LocalThunk, il creatore del fenomeno dell’anno Balatro, è recentemente intervenuto sui social per evidenziare le disparità di giudizio del PEGI e la chiara ipocrisia dell’ente paneuropeo di rating.
In un primo intervento al contempo ironico e provocatorio su X, precedentemente noto come Twitter, l’autore ha dichiarato: “Dal momento che il PEGI ci ha dato una classificazione 18+ per la presenza di carte da gioco malvagie, forse dovrei aggiungere microtransazioni/loot box/gioco d’azzardo reale per abbassare quella classificazione a 3+ come EA Sports FC“.
L’accusa è nei confronti delle meccaniche predatorie presenti in diversi videogiochi con un rating 3+, dunque adatti ai consumatori di tutte le età, compreso i bambini piccoli. In un messaggio successivo, LocalThunk elabora meglio il suo pensiero: “Solo per chiarire: sono molto più irritato per il 3+ di questi giochi con vere e proprie meccaniche di gioco d’azzardo per bambini che per il fatto che Balatro abbia una classificazione 18+. Se questi altri giochi fossero classificati correttamente, accetterei volentieri il 18+. Il logo rosso sembra piuttosto figo“.
Dunque l’autore di Balatro non si lamenta del rating affibbiatogli dal PEGI, quanto più dell’incoerenza di un ente che permette a dei videogiochi con vere meccaniche di gioco d’azzardo di essere consigliati anche a un pubblico di giovanissimi, addirittura a dei bambini in età prescolare.