A distanza di quattro anni dalla remastered del primo SaGa Frontier, la saga creata da Kawazu-san torna sotto i riflettori occidentali con un secondo capitolo rivisto, corretto e potenziato a dovere, che merita di essere scoperto da nuovi giocatori e riscoperto da vecchi fan dei JRPG di stampo classico.
Sviluppatore / Publisher: Square Enix, Bullets / Square Enix Prezzo: 29,99 Euro Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, iOS, Android Data di Lancio: 27 Marzo
I riff narrativi dei JRPG di fine Anni ’90 e primi 2000 sono più o meno sempre gli stessi, ma uno in particolare è stato (ab)usato in decine di titoli: la classica storia del personaggio povero/sfigato che si rivela poi essere un predestinato/prescelto chiamato a salvare il mondo e soprattutto le vite anche di quelli che lo avevano deriso. Anche SaGa Frontier 2 Remastered racconta una storia di quel tipo, quella di Gustave, erede al trono della famiglia reale di Sandail che in tenera età deve sostenere una prova per dimostrare di saper lanciare incantesimi.
Purtroppo la prova non viene superata: “Il giovane non ha Anima e deve essere allontanato dal regno insieme alla madre”, tuona il Padre/Re, inviperito da quello che reputa un suo fallimento personale. Gustave è costretto a fare una vita da reietto, in un luogo lontano e questo lo trasforma in un giovane rancoroso che tutti vogliono evitare. Eppure una brace in lui inizia a crepitare, la sua voglia di avventurarsi in imprese sempre più avventurose sembra poter risvegliare in lui “qualcosa”.
Rispetto ad altre remastered del recente passato, SaGa Frontier 2 giustifica il suo esserci con nuovi contenuti per niente banali che rispettano il materiale originale
NULLA È ANDATO PERDUTO, ANZI
Raccontare una storia da prospettive diverse è un altro elemento che ha spesso caratterizzato gli RPG giapponesi, ma in questo titolo viene reso più peculiare dalla possibilità di vivere “pezzi” di quella storia nell’ordine preferito, selezionandoli dalla timeline. Non solo, è anche possibile abbandonare un evento già intrapreso per tornare ad un altro, al costo però dell’esperienza e degli oggetti guadagnati fino a quel momento. Sono poco meno di 20 le scene inedite aggiunte in questa Remastered, due delle quali sbloccabili solo dopo aver finito il gioco, che approfondiscono alcuni elementi dell’originale e danno maggiore spazio ad alcuni personaggi che per la prima volta diventano anche occasionalmente giocabili.

All’inizio potrete scegliere se giocare questa nuova versione o quella originale, ma selezionando la prima non potrete tornare indietro sulla decisione.
Non tutte le aggiunte sono significative a livello narrativo e i giocatori più attenti non potranno non notare almeno un paio di “buchetti” di trama, dovuti più che altro alla frettolosità con cui sono stati trattati alcuni frangenti. Nell’insieme tuttavia si tratta di un’opera di ampliamento più che apprezzabile e sicuramente molto meno pigra di quella della Remastered del precedente capitolo. Abbiamo apprezzato anche lo sforzo profuso per non mandare perduto il mini-gioco di scavo che originariamente era legato all’utilizzo della PocketStation, periferica PlayStation uscita esclusivamente in Giappone. In SaGa Frontier 2 Remastered è stato inserito all’interno del gioco e consiste nella possibilità di spedire alcuni “diggers” in determinate location del gioco per provare ad ottenere materiali utili e oggetti preziosi. Il ratio di successo o fallimento dipenderà spesso dalle diverse caratteristiche dei personaggi utilizzati.
IL PRESENTE GIUSTIFICATO DI SAGA FRONTIER 2
Rispetto ad altre remastered del recente passato, SaGa Frontier 2 giustifica il suo esserci con nuovi contenuti per niente banali che rispettano il materiale originale. Non sono molti i fan della serie qui in Europa anzi, ma quei pochi saranno felici di trovarsi di fronte una versione espansa della storia, con nuovi elementi che Kawazu-san ha supervisionato e incastonato nella storia, approfondendo le storie di alcuni personaggi e la trama con alcuni eventi inediti. Sotto il profilo estetico la combo “fondali rimasterizzati in alta risoluzione + sprite ridisegnati” è piacevole e da un risultato finale sicuramente migliore rispetto alla remaster del primo capitolo, sebbene permanga qualche problema di navigazioni in determinati scenari, dovuti alla difficoltosa percezione della profondità.

Il mini-game ‘Dig! Dig! Digger’, originariamente legato all’utilizzo della PocketStation, è per la prima volta disponibile in Occidente ed è stato integrato nel gioco principale.
Altra novità che va ad influire direttamente sul gameplay è il sistema Parameter Inheritance che permette di trasferire le caratteristiche di un personaggio ad un altro mixandone gli attributi e dando vita a customizzazioni che possono influire sensibilmente sulle battaglie. A proposito di queste ultime, il gioco offre tre diversi tipi di scontri: uno è il classico sistema a turni che sfrutta attacchi fisici, magici e combo tra i personaggi che compongono il party, ci sono poi i duelli 1-vs-1 che si svolgono tramite combinazioni di comandi che vanno decise prima di dare il via allo scontro; infine in determinati momenti della storia vi imbatterete anche un guerre lampo in stile Warfare che aggiungono un pizzico di strategia.
Il New Game + permette di scegliere quali elementi del gioco appena finito portare nella nuova partita e soprattutto porta in scena alcuni boss potenziati
In Breve: SaGa Frontier 2 è un JRPG con più di 25 anni sulle spalle, che dimostra però di avere ancora qualcosa da dare grazie ad un intrigante sistema di combattimento, una storia “a doppio binario” e interventi di restauro e potenziamento che includono nuove modalità di gioco, elementi narrativi inediti ed un gameplay snellito che si fa giocare con molto piacere.
Piattaforma Di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: La combo “fondali rimasterizzati in HD + sprite migliorati” da vita ad un risultato confortante in SaGa Frontier 2, sebbene in alcuni scenari risulti un po’ difficile percepire la profondità, a scapito della navigazione. Nessun problema tecnico durante il (lungo) test e dobbiamo ammettere che gli interventi di rimasterizzazione e potenziamento hanno avuto l’effetto sperato: il gioco è ancora oggi assai piacevole da giocare e le aggiunte di gameplay gli garantiscono anche una longevità superiore all’originale. Manca la localizzazione italiana, cosa che come al solito potrebbe tenere lontana una corposa fetta di appassionati.