Life is Strange: True Colors – Recensione

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LA NATURALEZZA È LA COLONNA PORTANTE SU CUI L’INTERO GIOCO È STATO COSTRUITO

Si può dire che la naturalezza sia un po’ la colonna portante attorno alla quale l’intero titolo è stato costruito, a partire dalla caratterizzazione di Alex – premurosa e talentuosa ma al contempo insicura e diffidente – fino allo sviluppo delle sue nuove amicizie e di possibili interessi amorosi con l’energetica Steph o con il premuroso Ryan, dialogo dopo dialogo, senza mai risultare fuori posto, come purtroppo spesso accade in giochi basati sulle scelte narrative offerte al giocatore. Deck Nine ci lascia scoprire da soli, gradualmente, frammenti del passato e presente di Alex, la sua personalità, i suoi gusti e le sue passioni, sia attraverso l’interazione con gli altri che tramite le pagine del diario e gli SMS inviati e ricevuti.

Life is Strange True Colors Recensione

Se siete tornati alla grigia monotonia cittadina dopo le vacanze estive, scoprire Haven Springs potrebbe essere terapeutico… O potrebbe farvi impazzire di nostalgia.

Allo stesso modo ci convince a voler fare altrettanto con tutti coloro che, pian piano, entrano a far parte della sua vita, lasciandoci sempre liberi di decidere se e quanto avere un impatto tangibile sulle loro emozioni manipolandole o assorbendole con l’Empatia.

NON ABBIATE FRETTA, GODETEVI LE PICCOLE COSE CHE SA OFFRIRE HAVEN SPRINGS

Certo, a volte la scelta non sarà facile e le conseguenze saranno tutt’altro che leggere sia su di loro che su Alex, ma se posso darvi un consiglio è proprio quello di non avere fretta di tornare sulla strada principale e godervi i piccoli momenti: osservate ogni oggetto, leggete i post sullo strano social network di Haven Spring e ascoltate tutto, dalla musica del jukebox ai racconti della fioraia, fino alle conversazioni telefoniche dei passanti. Il mistero che porta avanti la storia principale è fitto e intrigante, ma non è affatto l’unico motivo per cui dovreste giocare (e rigiocare ancora, magari cambiando le vostre scelte) a True Colors.

PLAY YOUR PART

Arrivati alla fine del 2021 e al quinto capitolo di questa IP, credo che non sia nemmeno necessario dirvi di stare lontani da Life is Strange: True Colors se il vostro unico interesse è far schizzare l’adrenalina alle stelle e perdervi tra meccaniche complesse e combo da memorizzare. Se siete invece tra coloro che amano le avventure narrative ma che non disdegnano comunque alcuni sprazzi di gameplay, sarete felici di sapere che Deck Nine ha in serbo delle piccole sorprese, almeno per una parte di gioco.

Life is Strange True Colors Recensione

Avete mai partecipato a un LARP? Io no, e ora più che mai sento un vuoto incolmabile nella mia vita.

Questo, fra tutti, è senza dubbio il capitolo che esemplifica meglio il desiderio degli sviluppatori di offrire più delle meccaniche classiche di Life is Strange e, sarò sincera, avrei apprezzato ancora di più se avessero cercato di distribuire questa loro verve creativa su una parte più consistente del titolo. Certo, la possibilità di giocare ai cabinati è apprezzabile, ma trattandosi di diversivi totalmente opzionali è difficile considerarle come delle aggiunte vere e proprie.

In Breve: In conclusione, non me ne vogliano i nostalgici e coloro che hanno (giustamente) riservato un posto d’onore al primo Life is Strange nel proprio cuore, ma True Colors raggiunge agilmente il suo predecessore a livello narrativo e, come prevedibile, migliora il tutto con una qualità grafica superiore, un doppiaggio notevole e una splendida colonna sonora. Una volta scesi dal bus sarà difficile non immedesimarsi totalmente in Alex e farsi trasportare non solo dalla sua sete di verità ma anche, più semplicemente, dalla quotidianità e dal calore che solo un posto come Haven Springs può regalare.

Piattaforma di Prova: PS4, PS5
Com’è, Come Gira: Prevedibile miglioramento di prestazioni passando da PS4 a PS5, sia in termini di resa grafica che di framerate, con la possibilità di godersi panorama da sogno con il Ray Tracing attivo. Ridotti ma non del tutto eliminati gli incontri con personaggi in T pose.

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Pro

  • Haven Springs e i suoi abitanti non hanno proprio nulla da invidiare ad Arcadia Bay / Davvero difficile non immedesimarsi in Alex grazie a un ottimo doppiaggio e a scelte di dialogo naturali e credibili / Ottima rigiocabilità e differenze sostanziali tra i vari finali possibili.

Contro

  • Non proprio consistente a livello di gameplay, con capitoli molto più interessanti di altri da giocare, nel senso più stretto del termine / Un paio di crash proprio sul più bello (riscontrati solamente su PS4 base).
8.8

Più che buono

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