IL GLORIOSO PAESE DEL SOCIALISMO

Compagni, indignatevi!
Indignatevi per le calunnie fascio-plutocratiche propagandate dagli imperi del male italico e statunitense, le cui mani sono lorde rispettivamente del sangue dei fieri popoli balcanici, nuovamente soggetti al giogo di Roma, e del popolo uruguaiano, dato in pasto senza esitazione all'imperialismo brasiliano per perversi calcoli politici.

Non accetteremo che la naturale amicizia e comunanza d'intenti tra Mosca e Tokyo sia messa in discussione e con essa il benessere e la felicità dei popoli d'Eurasia.
Quello che accadde nel 1905 è che la tracotanza dell'imperialismo zarista fu punita dall'impero proletario del Giappone e certo non fu un caso che nella nostra madre patria ci furono i primi fermenti rivoluzionari proprio in seguito a quella tremenda guerra fratricida. Ed oggi finalmente raccogliamo i frutti di quanto fu seminato.

Alla tirannide plutocratica d'oltreoceano che ha provato ad avvicinarci per i propri fini di dominio mondiale diciamo solamente che il vero tradimento sarebbe stato pugnalare alle spalle i nostri fratelli proletari.

Ed ecco, a riprova della grande amicizia sovietico-giapponese, come l'arte giapponese rappresenta gloriosamente il compagno Stalin mentre risolve la questione trotskista una volta per tutte:



Proletari di tutta Eurasia, unitevi!
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Ora, retorica a parte, credo che vada spiegato un po' obbiettivamente che cacchio è successo in Europa. Nel giro di una sessione si è passati dalla vittoria dell'asse nella guerra civile spagnola al suo disfacimento. Se qualcuno ci legge, vale la pena chiarire.
Provo a ricostruire i fatti come li ho visti io, poi correggetemi se sbaglio.
(in grassetto le nazioni usate da giocatori umani)

La Germania si guadagna un alleato con la guerra civile spagnola (che però deve scontare tutti i danni subiti in questa occasione), soffre un po' della sindrome d'accerchiamento (l'espansione dell'Italia in Austria e Ungheria mette una certa dose di pepe al culo in effetti) che però si aggrava nel fare minacce più o meno velate a Francia e Polonia.
La cosa spinge Polonia e Cecoslovacchia nell'Entente francese, mentre sfoghi per la Germania vanno cercati verso l'Olanda e gli alleati nella Yugoslavia, che entra nell'asse.
Quest'ultimo fatto fa adirare l'Italia che quindi si allinea all'Entente, la morsa si chiude.
La polveriera esplode quando la Polonia si espande nei paesi baltici, che vengono prontamente invitati dalla Germania nell'asse; il sistema di alleanze si mette in moto e ci si ritrova con Francia, Italia, Cecoslovacchia e Polonia da una parte contro Germania, Spagna e Yugoslavia dall'altra.
Quando ormai le sorti della guerra sono chiare, la Gran Bretagna entra in guerra contro la Germania ma è sostanzialmente un intervento tradivo che le garantisce ben poco, se non un posto da spettatrice alle negoziazioni.
La Francia ottiene: Germania occidentale, uno stato fantoccio tedesco e Spagna nord-occidentale
La Polonia ottiene: Prussia orientale, Lituania, Lettonia, Andalusia, Baleari e le colonie spagnole in Africa
l'Italia ottiene: Baviera, Yugoslavia e uno stato fantoccio in Spagna