Nella sempre più crescente ondata di passione per il genere crime, produzioni di questo calibro non dovrebbero insospettire, come erroneamente stanno facendo alcuni sul web, ma Gianluca Neri dopo SanPa decide di donarci lo scorcio di dubbio anche sul purtroppo famigerato caso di Yara Gambirasio.
Nelle cinque puntate di cui si compone questo documentario, si corre a ritrovo avanti e indietro nel tempo, ripercorrendo tutti gli eventi, mostrando filmati, interviste dirette ai giornalisti che hanno seguito il caso nei loro salotti o rubriche televisive e poi, la mano di Poker che vince su tutto, un’intervista esclusiva e inedita fatta oggi a Bossetti, l’uomo che sta scontando la pena dell’ergastolo per la morte di Yara Gambirasio, uomo che ancora oggi si professa innocente.
Il Caso Yara vive meglio nel suo sottotitolo: oltre ogni ragionevole dubbio, giacché la serie ripercorre tutte le parentesi di eventi e indagini che hanno portato a questa sentenza, con tutta la clamorosa vicenda del DNA, con lo stesso Bossetti che scopre di essere figlio di una relazione extraconiugale della madre.
per vicende legate alle indagini e alla pressione mediata, il caso di yara gambirasio è pari forse a quello del mostro di firenze
In un mondo dove la prova schiacciante, la pistola fumante, è quella che serve per fugare ogni dubbio e indiscrezione, per la prima volta la prova è stato il DNA di Bossetti rinvenuto sull’intimo di Yara Gambirasio.
Il Caso Yara però è anche un prodotto estremamente delicato quanto – a tratti – contraddittorio se osservato in superficie: il lavoro del documentarista appare evidente solo in un secondo momento, in quanto pur concentrando il focus tutto sul privato del presunto assassino (con interviste inedite del già citato Bossetti, come al suo avvocato e la moglie), il lavoro de Il Caso Yara è quello di dimostrato quanto questo sia stato l’ennesimo caso dove la pressione mediatica ha svolto un ruolo fin troppo invadente, andando a snaturare il normale svolgersi del lavoro.
Di quello che pare essere un lavoro volto a scagionare Bossetti, ci si rende subito conto che lo stesso documentario non risponde mai neanche a quei dubbi che sono stato fondamentali: perché il DNA di Bossetti era sull’intimo di Yara? Perché Bossetti non ha un alibi per quella giornata? Perché ha tentato la fuga al momento dell’arresto e perché tutte quelle ricerche specifiche su temi pornografici sul computer?
Il Caso Yara non cerca risposte, non volge lo sguardo da nessuna delle due parti. Con la famiglia Gambirasio che ha scelto da sempre il silenzio e la riservatezza, gli unici che hanno ancora voglia di parlare sono gli accusati che ci raccontano la loro versione, quella che non hanno mai avuto modo di confermare con ulteriori prove, ma con tanti e leciti dubbi su tutti quei punti oscuri della verità di Bossetti.
Attenzione a come prenderete questo prodotto, facilmente scambiabile come innestatore di dietrologie, complotti o simili: Il Caso Yara volge l’attenzione su tutti quei punti oscuri in sede di indagini, qualcosa forse al pari de Il Mostro di Firenze per dubbi, incertezze e pressione mediatica.
VOTO 7.5
Genere: documentario
Publisher: Netflix
Regia: Gianluca Neri
Colonna Sonora:
Interpreti:
Durata: 5 episodi