Di quel Resident Evil che dà il titolo al film, ormai, non è rimasto più nulla, eppure mi preme far notare come – almeno in principio – la saga era nata con tutt’altra ambizione, rispettando una delle prime regole per creare un buon film tratto da un videogioco: la volontà di mettere in scena l’elemento inedito, quel personaggio principale che esula dal medium videoludico per nascere e crescere solo sullo schermo cinematografico, e con cui lo spettatore può “rappresentarsi”. Accade con la Alice del primissimo film, con Aguilar nel recente Assassin’s Creed e la Rose di Silent Hill, tutti personaggi inediti, immersi in una mitologia preesistente.
The Final Chapter cerca di tornare all’ambientazione claustrofobica del primo capitolo, ma restituisce solo sangue e divertimento
The Final Chapter inizia con il classico riassunto di Alice degli eventi precedenti, ormai falsati di capitolo in capitolo. L’unica rimasta è proprio Alice, che si appresta a chiudere il cerchio della sua avventura, impegnata a ricavare verità non richieste concernenti la sua identità e il destino della terra. A dispetto di una critica globale, che ha sempre “massacrato” la serie, è comunque possibile cavare qualcosa di buono da questi film, come la consueta forza delle protagoniste femminili: Alice e Claire Redfield, novelle Thelma e Louise, fanno l’ultimo salto nell’Alveare, si alleano con la Regina Rossa (interpretata dalla figlia di Jovovich e Anderson – tutto in famiglia, insomma) e sconfiggono i nemici grossi e cattivi: mostri (sia nelle azioni che nell’aspetto), traditori e manipolatori (Wesker).
Va detto che c’è una certa tenerezza nel modo in cui alcune azioni o dialoghi vengono recitati: tutti credono in ciò che stanno facendo, magari non al servizio di un grande cinema, ma di un divertimento scanzonato, a cui – ormai è evidente – hanno sempre puntato, senza troppe aspettative.
Di quel Resident Evil che dà il titolo al film, ormai, non è rimasto più nulla
Ha dunque senso accanirsi contro Resident Evil? Forse no. Qualche purista potrebbe storcere il naso e ritenere che questi film infanghino il nome che portano, eppure ho notato che, negli anni, si è formata una grande cerchia di appassionati, anche perché i risultati al box office sono sempre stati più che ottimi, e se qualcosa funziona si va avanti. Inoltre, con buona probabilità, l’esordio fortunato del recente Resident Evil 7 videoludico avrà ripercussioni positive su questo ultimo capitolo cinematografico.
A netto del voto che trovate qui sotto, mi permetto di assegnare un 6.5 a tutta la saga, partita con il botto con i primi due capitoli, e che man mano ha rosicchiato l’osso fino ad arrivare a questo The Final Chapter che, nonostante cerchi di tornare all’ambientazione claustrofobica del primo capitolo, restituisce solo tanta azione, mostri, sangue e divertimento.
VOTO 6
Genere: action, horror
Publisher: Sony Pictures
Regia: Paul W.S. Anderson
Colonna Sonora: Paul Haslinger
Intepreti: Milla Jovovich, Ruby Rose, Ali Larter, Iain Glen, Shawn Roberts
Durata: 106 minuti