Chernobylite – Recensione

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CHERNOBYLITE OFFRE UNA STORIA AVVINCENTE, CON COMPAGNI DI AVVENTURA BEN SCRITTI E FINALI MULTIPLI A SECONDA DELLE NOSTRE SCELTE

Oltre a una storia avvincente, che prevede più di un finale a seconda delle scelte fatte, Chernobylite trae spunto dai survival in piena regola, dotandosi di un sistema di crafting che mira a incentivare l’esplorazione nelle aree della zona contaminata. Durante ogni uscita potremo raccogliere vari materiali di creazione da utilizzare nella nostra base con lo scopo di costruire oggetti di vario uso: dai banchi di creazione, necessari per modificare le nostre armi per renderle più letali, ai mobili di uso quotidiano per i compagni, utili per migliorare l’umore e impedire litigi inutili, sono davvero tanti gli strumenti che potranno rendere più semplice la nostra permanenza a Chernobyl, a patto però che abbiate la freddezza e la pazienza di esplorare ogni area da cima a fondo.

Chernobylite Recensione

Le scelte avranno le loro conseguenze, quindi riflettete bene su cosa volete fare!

Ogni scenario è composto da luoghi di interesse segnati sulla mappa, elementi che variano dal viandante pronto a qualche utile baratto (qui il denaro non ha alcun valore), fino a edifici che nascondono stanze piene zeppe di oggetti utilissimi.

PERICOLI (?) RADIOATTIVI

Non mancano ovviamente i nemici, che alternano mercenari a creature antropomorfe pericolosamente alterate dalla chernobylite, ma dispiace notare come l’impronta horror si sia un po’ persa per strada, diventando una sorta di elemento extra quasi impercettibile. Non si avverte quasi mai un reale senso del pericoloso, soprattutto quando si gioca seguendo una sorta di codice morale più benevolo, poco incline all’uccisione a sangue freddo di qualsiasi creatura presente nella zona contaminata. Grazie alle abilità che potremo imparare dai sopravvissuti, ci sarà possibile evitare la maggior parte degli scontri semplicemente camminando accovacciati e nascosti.

LA PSICHE DI IGOR SI DEGRADERÀ CON OGNI UCCISIONE

Al fine di bilanciare le tendenze omicide verso un tono più avventuroso, aggiungendo un ulteriore tocco alla non linearità dell’impianto, gli sviluppatori hanno inserito un parametro legato alla psiche del personaggio, con un counter che scende qualora vengano effettuate troppe uccisioni. Va detto, tuttavia, che a difficoltà normale se ne sente davvero poco l’incidenza, soprattutto poiché è possibile rimpinguare un buon quantitativo della stessa barra craftando degli unguenti appositi. Insomma, tranne che per la missione principale,  intervallata da scelte che coinvolgeranno i personaggi presenti nel roster (si spera tutti, ma dipende dalle scelte che avrete fatto durante la partita), tutte le altre missioni si susseguono con un ritmo piuttosto altalenante, non sempre in grado di sostenere la stessa attenzione e suspense per la narrazione anche sul gameplay.

Chernobylite Recensione

È ora di fare un grande passo verso l’ignoto…

Tecnicamente, il gioco non fa gridare al miracolo, rivelandosi bello ma un po’ spigoloso in diversi particolare, ambizioso anche in questo aspetto ma ben lontano dalla perfezione. Capita infatti di assistere a diverse compenetrazioni ambientali, animazioni altrettanto difettose e anche l’IA non sorprende per astuzia, limiti che finiscono per inficiare almeno in parte sul nostro soggiorno nella zona contaminata. D’altra parte, dopo l’irraggiungibile (almeno, in questo caso) Metro Exodus, il gioco di The Farm 51 può servire da ulteriore lauto spuntino per placare l’appetito in attesa di S.T.A.L.K.E.R. 2 – tenendo presente che, sebbene per altri motivi rispetto al gioco di 4A Games, anche in questo caso siamo in un contesto ludico parecchio diverso, con tratti survival bilanciati da altri tipici delle avventure orrofiche e una presentazione degli elementi di gioco a suo modo originale, senza debiti con GSC Game World. In tutti i casi, nonostante i difetti,  l’ambizione è stata grande e merita più di un’occhiata da chi ama la fantascienza intorno al dolente scenario di Chernobyl, oltre a un sentito onore delle armi.

In Breve: Completabile in venti ore, anche meno percorrendo la storia senza esplorare, Chernobylite si rivela un GDR con elementi survival e avventurosi estremamente sfaccettato e ricco di spunti interessanti. Un prodotto potenzialmente in grado di raggiungere le vette, anche per l’amore degli sviluppatori espresso nel ricreare la Zona contaminata, fedele praticamente al 100% grazie alle rilevazioni 3D effettuate sul posto, ma che pecca in diversi aspetti sotto il profilo realizzativo, vittima di un’ambizione comunque meritevole.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 8 GB RAM, GeForce RTX 2070, SSD
Com’è, Come Gira: Nessun particolare problema riscontrato per resa visiva e tecnica del gioco, sebbene ci siano comunque delle imperfezioni a livello di compenetrazione ambientale, animazioni e, anche al massimo del dettaglio, di texture un po’ slavate. Anche in questo contesto, però, ci leviamo il cappello per un’opera che ha cercato di superare i limiti naturali di un tema di validi sviluppatori

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Pro

  • Chernobyl ha un fascino tutto suo / Storia intrigante e piacevole da seguire / Soddisfacente nella lunga durata ma…

Contro

  • …alla lunga le missioni risultano un po’ ripetitive / Peccato che l’impronta horror si sia un po’ persa / IA dei nemici sottotono e qualche sbavatura tecnica
7.8

Buono

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