LA MODALITÀ STORIA È DECISAMENTE UN’OTTIMA SORPRESA, E FARÀ SICURAMENTE LA GIOIA DEGLI APPASSIONATI
NUOVO WRC, VECCHI DIFETTI
Giacché i contenuti in WRC 10 non sono pochi e altri ne verranno aggiunti tramite dei futuri DLC gratuiti, la panoramica su quelli presenti dev’essere un sunto del riassunto. Se invece spostiamo il focus sul feeling e sulla giocabilità pura allora le cose cambiano dacché la questione non si può liquidare in fretta. Al netto dei miglioramenti veri e/o presunti e delle novità, l’opera di KT Racing non è perfetta ed è evidente che strutturalmente non si differenzi granché dal predecessore.
STRUTTURALMENTE, WRC 10 NON SI DIFFERENZIA GRANCHÉ DAL SUO PREDECESSORE

Vedete i riflessi degli alberi sull’acqua? Ecco cosa intendo con “sbavature grafiche che fanno storcere un po’ il naso”.
Nonostante i difetti palesi, WRC 10 sa comunque regalare delle belle soddisfazioni quando ci si concentra su ciò che gli riesce meglio: farci correre. Le novità non sono tante, è vero anche questo, ma la campagna è articolata e l’offerta multiplayer ricca, ma soprattutto il gameplay (col pad) è divertente perché guidare restituisce buona parte dei selvatici sentori della guida off-road. I motivi per cui non c’è traccia di bocciatura a fondo recensione naturalmente sono anche altri, ad esempio gli interventi sparsi tra gameplay, fisica e comparto tecnico, una sorta di manutenzione invisibile apportata a un telaio già solido di suo e perciò migliorato – ora più, ora meno – rispetto all’anno scorso. Ergo, se amate i riassunti, le cose stanno all’incirca così: non è rivoluzione, non è innovazione e la serie non fa l’atteso balzo qualitativo, in più ci sono alcuni difetti vecchi di un anno e poche novità di rilievo, eppure, di riffa o di raffa, semplicemente facendo quello per cui siamo qui, si riesce a superare a gran velocità ruvidezze e lacune perché, sorprendentemente ma non troppo, WRC 10 si rivela un gioco di rally a metà fra l’arcade e il simulatore tanto appassionato quanto caparbio, nondimeno in grado di dare vita a corse contro il tempo capaci di farci rivivere tutta la follia e l’adrenalina dello sport su quattro ruote che fu di Sébastien Loeb.
In Breve: WRC 10 non porta con sé grandi novità e purtroppo si trascina appresso dei fardelli già noti, ma anche se non se n’è liberato del tutto almeno prova a fare in modo che alcuni siano meno fastidiosi. Questo lieve miglioramento generale e la modalità Storica aiutano a soprassedere sulle magagne/mancanze e a godersi un “simularcade” di rally divertente e appagante, oltre che dotato di una Carriera e un online corposi. Il franchise non compie l’auspicato salto di qualità, fa solo un passo nella direzione giusta: difficilmente ciò basterà a infiammare i piloti più esigenti o chi possiede già WRC 9, ma diversi appassionati di off-road potrebbero ritenerlo comunque più che sufficiente per divertirsi.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come gira: Bruttini a vedersi i fenomeni di pop-up, alla pari di alcuni grezzi elementi degli scenari e qualche effetto di tearing. Graficamente può apparire datato e, nonostante in fin dei conti il colpo d’occhio offerto dal KT Engine non sia da buttare, in effetti non si può definire uno spettacolo pirotecnico, ma almeno il framerate regge.
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