Animali Notturni, baciato da quella stessa perfezione stilistica del predecessore, vive però all’interno di una cornice molto diversa. Lo spunto per raccontare la vicenda è la cronaca di un’artista, Susan (interpretata da una Amy Adams mai così bella), apprezzata da critica e pubblico, ma profondamente infelice. Susan vive una vita inappagata, accompagnata da un uomo che la trascura e una professione che non la soddisfa. Un giorno riceve un manoscritto dal suo ex marito, Edward, un aspirante scrittore che la contatta dopo tanti anni. Susan comincia a leggere il manoscritto, intitolato per l’appunto Animali Notturni e, attraverso un thriller violento, teso e poco consolatorio, finisce inevitabilmente per ripensare alla sua precedente storia d’amore.
Animali Notturni ha il sapore polveroso dei film dei Coen, il tratto graffiante di McCarthy e la prosa secca di Joe Lansdale
Decisamente poco convenzionale (sin dai titoli di testa), Animali Notturni è un ottimo film che, nei suoi momenti più riusciti, è in grado di provocare nello spettatore sensazioni forti e genuine, di quelle che non si dimenticano facilmente. Pur nel suo essere un intreccio, riuscitissimo, di generi, siamo sicuramente di fronte ad uno dei migliori thriller dell’anno.
VOTO 8.5
Genere: thriller
Publisher: Universal Pictures
Regia: Tom Ford
Colonna Sonora: Abel Korzeniowski
Intepreti: Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Michael Shannon, Laura Linney
Durata: 116 minuti