Shut up and take my money!

Shut up and take my money!

Da un po’ di tempo a questa parte ci stiamo ormai abituando ad avere canoni mensili per un sacco di cose, dal PlayStation Plus a Xbox LIVE Gold, passando per una pletora di altri servizi più o meno utili, non ultimo Netflix, che finalmente comincia a mettere piede anche qui da noi. Da quando ho sottoscritto l’abbonamento al servizio di streaming americano, una sola domanda mi frulla nella testa: cosa diamine aspetta Steam a fare una cosa del genere? A mettere in piedi cioè un account “premium” che consente di accedere illimitatamente a tutta la sua sterminata libreria, a fronte di una spesa mensile fissa? Volendo, si potrebbero persino prevedere tipologie di account diversi: uno solo per i titoli indie, uno per i giochi più vecchi di un tot di tempo, un altro solo per gli Early Access, e chi più ne ha più ne metta.

Alta pasticceria

Perché Valve non offre un accesso illimitato al catalogo Steam, sul modello di Netflix?

Da qui, seguono diverse altre questioni: se Valve decidesse di fare davvero una cosa del genere, quali ripercussioni ci potremmo aspettare sul mercato delle vendite dei giochi? Per come la immagino io, probabilmente sarebbero devastanti. Non escluderei che l’idea circola da un po’ nella testa del buon Gabe, ma che i publisher per primi non vogliono neppure prenderla in considerazione. La torta da spartire sarebbe enorme, e capire quanto devono essere grosse le varie fette non è problema di poco conto.
E ancora: ammesso di trovare una quadra al problema di cui sopra, quanto saremmo disposti a pagare per una cosa del genere? Ipotizziamo solo l’account “totale-globale-finale-della-morte”: quante monete sareste disposti a tirar fuori dalla vostra bisaccia per averne uno? Quanto ritenete che possa valere? Venti euro al mese? Cinquanta? Ottanta? Cento?

Però, e scusate il francese, ma che figata assurda sarebbe?

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Un po’ timidamente, magari proprio per sondare il terreno, ci sta provando in questi mesi Electronic Arts con il suo Origin Access, che per 3,99 € al mese permette di spolparsi un po’ del suo back catalogue e di giocare in anteprima ad alcune novità di prossima uscita. Un offerta non male, ma non abbastanza appetitosa – secondo me – da giustificare un altro canone mensile, e soprattutto non abbastanza coraggiosa.

E visto che ho parlato di Netflix, un post-scriptum: cosa diamine aspettano a permette di attivare una password sui diversi profili di un account? È davvero così difficile? History e consigli a parte, che senso ha averne quattro, come a casa mia, se poi mia figlia di tredici anni può tranquillamente accedere al mio profilo?

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Parliamo di...
  1. 1.
    Il mondo dei videogiochi è diverso da quello dei film, secondo me Valve aveva già valutato la cosa ma non è in grado di prevedere la reazione della maggioranza delle SH che sviluppano videogiochi difronte a una cosa del genere. Potrebbe perdere addirittura quote di mercato e invogliare altre grosse SH a fondare una propria piattaforma, chi può dirlo. DI sicuro molti sviluppatori non sarebbero contenti di dare via il loro ultimo gioco a pochi ero al mese insieme a un mucchio di altri giochi.
    per quanto mi riguarda, mi piace l'idea di poter giocare un videogioco anche tra sei mesi, ha poco senso per me pagare un abbonamento mensile o bimestrale per poi dover ricomprare lo stesso gioco dopo qualche mese se voglio riprendere una partita allo stesso gioco.
    2.
    Premesso che, Access o non Access, EA Origin resta comunque il male, a me una cosa del genere non interessa minimamente: tra saldi, offerte, bundle più o meno Humble riesco già a portarmi a casa tutto quello che mi interessa...e anche quello che non mi interessa, a volte.
    Perchè dovrei pagare un canone mensile per affittare dei prodotti?
    Per avere a disposizione un catalogo più o meno sterminato? E cosa me ne faccio, visto che tra saldi, offerte e bundle più o meno Humble ho già di che passare il tempo per i prossimi...245 anni?
    Per provare i titoli più recenti spendendo poco? E se poi volessi acquistarli? Li pago con una determinata percentuale di sconto in base a quanto sia POWAH il mio account? Ma non mi conviene a quel punto evitare canoni di affitto e sfruttare - e daje - saldi, offerte e bundle più o meno Humble?
    3.
    La sottoscrizione "flat" ha senso solo se (1) affianca la modalità tradizionale di vendita di contenuti senza sostituirla, in modo da permettere a chiunque di scegliere se possedere un titolo o giocarci una volta e passare oltre, e se (2) il catalogo è aggiornato di frequente e soprattutto noto sempre sia agli abbonati che a quelli potenziali.
    In soldoni la strada battuta dall'EA/Origin Access può rappresentare senz'altro un'alternativa ai classici saldi di Steam o di altre piattaforme, perché permette di spendere poco e provare giochi che magari non sono nelle proprie corde: tipo uno può spendere 4 euro e provare Dragon Age: Inquisition, se non gli piace ha buttato 4 euro (e comunque ha la possibilità di giocare agli altri titoli dell'abbonamento).
    Diversa invece la strada di PS Plus, Games with Gold e recentemente dell'Humble Monthly: qui si paga un servizio a scatola chiusa, ti può andare bene così come ti può andare male, e soprattutto non hai accesso ai contenuti precedenti al mese in cui ti abboni. E non è un caso che questi siano anche i servizi per cui le lamentele degli abbonati sono più forti.
    Per quanto riguarda Steam, penso che prima o poi anche Valve inizierà a proporre un abbonamento simile. È solo questione di tempo.
    4.
    Personalmente l'unico modo per dividersi la torta credo che sia solo il monte ore giocate. Io indicherei sui 30€\mese il costo di un account base (con tutti i titoli tranne quelli usciti negli ultimi 24 mesi), e 60€\mese l'account Super-Premium.
    Giusta la possibilità di acquistare anche il titolo per intero (in modo che resti disponibile sull'account anche quando si sospende l'abbonamento).

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