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A gennaio scorso, in sordina, Netflix aggiunse nel suo già nutrito catalogo un film d’animazione su Godzilla, rifacendosi a una rilettura dell’iconico mostro in chiave fantascientifica. Godzilla: Il pianeta dei mostri, come già scritto, si rivelò una piacevolissima sorpresa, quasi una concreta possibilità di veicolare nuovamente un mostro leggendario sotto un nuovo punto di vista. In questo caso, Godzilla diviene una conseguenza per la costante brama dell’uomo di pensare e agire come una divinità, senza limiti naturali.
Dopo gli avvenimenti del primo film, lasciandoci con un twist narrativo ben congegnato – la presenza di più mostri e la disperazione tangibile dei pochi superstiti, costretti a dover affrontare una minaccia ancora più grande – Godzilla: Minaccia sulla Città riprende esattamente da quel punto, per ampliare i piccoli dettagli disseminati nella prima pellicola e mostrare, così, l’evoluzione di quel che rimane della civiltà umana, insieme al destino di un pianeta ormai ridotto a una landa desolata e comunque preda della natura.Ecco quindi il ritorno a tribù primitive, la disperata ricerca per lanciare un messaggio alla navicella madre e la scoperta dei resti dell’IA che costituiva la fonte di vita del defunto Mecha Godzilla. Tutto questo è stato condensato in una lunghissima sequenza che copre quasi tutta la prima ora del film, e che si mal digerisce proprio per l’incapacità di diluire l’eccesso di informazioni in concetti più semplici e diretti.
Godzilla: minaccia sulla città purtroppo è solo un anello di congiunzione con il prossimo terzo capitolo

VOTO: 7
Genere: animazione, fantascienza
Publisher: Netflix
Regia: Kobun Shizuno, Hiroyuki Seshita
Colonna Sonora: Takayuki Hattori
Interpreti (doppiatori nella versione originale): Mamoru Miyano, Takahiro Sakurai, Kana Hanazawa, Yuki Kaji, Tomokazu Sugita
Durata: 101 minuti