Road 96 – Recensione

PC Switch

ROAD 96 PARTE LENTO, SEMBRA UNA DELLE TANTE AVVENTURE CHE ABBIAMO IMPARATO A CONOSCERE, MA LA SUA BEN IMPLEMENTATA PROCEDURALITÀ LO RENDE QUALCOSA DI UNICO

È qui che Road 96 si smarca dalle sue più lineari ispirazioni per lanciarsi nel territorio in cui le storie diventano procedurali. Ogni manciata di chilometri percorsa a piedi, in autobus o chissà come in compagnia di qualcuno diventa il tassello di un puzzle pescato a caso dalla scatola, collegato più o meno direttamente con tutte le altre tessere. Non è un mero esercizio di stile, e anche se da solo l’ordine degli addendi non cambia il risultato, ogni decisione presa lungo la strada sì.

Road 96 Recensione

Mitch & Stan, i due allegri rapinatori mascherati, sono protagonisti di alcune delle scene più divertenti del gioco.

A partire da quelle più piccole, che influiscono sulla quantità di spiccioli che ci troveremo in tasca o sugli oggetti su cui potremo contare (e che passano nella run successiva), fino a quelle più pesanti, segnalate a video dal gioco, che modificano il corso complessivo degli eventi verso una delle tre spinte che guidano la sparizione degli adolescenti: fuga, rivoluzione e svolta democratica. Nel frattempo, le vite che siamo chiamati a vivere si sommano, le storie di Zoe, John, Fanny e tutti gli altri si completano, e il puzzle si può finalmente osservare nella sua completezza.

LADY, HEAR ME TONIGHT

Graziato da una scrittura notevole, sorretto da una colonna sonora anni ’90 parecchio furba (apice: Bella Ciao al sax), Road 96 affastella pezzi di storie come carte da gioco su un mazzo, riuscendo in quello che a molti altri giochi simili non è riuscito: far avvertire il peso delle scelte. Non solo per i legami che collegano ogni scena (come nel grandioso episodio dei Simpson 22 Short Films About Springfield, o Crash di Cronenberg se preferite darvi un tono), ma anche perché piccoli dettagli, come dieci dollari in più o in meno in tasca, oppure una barra della salute sufficientemente carica, possono fare la differenza quando meno ce lo si aspetta. Perché non ho fatto quel pisolino? Valeva la pena comprare quella barretta? Attimi banali che diventano incroci esistenziali.

Road 96 Recensione

John è un tenerone, ma non indagate troppo su cosa trasporta insieme a frutta e verdura

ROAD 96 RIESCE A RACCONTARE UNA STORIA GROSSA, GRANDE E ATTUALE, CHE PARLA DI TEMI ENORMI, E LO FA ATTRAVERSO UN MICROCOSMO DI MICROSTORIE

Road 96 riesce a raccontare una storia grossa, grande e attuale, che parla di temi enormi, e lo fa attraverso un microcosmo di microstorie, frammenti di esistenze che si incrociano, si sfiorano, si salutano e ritornano. Uno sforzo compiuto da un team tutto sommato piccolo, composto da una quindicina di persone, ma che non ha trascurato nemmeno il comparto tecnico. Petria è tratteggiata attraverso un coloratissimo cel shading, forse ideale per coprire alcuni limiti, eppure indiscutibilmente efficace nel portare in scena sia personaggi fortemente caratterizzati, sia paesaggi morbidi e accoglienti, in cui lo sguardo può vagare libero fuori dal finestrino, mentre l’asfalto scorre sotto le ruote.

In Breve: Devo ammettere che Road 96 è stata una sorpresa. Dopo i primi minuti mi aveva dato l’impressione di essere una delle tante avventure narrative uscite negli ultimi anni, certo ben scritta, ma senza una peculiarità capace di farla svettare. Invece la sua formula basata sulla ripetizione dei percorsi e sulla proceduralità degli incontri alla lunga si è rivelata una gran punto di forza, capace di aggiungere profondità al gioco e distinguerlo dai suoi validi predecessori. Poi è il gioco perfetto per l’estate: una bella canzone in radio, braccio fuori dal finestrino e un futuro fatto di scelte all’orizzonte.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i5 7200U @2.50, 8 GB, Intel HD 620, SSD
Com’è, Come Gira: Sul tostapane siamo dovuti scendere un po’ a compromessi con risoluzione e dettagli per ottenere una fluidità giocabile. Basta comunque un PC poco più prestante per godersi per bene i colorati e vivaci scenari in cel shading.

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Pro

  • Scritto bene (anche nella traduzione) / Approccio procedurale interessante / Fa avvertire il peso delle scelte.

Contro

  • Ci mette un po’ a ingranare / Tecnicamente non va oltre il buono.
8.3

Più che buono

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