077 mi sembrava una lettura appropriata. Per ora decisamente meglio dell'incomprensibile (almeno per me, ma lo rileggerò) Neuromante
Letto mille anni fa, zero ricordi ovviamente :bua: anche se immagino me ne ricorderei, se mi avesse fatto schifo :teach:
idem per Neuromante; su quello aggiungo che non lo ricordo così incomprensibile, fermo restando che la sensazione che ti da Gibson è che, parafransando i Simpson, scrive in quel modo strano "per essere strano" :asd:
Neuromante uno dei pochi libri che ho droppato, forse ero troppo giovane.
Neuromante uno dei pochi libri che ho droppato, forse ero troppo giovane.
this :sisi: è per questo che lo vorrei rileggere
in ogni caso, anche Jhonny Mnemonico ha dei passaggi un po' :pippotto: vorrei capire se sono io o che
"Ho un amico che si chiama Jones. Credo che dovresti conoscerlo. Però è drogato. Dovremo portargli un po' di roba."
"Drogato?"
"E' un delfino."
Era più di un delfino, ma dal punto di vista di un altro delfino forse poteva sembrare meno. [...] Era un residuato dell'ultima guerra. Un cyborg."
Poi sto delfino che non è un delfino si mette a parlare in maniera incomprensibile e nuota in una vasca. A un certo punto il protagonista dice
provai una strana sensazione di panico, sapendo che non era un pesce e che poteva affogare.
Ma quindi che minchia sarebbe? :pippotto:
se lo potessi chiedere a Gibson mi risponderebbe "e sticazzi?" :asd:
Posto che anche un delfino vero (nel senso di "in carne e ossa") non è un pesce e può affogare, questo sembrerebbe un cyborg-delfino tossicodipendente parlante. :pippotto:
Ma non avendo letto un cazzo, non so di cosa sto parlando. :asd:
nicolas senada
23-01-24, 09:15
Ma quindi che minchia sarebbe? :pippotto:
se lo potessi chiedere a Gibson mi risponderebbe "e sticazzi?" :asd:
esatto :asd:
credo che neanche lui sappia il senso di molte frasi che ha scritto :asd:
Posto che anche un delfino vero (nel senso di "in carne e ossa") non è un pesce e può affogare, questo sembrerebbe un cyborg-delfino tossicodipendente parlante. :pippotto:
Ma non avendo letto un cazzo, non so di cosa sto parlando. :asd:
https://i.gifer.com/MOS6.gif
questo sembrerebbe un cyborg-delfino tossicodipendente parlante. :pippotto:
https://www.youtube.com/watch?v=tMZONL8x8NE
credo che neanche lui sappia il senso di molte frasi che ha scritto :asd:
Direi che è quasi prassi in certi ambienti. Thomas Pynchon disse che non sapeva ricostruire il senso di molte cose che aveva scritto in L'arcobaleno della gravità, da tanto che era fatto all'epoca della stesura :asd:
Ataru Moroboshi
23-01-24, 10:36
Neuromante l'ho finito con enorme fatica, mentre ho mollato a metà il secondo capitolo della Trilogia dello Sprawl, Giù nel cyberspazio, praticamente senza neanche sapere cosa ho letto fino a quel punto.
Se parliamo di autori che scrivono in modo strano, creativo, Gibson avrebbe dovuto prendere lezioni da Andrea G. Pinketts. Ho appena finito Il senso della frase, terza avventura dell'assurdo e straordinario Lazzaro Santandrea. Ecco, per me Pinketts ha il senso della frase, Gibson è solo uno che scrive strano per darsi un tono.
Ora sto leggendo I miei giorni alla libreria Morisaki di Satoshi Yagisawa.
Direi che è quasi prassi in certi ambienti. Thomas Pynchon disse che non sapeva ricostruire il senso di molte cose che aveva scritto in L'arcobaleno della gravità, da tanto che era fatto all'epoca della stesura :asd:
Tizio scrive un libro che nessuno capisce, Caio lo recensisce fingendo di averlo capito, Sempronio lo compra, lo legge, non lo capisce, si crede stupido, si deprime.
Anni dopo Mevio intervista Tizio, gli chiede il senso del capolavoro che ha scritto, osannato dalla critica. Tizio conferma che non sa che cazzo ha scritto e che quel che ha scritto non ha alcun senso. In quel momento, Sempronio è già cadavere.
Una triste storia.
Direi che è quasi prassi in certi ambienti. Thomas Pynchon disse che non sapeva ricostruire il senso di molte cose che aveva scritto in L'arcobaleno della gravità, da tanto che era fatto all'epoca della stesura :asd:
idem per zio Steve con Cujo :sisi:
Tizio scrive un libro che nessuno capisce, Caio lo recensisce fingendo di averlo capito, Sempronio lo compra, lo legge, non lo capisce, si crede stupido, si deprime.
Anni dopo Mevio intervista Tizio, gli chiede il senso del capolavoro che ha scritto, osannato dalla critica. Tizio conferma che non sa che cazzo ha scritto e che quel che ha scritto non ha alcun senso. In quel momento, Sempronio è già cadavere.
Una triste storia.
Se Sempronio non riesce a venire a patti con la consapevolezza della propria stupidità, merita di morire.
Also, bel nome Mevio.
Non ho capito se Mevio ha letto il libro, oppure l'ha comprato solo per metterlo sulla mensola dello studio in bella vista.
Non ho capito se Mevio ha letto il libro, oppure l'ha comprato solo per metterlo sulla mensola dello studio in bella vista.
Mevio è un giornalista, lui scrive, mica legge.
Non ho capito se Mevio ha letto il libro, oppure l'ha comprato solo per metterlo sulla mensola dello studio in bella vista.
Aveva un tavolino che traballava.
Drake Ramoray
24-01-24, 00:36
Io ho cominciato Sayonara gangsters
Finito "Le Schegge", una bella bomba devo dire. Non mi succedeva da tempo di restare così incollato ad un romanzo e di sentirne così tanto la mancanza una volta finito. Primo Ellis inoltre che leggo, ho già "American Psycho" sul comodino ma ho deciso di leggere "Gli Aghi D'Oro" prima
Io avevo iniziato the stand ma ho dovuto interrompere perché sto per diventare papà :asd:
Drake Ramoray
24-01-24, 11:23
American psycho molto bello : per me fu un po’ traumatico all’inizio per l elenco di marche di ogget ti abbigliamento ecc wtf
Però ti prende da subito
Io avevo iniziato the stand ma ho dovuto interrompere perché sto per diventare papà :asd:
Complimenti! :cheers:
Io avevo iniziato the stand ma ho dovuto interrompere perché sto per diventare papà :asd:
congratulazioni :alesisi:
Io avevo iniziato the stand ma ho dovuto interrompere perché sto per diventare papà :asd:
Che libro è Sto per diventare papà?
Ataru Moroboshi
24-01-24, 15:56
Io avevo iniziato the stand ma ho dovuto interrompere perché sto per diventare papà :asd:
Congratulazioni :)
Ho mollato a metà, penso definitivamente, Autorità, seconda parte della Trilogia dell'Area X di Jeff VanderMeer. Una roba semplicemente illeggibile. In quasi 150 pagine non è successo letteralmente niente, solo una serie di riflessioni sconclusionate sul protagonista, uno dei personaggi più piatti e banali che abbia mai visto. E gli altri non sono meglio. I dialoghi, pochi per fortuna, sembrano scritti da uno studente delle medie. Uno di quelli scarsi. Veramente tremendo.
Io avevo iniziato the stand ma ho dovuto interrompere perché sto per diventare papà :asd:
Uh, felicitazioni!
Ma poi non ho capito: hai interrotto The Stand perchè ti mancherà il tempo, oppure perchè non sei nel mood giusto per una storia di estinzione di massa dovuta ad un morbo misterioso che una delle protagoniste incinta non sa se trasmetterà o meno al figlio in grembo? :look:
PS: Ho messo spoiler perchè non mi ricordo a che punto del libro si parla del tema che ho scritto, comunque molto molto presto.
WhiteMason
24-01-24, 17:36
Perché ogni tanto la trilogia di VanderMeer torna in auge...?
È il nome che suscita un interesse intellettuale...? :bua:
Io ne ero stato incuriosito, ma un attimo e senti il profumo della fregatura...
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Che libro è Sto per diventare papà?
uno di quelli che ti cambia la vita per sempre :chebotta:
uno di quelli che ti cambia la vita per sempre :chebotta:
Lo sospettavo. Auguri. :alesisi:
Ho letto Shard of Earths dopo averne sentito parlare bene qui. Confermo tutto, molto bello come sci-fi. Personaggi interessanti, un bel world building, roba interessante e nemmeno troppa plot armor. Consigliato.
Che libro è Sto per diventare papà?
Un bestseller :asd:
Congratulazioni :)
Ho mollato a metà, penso definitivamente, Autorità, seconda parte della Trilogia dell'Area X di Jeff VanderMeer. Una roba semplicemente illeggibile. In quasi 150 pagine non è successo letteralmente niente, solo una serie di riflessioni sconclusionate sul protagonista, uno dei personaggi più piatti e banali che abbia mai visto. E gli altri non sono meglio. I dialoghi, pochi per fortuna, sembrano scritti da uno studente delle medie. Uno di quelli scarsi. Veramente tremendo.
concordo, anch'io ho mollato autorità prima della metà
Ma poi non ho capito: hai interrotto The Stand perchè ti mancherà il tempo, oppure perchè non sei nel mood giusto per una storia di estinzione di massa dovuta ad un morbo misterioso che una delle protagoniste incinta non sa se trasmetterà o meno al figlio in grembo? :look:
PS: Ho messo spoiler perchè non mi ricordo a che punto del libro si parla del tema che ho scritto, comunque molto molto presto.
Diciamo un pò di tutto :asd:
uno di quelli che ti cambia la vita per sempre :chebotta:
Concordo :commosso:
Ho letto Shard of Earths dopo averne sentito parlare bene qui. Confermo tutto, molto bello come sci-fi. Personaggi interessanti, un bel world building, roba interessante e nemmeno troppa plot armor. Consigliato.
A me invece non è piaciuto per nulla, ha ritmo talmente frenetico che mi sono sentito sbalzato per i pianeti senza un attimo di sosta.
Ataru Moroboshi
25-01-24, 07:41
Perché ogni tanto la trilogia di VanderMeer torna in auge...?
È il nome che suscita un interesse intellettuale...? :bua:
Io ne ero stato incuriosito, ma un attimo e senti il profumo della fregatura...
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Io l'ho comprata dopo aver visto il film (a posteriori, posso dire che si è trattato di un classico caso di "abbagliamento da Natalie Portman"). Il primo romanzo, Annientamento, è finito meritatamente tra le peggiori letture dello scorso anno, il secondo, Autorità, riesce ad essere ancora peggiore (e maledetto sia il mio completismo compulsivo che mi ha portato ad iniziarlo). Non escludo che a qualcuno possano piacere, ma fossi in te risparmierei tempo e soldi.
“Bisognerebbe” leggere prima “la notte che bruciammo Chrome” rispetto a “Neuromante”, in quanto il primo libro (che è una raccolta di racconti, per chi non lo sapesse) è una sorta di involontario dizionario per i termini e le situazioni che si ritrovano appunto poi in “Neuromante”.
La roba del delfino. Non ricordo bene, ma la frase è riferita a Jones appena si fa di eroina, o quando affonda in trepidazione perché gli dicono che gliela porteranno.
Orbene, dopo un Jhonny Mnemonic un po' scilabetto (5 pag di racconto un po' meh) sono passato al racconto La notte che bruciammo Chrome
Bè, mi rimangio tutto quello che ho detto, bellissimo :o tenendo presente che è stato scritto nel 19OTTANTADUE :pippotto: Gibson era avanti di un bel po'
ICE, matrice nel cyberspazio, netrunner, simstim... con lo sfondo di una storia d'amore malinconica e struggente :commosso: e finalmente ben comprensibile anche da me :bua:
stasera me lo rileggo :sisi:
bella anche questa intervista a Gibson di qualche anno fa, mi sembra un tipo umile rispetto a quello che ha fatto
https://www.repubblica.it/cultura/2014/08/22/news/william_gibson_una_sala_giochi_e_un_walkman_cos_in ventai_il_cyber_futuro-94271217/
infospazio :asd:
Mi sembra che però non si trovi più il libro :uhm:
Un po' stordito dalla narrativa "confusionaria" del Paradiso di Lezama Lima di cui parlavo qualche tempo fa, l'ho momentaneamente accantonato e ho iniziato Il vecchio della montagna di Betty Bouthoul, biografia (scritta in uno stile più o meno romanzato) del persiano Hasan-i Sabbah, fondatore nel XI secolo dell'ordine degli Assassini.
Le prime 50 pagine sono piacevoli, anche se sono concentrate sulla gioventù del tizio e le parti più interessanti devono ancora iniziare.
Mi sto trascinando L'ombra dello scorpione da giorni...sono a pagina 250, ancora nella fase iniziale del libro, ma fin qui non mi sta proprio piacendo. Datemi motivazioni per proseguire vi prego :asd: ho solo altre mille pagine da leggere...
Mi sto trascinando L'ombra dello scorpione da giorni...sono a pagina 250, ancora nella fase iniziale del libro, ma fin qui non mi sta proprio piacendo. Datemi motivazioni per proseguire vi prego :asd: ho solo altre mille pagine da leggere...Mollalo.
Guardian80
04-02-24, 22:54
Mi sto trascinando L'ombra dello scorpione da giorni...sono a pagina 250, ancora nella fase iniziale del libro, ma fin qui non mi sta proprio piacendo. Datemi motivazioni per proseguire vi prego :asd: ho solo altre mille pagine da leggere...
Io mi ricordo che al tempo mi piacque molto, però avevo anche tipo 16 anni :bua:
Drake Ramoray
04-02-24, 23:13
Per me abbastanza inutile . Non mi ha pesato troppo finirlo ma l’ho trovato proprio inutile
Io ho messo mesi (di lavoro e di poca voglia) per leggere Ninfee nere di Michel Bussi, un libro assai noioso ed insulso presentato come capolavoro della letteratura gialla.
Drake Ramoray
05-02-24, 00:20
Anche io ricordo quel titolo come acclamato
Fu un caso letterario ? Un caso letterario qui sul forum ?
Non so se si sia parlato anche qui. E' comunque un giallo banale dove l'autore imbroglia volutamente le carte e rimane a lungo volutamente sul vago e confuso per coprire la banalità della storia (che se non fosse per un mezzuccio stupido travestito da colpo di genio si intuirebbe tranquillamente a metà), peraltro appiattendo particolarmente i personaggi principali, soprattutto Serenac l'ispettore.
Shogun, di James Clavell.
Mi piace :sisi: ogni tanto mi perdo nella girandola dei nomi :bua: (ben più di ogni tanto... la vecchianza è potente in me), ma è tanta roba.
Shogun, di James Clavell.
Mi piace :sisi: ogni tanto mi perdo nella girandola dei nomi :bua: (ben più di ogni tanto... la vecchianza è potente in me), ma è tanta roba.
Bellissimo :sisi:
Io i libri di Clavell vorrei davvero leggerli. Devo trovare il coraggio.
Io i libri di Clavell vorrei davvero leggerli. Devo trovare il coraggio.
Una volta superato lo scoglio iniziale Shogun diventa scorrevolissimo e appassionante. A breve leggo Tai-Pan :sisi:
Ataru Moroboshi
05-02-24, 15:25
Io ho messo mesi (di lavoro e di poca voglia) per leggere Ninfee nere di Michel Bussi, un libro assai noioso ed insulso presentato come capolavoro della letteratura gialla.
Non so se si sia parlato anche qui. E' comunque un giallo banale dove l'autore imbroglia volutamente le carte e rimane a lungo volutamente sul vago e confuso per coprire la banalità della storia (che se non fosse per un mezzuccio stupido travestito da colpo di genio si intuirebbe tranquillamente a metà), peraltro appiattendo particolarmente i personaggi principali, soprattutto Serenac l'ispettore.
Il "mezzuccio" a me è piaciuto e non me l'aspettavo, ma tolto quello restano i difetti che ho riscontrato nei suoi altri romanzi: personaggi poco credibili che spesso compiono azioni sconclusionate e prive di logica, con il solo scopo di portare avanti la trama. Stando ai tre libri che ho letto, mi sembra un autore un po' sopravvalutato. Restando nell'ambito dei gialli/thriller francesi, i meno noti Franck Thilliez e Olivier Norek mi piacciono di più. Di quest'ultimo sto leggendo Il pesatore di anime e non mi sembra affatto male. Non sono neanche a metà, ma per ora lo promuovo.
Intanto ho finito Il lungo addio di Raymond Chandler. Terzo romanzo con Marlowe che leggo, terzo capolavoro.
Io i libri di Clavell vorrei davvero leggerli. Devo trovare il coraggio.
Io ho tentennato parecchio, intimorito dalle 1100 pagine. Non fare come me e inizia, merita ogni secondo che gli dedichi.
Drake Ramoray
05-02-24, 16:14
Preso una edizione figa di shogun proprio domenica al mercatino
Ne avevo già una ingiallita da qualche parte forse ma amen
La mia è di quelle con copertina flessibile, da baVbone :asd:
Il numero di pagine di un libro non mi ha mai scoraggiato, se non quando sono "troppo" poche (Fredric Brown escluso :asd: ).
Drake Ramoray
05-02-24, 17:07
Sì sì una Bompiani con la copertina morbida e un bel disegno stile giapponese in copertina
Il "mezzuccio" a me è piaciuto e non me l'aspettavo, ma tolto quello restano i difetti che ho riscontrato nei suoi altri romanzi: personaggi poco credibili che spesso compiono azioni sconclusionate e prive di logica, con il solo scopo di portare avanti la trama. Stando ai tre libri che ho letto, mi sembra un autore un po' sopravvalutato. Restando nell'ambito dei gialli/thriller francesi, i meno noti Franck Thilliez e Olivier Norek mi piacciono di più. Di quest'ultimo sto leggendo Il pesatore di anime e non mi sembra affatto male. Non sono neanche a metà, ma per ora lo promuovo.
Intanto ho finito Il lungo addio di Raymond Chandler. Terzo romanzo con Marlowe che leggo, terzo capolavoro.
Io ho tentennato parecchio, intimorito dalle 1100 pagine. Non fare come me e inizia, merita ogni secondo che gli dedichi.
io di Chandler lessi solo Ancora una notte e mi annoiai
io di Chandler lessi solo Ancora una notte e mi annoiai
Non conosco Ancora una notte - dalle recensioni che vedo in giro sembrerebbe non essere tra i Chandler migliori, comunque. Posso dire che a mio avviso Il lungo addio è molto bello e Il grande sonno davvero un gran libro.
Io ho finito Il vecchio della montagna, che non è male; un interessante spaccato di vicende storico-religiose che non sono in genere granché note a queste latitudini (forse qualche particolare qua e là è stato recuperato in Assassin's Creed, ma non avendone giocato nemmeno uno non posso confermare). Voi comunque non leggetelo.
Quello degli Adelphi? Credo di averlo in libreria. Su Hasan Ibn Sabbah devo avere un paio di libri in effetti, oltre ad Alamut. :asd:
- - - Aggiornato - - -
Confermo ce l'ho.
Quello degli Adelphi? Credo di averlo in libreria. Su Hasan Ibn Sabbah devo avere un paio di libri in effetti, oltre ad Alamut. :asd:
Quello, sì. Personaggio simpatico, il vegliardo :asd:
Mi sto trascinando L'ombra dello scorpione da giorni...sono a pagina 250, ancora nella fase iniziale del libro, ma fin qui non mi sta proprio piacendo. Datemi motivazioni per proseguire vi prego :asd: ho solo altre mille pagine da leggere...
A me è piaciuto molto, ma in generale ho imparato che per i libri voluminosi devo darmi certe condizioni favorevoli, altrimenti non me li godo.
Ad esempio li lascio per i periodi in cui ho più tempo per legegre (estate, vacanze di natale, etc.) perchè altrimenti, leggendo solo poche pagine per volta alla sera tardi, perdo il filo e il gusto.
Detto questo, non so cosa consigliarti pechè a me di quel libro è piaciuta più la parte iniziale (il mondo che va a puttane, i protagonisti che iniziano a conoscersi, le incognite della nuova vita post-apocalisse, etc.) che quella finale, quindi vedi tu. :chebotta:
Io ho messo mesi (di lavoro e di poca voglia) per leggere Ninfee nere di Michel Bussi, un libro assai noioso ed insulso presentato come capolavoro della letteratura gialla.
Anche io ricordo quel titolo come acclamato
Fu un caso letterario ? Un caso letterario qui sul forum ?
Un piccolo caso letterario per un libro che io personalmente (come Ataru) ho apprezzato ma senza esagerazioni.
Sicuramente beneficia molto della rivelazione finale (in stile primi film di M.N. Shimalayan o come si scrive) ma non è tutto da buttare.
Io ritengo che Bussi pesti l'acqua nel mortaio per 300 pagine buone e poi risolva la questione con un colpo di scena del tutto telefonato e che dimostra il suo essere scorretto con il lettore.
Io ritengo che Bussi pesti l'acqua nel mortaio per 300 pagine buone
Il pesto di monossido di diidrogeno. :sbav:
Il pesto di monossido di diidrogeno. :sbav:
Roba da ristorante stellato. :snob:
Io sto leggendo "Il quinto giorno" di Frank Schatzing. Un mattonazzo che mi sta prendendo tantissimo. Se non lo avete letto direi consigliatissimo.
"Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie… Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari»... E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Genesi 1, 21-23. 14 gennaio. Huanchaco, costa del Perú. Il povero pescatore Juan Narciso Ucañan non crede ai suoi occhi: dopo lunghe settimane di magra, davanti a lui si stende un enorme banco di pesci. Ma ben presto il terrore cancella la sua felicità: i pesci, muovendosi come un unico essere, prima gli distruggono la rete, poi rovesciano la sua barca e infine si compattano, impedendogli di tornare in superficie. E, prima di morire, Ucañan scorge qualcosa che serpeggia verso di lui... 13 marzo. Costa norvegese. A bordo della nave oceanografica Thorvaldson, il biologo marino Sigur Johanson e Tina Lund, responsabile della Statoil per la scoperta di giacimenti petroliferi, guardano sconcertati il monitor che rimanda le immagini di un robot calato sul fondo del mare: milioni di «vermi» sembrano aver invaso lo zoccolo continentale. Cosa sono? Da dove vengono? E, soprattutto, perché sono così tanti? 5 aprile. Vancouver Island, Canada. Leon Anawak fa da guida ai turisti che vogliono osservare le balene nelle acque della British Columbia. Da qualche tempo, però, gli enormi mammiferi marini non si vedono più, come se si fossero «smarriti» da qualche parte. Poi, improvvisamente, riappaiono e si comportano in modo del tutto anomalo, arrivando addirittura ad attaccare la Barrier Queen, un cargo da sessantamila tonnellate. Ed è proprio sullo scafo di quella nave che Leon scopre una gigantesca colonia di mitili... Tre avvenimenti lontani, un unico tratto comune: il mare. Un mondo brulicante di esseri misteriosi, un universo di cui si conosce a malapena la superficie, un enigma che avvolge i sette decimi del nostro pianeta. Dall'Europa all'America, dal Polo Nord al Giappone, il mondo intero dovrà confrontarsi con questo enigma: scienziati, militari, capi di governo e individui comuni saranno trascinati in un'avventura senza precedenti, verso uno scontro titanico in cui si deciderà se la specie umana può avere ancora un futuro. Perché nessuno può sapere cos'è veramente successo nel quinto giorno della creazione. Fino a ora..."
Io sto leggendo "Il quinto giorno" di Frank Schatzing. Un mattonazzo che mi sta prendendo tantissimo. Se non lo avete letto direi consigliatissimo.
"Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie… Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari»... E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Genesi 1, 21-23. 14 gennaio. Huanchaco, costa del Perú. Il povero pescatore Juan Narciso Ucañan non crede ai suoi occhi: dopo lunghe settimane di magra, davanti a lui si stende un enorme banco di pesci. Ma ben presto il terrore cancella la sua felicità: i pesci, muovendosi come un unico essere, prima gli distruggono la rete, poi rovesciano la sua barca e infine si compattano, impedendogli di tornare in superficie. E, prima di morire, Ucañan scorge qualcosa che serpeggia verso di lui... 13 marzo. Costa norvegese. A bordo della nave oceanografica Thorvaldson, il biologo marino Sigur Johanson e Tina Lund, responsabile della Statoil per la scoperta di giacimenti petroliferi, guardano sconcertati il monitor che rimanda le immagini di un robot calato sul fondo del mare: milioni di «vermi» sembrano aver invaso lo zoccolo continentale. Cosa sono? Da dove vengono? E, soprattutto, perché sono così tanti? 5 aprile. Vancouver Island, Canada. Leon Anawak fa da guida ai turisti che vogliono osservare le balene nelle acque della British Columbia. Da qualche tempo, però, gli enormi mammiferi marini non si vedono più, come se si fossero «smarriti» da qualche parte. Poi, improvvisamente, riappaiono e si comportano in modo del tutto anomalo, arrivando addirittura ad attaccare la Barrier Queen, un cargo da sessantamila tonnellate. Ed è proprio sullo scafo di quella nave che Leon scopre una gigantesca colonia di mitili... Tre avvenimenti lontani, un unico tratto comune: il mare. Un mondo brulicante di esseri misteriosi, un universo di cui si conosce a malapena la superficie, un enigma che avvolge i sette decimi del nostro pianeta. Dall'Europa all'America, dal Polo Nord al Giappone, il mondo intero dovrà confrontarsi con questo enigma: scienziati, militari, capi di governo e individui comuni saranno trascinati in un'avventura senza precedenti, verso uno scontro titanico in cui si deciderà se la specie umana può avere ancora un futuro. Perché nessuno può sapere cos'è veramente successo nel quinto giorno della creazione. Fino a ora..."
C'è l'ho anche io, ho iniziato a leggerlo un paio di volte ma mi sono sempre interrotto dopo qualche centinaio di pagine. È uscita anche la serie TV che non ho visto.
Invece io ho letto Non è un Paese per Vecchi, del buon Cormac. Che dire, capolavoro come il film.
Di Non è un paese per vecchi ho un buon ricordo, non così di Meridiano di sangue.
Beh, se proprio vogliamo, il vero capolavoro tra i due è il secondo. Ma è un libro nettamente più indigesto del primo, scritto praticamente come fosse una sceneggiatura.
Leggevo che Non è un paese per vecchi nasceva proprio come sceneggiatura e poi ne ha fatto un romanzo. Meridiano penso sarà il prossimo che voglio recuperare :sisi:
Ho iniziato Fontamara di Silone.
Io ho iniziato La ricreazione è finita di tale Dario Ferrari.
Io ho iniziato La ricreazione è finita di tale Dario Ferrari.
Ecco, sono quasi a metà e finora devo dire molto bene, prosa scorrevole con sprazzi ironici. Fin qui credo che in particolare Opo e Milton potrebbero apprezzarlo molto.
Pare interessante, me lo segno.
Che cazzo ragazzi.
Come è possibile che lo venga a sapere in giro, per caso, in ritardo?
Ma cosa siamo amici a fare?
https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-straniera/narrativa-di-lingua-inglese/il-cammino-del-morto-larry-mcmurtry-9788806257651/
Ebbene sì.
E' uscito il prequel di "Lonesome dove" con i giovani Gus e Call.
Che cazzo ragazzi.
Come è possibile che lo venga a sapere in giro, per caso, in ritardo?
Ma cosa siamo amici a fare?
https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-straniera/narrativa-di-lingua-inglese/il-cammino-del-morto-larry-mcmurtry-9788806257651/
Ebbene sì.
E' uscito il prequel di "Lonesome dove" con i giovani Gus e Call.
l'avevo visto, ma aspetto la versione in flessibile :sisi:
Da quando sono povero frequento meno le librerie.
Pete.Bondurant
04-03-24, 21:57
Che cazzo ragazzi.
Come è possibile che lo venga a sapere in giro, per caso, in ritardo?
Ma cosa siamo amici a fare?
https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-straniera/narrativa-di-lingua-inglese/il-cammino-del-morto-larry-mcmurtry-9788806257651/
Ebbene sì.
E' uscito il prequel di "Lonesome dove" con i giovani Gus e Call.Eccellente, più prima che poi me lo accatto.
A questo punto direi che ci sono buone probabilità che traducano anche Comanche Moon per completare la quadrilogia.
Inviato dal mio M2101K6G utilizzando Tapatalk
Eccellente, più prima che poi me lo accatto.
A questo punto direi che ci sono buone probabilità che traducano anche Comanche Moon per completare la quadrilogia.
Inviato dal mio M2101K6G utilizzando Tapatalk
Sarebbe logico, ma con l'editoria italiana chissà.
Che cazzo ragazzi.
Come è possibile che lo venga a sapere in giro, per caso, in ritardo?
Ma cosa siamo amici a fare?
https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-straniera/narrativa-di-lingua-inglese/il-cammino-del-morto-larry-mcmurtry-9788806257651/
Ebbene sì.
E' uscito il prequel di "Lonesome dove" con i giovani Gus e Call.
wishlistato in tempo zero :sisi:
Oggi in libreria ho visto che è stato pubblicato un inedito di Marquez e che siffatto inedito costa ben 17,50 cocuzze.
Drake Ramoray
05-03-24, 23:18
Visto la pubblicità su qualche social ho lollato all inedito ma non ho letto altro
Io invece rilancio e vi dico che è uscito il film Il Cosmonauta su Netflix, tratto dal romanzo di Jaroslav Kalfar. Lo lessi qualche anno fa e queste erano le mie impressioni:
Finito Il Cosmonauta di Jaroslav Kalfar: assolutamente consigliato, romanzo di fantascienza si ma soprattutto romanzo d'amore dell'autore per la sua patria, la Repubblica Ceca. Come sensazioni mi ha ricordato tantissimo il re in 22/11/63 quando la storia d'amore entra nel vivo e noi siamo immersi nella vita del protagonista. Meraviglioso
insomma rinnovo il consiglio di recuperarlo :sisi:
Io invece rilancio e vi dico che è uscito il film Il Cosmonauta su Netflix, tratto dal romanzo di Jaroslav Kalfar. Lo lessi qualche anno fa e queste erano le mie impressioni:
Finito Il Cosmonauta di Jaroslav Kalfar: assolutamente consigliato, romanzo di fantascienza si ma soprattutto romanzo d'amore dell'autore per la sua patria, la Repubblica Ceca. Come sensazioni mi ha ricordato tantissimo il re in 22/11/63 quando la storia d'amore entra nel vivo e noi siamo immersi nella vita del protagonista. Meraviglioso
insomma rinnovo il consiglio di recuperarlo :sisi:
Wishlistato. :snob:
Wishlistato. :snob:
+1 :snob:
Sto leggendo glamorama di bret easton ellis dopo aver apprezzato american psyco.
E niente non riesco ad andare avanti, noiosissimo, dialoghi su dialoghi, alcuni senza né capo né coda, e non succede nulla.
Qualcuno ha letto questo?
"Il futuro" di Naomi Alderman
https://www.ibs.it/images/9788807035722_0_536_0_75.jpg
Fine del mondo imminente, CEO di multinazionali tech senza scrupoli, survivalisti, AI e algoritmi invasivi...
Ne ho sentito parlare bene.
Complice un periodo in cui per motivi vari sto leggendo pochissimo, ho finito dopo una marea di tempo questo libro.
Purtroppo è stato molto deludente: le premesse di una distopia dal gustoso sapore attuale prendono presto la forma di un action b-movie dalla scrittura piatta e dalle vicende confuse e poco interessanti.
Peccato.
Ho finito ieri Fontamara. Assolutamente deprimente, uno spaccato della vita di una comunità montanara (nell'appennino abruzzese) nei primi anni del Ventennio, vessata da borghesi pronti a turlupinarli a ogni piè sospinto e da questa novità del fascismo con cui non sanno bene come regolarsi. Bel libro. Da tagliarsi le vene ma bel libro.
Ora sono un po' indeciso sul da leggersi, ma mi sa che inizierò Diario russo della Politkovskaja. La situazione internazionale lo impone.
Ho finito ieri Fontamara. Assolutamente deprimente, uno spaccato della vita di una comunità montanara (nell'appennino abruzzese) nei primi anni del Ventennio, vessata da borghesi pronti a turlupinarli a ogni piè sospinto e da questa novità del fascismo con cui non sanno bene come regolarsi. Bel libro. Da tagliarsi le vene ma bel libro.
Ora sono un po' indeciso sul da leggersi, ma mi sa che inizierò Diario russo della Politkovskaja. La situazione internazionale lo impone.
Purtroppo la mia frequentazione con i libri di Silone si è interrotta prematuramente al biennio del liceo (Il segreto di Luca). Dovrei davvero recuperare Fontamara, prima o poi...
Sulla questione russa, raccomando anche Il futuro è storia di Masha Gessen :sisi:
Sulla questione russa, raccomando anche Il futuro è storia di Masha Gessen :sisi:
Segno.
Purtroppo è stato molto deludente: le premesse di una distopia dal gustoso sapore attuale prendono presto la forma di un action b-movie dalla scrittura piatta e dalle vicende confuse e poco interessanti.
Peccato.
Peccato, le premesse erano interessanti.
Ho finito ieri Fontamara. Assolutamente deprimente, uno spaccato della vita di una comunità montanara (nell'appennino abruzzese) nei primi anni del Ventennio, vessata da borghesi pronti a turlupinarli a ogni piè sospinto e da questa novità del fascismo con cui non sanno bene come regolarsi. Bel libro. Da tagliarsi le vene ma bel libro.
Ora sono un po' indeciso sul da leggersi, ma mi sa che inizierò Diario russo della Politkovskaja. La situazione internazionale lo impone.
Cerchi un altro libro che ti convinca definitivamente a tagliarti le vene, eh? :asd:
- - - Aggiornato - - -
Ecco, sono quasi a metà e finora devo dire molto bene, prosa scorrevole con sprazzi ironici. Fin qui credo che in particolare Opo e Milton potrebbero apprezzarlo molto.
Finito oggi. Bel romanzo, ben scritto. Colpo di scena finale decisamente intuibile almeno 100 pagine prima. Non un capolavoro solo perché le motivazioni dietro un personaggio che vengono svelate alla fine e che servono a risolvere la trama a mio parere sono troppo forzate, mentre si poteva risolvere la cosa in maniera forse meno d'impatto e più convenzionale, ma più lineare.
Comunque consigliato soprattutto per lo stile assai scorrevole e divertente, anche ricco di citazioni; e poi è un romanzo di formazione sui trentenni, che potrebbe interessare.
Cerchi un altro libro che ti convinca definitivamente a tagliarti le vene, eh? :asd:
Fortunatamente non vivo in Russia, se no dovrei darti sicuramente ragione :bua:
Cerchi un altro libro che ti convinca definitivamente a tagliarti le vene, eh? :asd:
- - - Aggiornato - - -
Finito oggi. Bel romanzo, ben scritto. Colpo di scena finale decisamente intuibile almeno 100 pagine prima. Non un capolavoro solo perché le motivazioni dietro un personaggio che vengono svelate alla fine e che servono a risolvere la trama a mio parere sono troppo forzate, mentre si poteva risolvere la cosa in maniera forse meno d'impatto e più convenzionale, ma più lineare.
Comunque consigliato soprattutto per lo stile assai scorrevole e divertente, anche ricco di citazioni; e poi è un romanzo di formazione sui trentenni, che potrebbe interessare.
Poteva interessare una decade fa, ahimè :bua:
Purtroppo la mia frequentazione con i libri di Silone si è interrotta prematuramente al biennio del liceo (Il segreto di Luca). Dovrei davvero recuperare Fontamara, prima o poi..
Uguale per me.
Credo di aver letto Fontamara per la scuola e, come ogni libro letto in ambito didattico, non me lo ricordo, non mi è piaciuto, non è servito a niente.
Questa è una cosa brutta della scuola italiana.
Fontamara è un signor libro, poi per me che sono conterraneo di Secondo Tranquilli (vero nome di Ignazio Silone) e sono nato ad Avezzano, è un libro che necessariamente dovevo leggere.
Uguale per me.
Credo di aver letto Fontamara per la scuola e, come ogni libro letto in ambito didattico, non me lo ricordo, non mi è piaciuto, non è servito a niente.
Sarà banale da dire, ma non c'è come la scuola per farti odiare un libro :asd: Non so nemmeno se è un problema di didattica o se è semplicemente un bias studentesco irrisolvibile ("se mi obbliga la scuola allora fa schifo a prescindere").
Alle superiori, nel tragitto tra la scuola e la stazione degli autobus, c'era un cassonetto per la raccolta della carta; ricordo di avere gettato I promessi sposi lì dentro al termine del giorno stesso in cui lo usammo per l'ultima volta (cosa che non vedevo l'ora di fare da mesi). Anni dopo l'ho riletto per i catzi miei, e con ampia soddisfazione.
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