The Franz Kafka Videogame – Recensione

PC

A dirla tutta, ho giocato The Franz Kafka Videogame durante un’uggiosa serata britannica, tre settimane fa, ma abbiamo aspettato un po’ a parlarvene perché la mia speranza, condivisa con gli altri in redazione, era di provare la nuova produzione di Mif2000 anche su mobile, dove – a mio parere – avrebbe trovato pieno compimento. Così non è stato, visto che la versione iOS, annunciata in contemporanea con quella Steam, purtroppo è persa nelle nebbie del tempo.

Dunque, eccoci qui, a raccontarvi del mondo di Franz Kafka attraverso un titolo visionario, delizioso, pensato e realizzato da Denis Galanin, “pazzoide” russo che si cela dietro quello strano pseudonimo, e già salito alla ribalta per Hamlet, or Last Game Without MMORPG Elements, Shaders, and Product Placement. Insomma, è abbastanza chiaro che per Galanin la letteratura sia un pretesto per esplorare e giocare con i tropi dei videogiochi, e anche la produzione dell’autore praghese diventa un surreale scenario, profondamente interattivo, in cui vengono costantemente rimescolate tutte le logiche dei puzzle game.

METAMORFOSI

Kafka è uno di quegli autori la cui produzione letteraria, dominata da temi seri dalla profonda componente psicologica e dal rapporto tormentato con il padre, ha finito per influenzare profondamente la percezione che abbiamo della sua persona, mentre in realtà – andando ad approfondire il suo vissuto, al netto di un’introversione data da un senso di inferiorità perenne – lo scrittore praghese veniva descritto come piacevole, simpatico e dotato di fine senso dell’umorismo.

The Franz Kafka Videogame immagine PC 09È proprio il lato chiaro della sua personalità ad essere il motore della produzione di Galanin, che imbastisce una vicenda surreale, che trae citazioni, atmosfere e sensazioni dalle opere di Kafka per costruire un diorama di enigmi e giochi di logica altrettanto assurdi.

The Franz Kafka Videogame è un esercizio di stile accompagnato da enigmi di logica, intuito e matematica che necessitano di colpo d’occhio e rapidità

Le due ore scarse in compagnia di K, psicoterapeuta protagonista del gioco impegnato in un viaggio in America tra realtà e sogno, raccontano una storia tanto deliziosa quanto fine a se stessa, inscenata alla maniera di Wes Anderson e fatta a uso e consumo di coloro che si compiacciono dei riferimenti letterari. Un esercizio di stile, dunque, accompagnato da una serie di enigmi di logica, intuito e matematica che necessitano di colpo d’occhio e rapidità di pensiero. A metà strada tra il Professor Layton e Puzzle Agent, il gioco richiede il nostro intervento per permettere a K di continuare il suo viaggio, ma a differenza dei rompicapi cui si ispira, The Franz Kafka Videogame non offre mai nessun indizio preliminare, lasciando al giocatore il compito di comprendere sia la natura del puzzle, che – ovviamente – la sua risoluzione.

Al di là dell’aspetto narrativo, corollario e affidato ad artistiche cutscene, non c’è mai un testo ad accompagnare il gioco, per cui spesso ci si ritrova totalmente persi davanti a schermate che, seppur belle, diventano di lettura complessa. Proprio in questi momenti, The Franz Kafka Videogame dà il suo meglio e il suo peggio: da un lato propone puzzle ai limiti dell’assurdo (offrendo una sfida davvero ardua), ma dall’altro diventa estremamente consolatoria, regalando indizi sempre più evidenti nel prezioso taccuino che è possibile consultare con un clic. È vero, si può tranquillamente ignorare la meccanica degli indizi, ma tutto sommato sembrano messi lì perché, in alcune circostanze, l’autore abbia voluto bilanciare un eccesso di ermetismo nella proposta enigmistica. Insomma, è come se lo stile, in ogni caso, venisse prima del fluire dell’avventura, e il taccuino sia una sorta di pezza necessaria a bilanciare l’assenza di pragmatismo del resto dell’opera.

The Franz Kafka Videogame immagine PC 15

Per Galanin la letteratura è un pretesto per esplorare e giocare con i tropi dei videogiochi

Il contrasto, naturalmente, fa scaturire una risata amara, visto che la principale critica del padre nei confronti di Franz Kafka era proprio la sua presunta mancanza di senso pratico, e proprio per questo, il titolo del game designer russo è – per certi versi – una lettura complessivamente illuminante, leggera ed efficace del mondo di Franz Kafka. Basta una visione a rendere il gioco piacevole? Certo, benché forse si tratti di un’esperienza per pochi, un vezzo da concedersi per una serata ludica diversa dal solito, a patto di conoscere a sufficienza l’autore praghese e apprezzare il concetto di “esercizio di stile”.

The Franz Kafka Videogame è un delizioso connubio di critica letteraria, sforzo autoriale e capacità artistica, che diventa un’operetta ludica leggera, visionaria e fuori dagli schemi. Gli enigmi presentati sono belli, ma non sempre leggibili, con il gioco che spinge troppo sulla dinamica degli indizi offerti senza nessun tipo di sforzo. Fosse stato più equilibrato sarebbe stato un gioiello, così è solo un divertissement. Il mio consiglio è quello di aspettare la versione mobile, perché molto più adatta alla natura “gestuale” dei puzzle e al formato intimo e raccolto della proposta ludica.

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Pro

  • Cornice estetica deliziosa.
  • Una lettura intelligente delle opere e della vita di Kafka.
  • Colonna sonora delicata ed efficace.

Contro

  • Meccaniche di gioco un po' squilibrate.
  • Gli indizi "gratuiti" riducono drasticamente la durata e rovinano un po' il gioco.
7

Buono

Se serve un tuttofare il buon Mancini è l’uomo da chiamare. La nostra principessa fotografa, usa la videocamera come se fosse un’estensione naturale del corpo e monta video manco fosse in una catena di montaggio. Ah… e scrive anche. Insomma… il classico “bravo guaglione”.

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