È veramente difficile riuscire a parlare di questo film partendo dai suoi aspetti positivi. Vista la totale assenza dei medesimi, dovremo quindi basarci su quanto ci sia di sbagliato: xXx rappresenta la necessità di Vin Diesel – qui produttore e attore – di rilanciare l’ennesimo franchise dove può dettar legge. Sì, perché tolto Fast & Furious la carriera di Vin Diesel è ferma. Se andiamo a vedere la sua filmografia degli ultimi nove anni, infatti, troviamo solo la serie summenzionata, due tentativi di resuscitare franchise morti (Riddick e questo terzo xXx) e The Last Witch Hunter, per fortuna bloccato al primo capitolo causa imminente flop.
Dispiace vedere Diesel ridotto così, questo perché, almeno fino alla fine degli anni ’90, l’attore statunitense era uno dei maggiori talenti del circuito hollywoodiano: scoperto da Spielberg, che lo ha voluto in Salvate il soldato Ryan, Vin si è dedicato a svariati progetti, sia dal grande che dal piccolo budget. Poi, purtroppo, la fama e il testosterone hanno preso il sopravvento. Peccato!
xXx si presenta in sala come un film vecchio, appartenente ad un genere che non c’è più, quella “serie C” che, purtroppo, non riesce a narrarsi con leggerezza
Tornando a xXx (il cui primo capitolo risultava parecchio divertente, questo va detto), ribadisco che nessuno sentiva la necessità che la saga proseguisse. Di questo paiono accorgersi la stessa produzione e gli addetti ai lavori che, per tenere a galla la baracca, fanno delle banalità e della sospensione dell’incredulità le loro armi. Ne Il Ritorno di Xander Cage, il nostro agente xXx si unirà ad altri operativi per evitare che il solito manipolo di cattivoni metta in ginocchio il globo con attacchi terroristici dallo spazio (!). Per riuscire nell’impresa, Cage radunerà un gruppo alquanto eterogeneo di eroi, fra cui vale la pena citare il cecchino animalista, un uomo fanatico degli scontri automobilistici e un DJ amante della bella vita.
Già dai comprimari si può evincere l’idiozia del tema trattato. Eppure, il film avrebbe anche una certa logica di fondo: il modo in cui è gestita la squadra, infatti, ricorda tantissimo la “famiglia” di Fast & Furious, dove tutti i personaggi, che vivono all’interno del loro piccolo microcosmo, si tendono la mano. Proprio a causa di questo aspetto il film sveste ogni maschera, presentandosi per ciò che è: un semplice pretesto per continuare un franchise vuoto, considerata anche dalla superficialità della storia e delle scene d’azione (oggi, anche con un budget più esiguo, è possibile assistere a grandi film action, come John Wick, che riesce a divertire, a differenza di questo xXx).
xXx rappresenta la necessità di Vin Diesel – qui produttore e attore – di rilanciare l’ennesimo franchise dove può dettar legge
VOTO 4
Genere: azione, avventura
Publisher: Universal Pictures
Regia: D.J. Caruso
Sceneggiatura: F. Scott Frazier
Colonna Sonora: Brian Tyler
Intepreti: Vin Diesel, Donnie Yen, Samuel L. Jackson, Ruby Rose, Toni Collette
Durata: 107 minuti