Licenziamenti in Humble Games, dubbi sul futuro del publisher

Riportiamo la notizia dei licenziamenti in Humble Games, il publisher di videogiochi indipendenti di proprietà di Ziff Davis, la socieà che possiede il gruppo IGN e che ha da poco acquisito Gamer Network.

In una nota inviata a Sal Romano di Gematsu, un portavoce di Ziff Davis afferma che l’etichetta rimarrà operativa e continuerà a supportare tutti i partner con videogiochi in uscita. Di seguito riportiamo il comunicato integrale:

In questa congiuntura economica difficile per i videogiochi indipendenti, è stata presa la decisione difficile ma necessaria di ristrutturare le nostre operazioni. Questa decisione non è stata presa alla leggera; ha comportato molte riflessioni attente con l’obiettivo di garantire la stabilità e il supporto dei nostri sviluppatori e dei progetti in corso. Inoltre, la ristrutturazione non avrà alcun impatto sulle operazioni di Humble Bundle. Siamo consapevoli del profondo impatto che questa decisione ha sui membri del nostro team di Humble Games ed empatiziamo con tutte le persone coinvolte. Il contributo del nostro team è stato inestimabile, supportando il lancio dei nostri videogiochi da quando abbiamo iniziato a pubblicarli nel 2017. Ci impegniamo ad affrontare questa transizione con la massima empatia e comprensione possibile. Supportare i nostri partner di sviluppo e assistere gli ex membri del team rimane la nostra massima priorità. Ci impegniamo a rendere questa transizione il più agevole possibile per tutti i soggetti coinvolti. Grazie per il vostro sostegno durante questo periodo difficile. È molto apprezzato.

Tuttavia, intervenendo sulle colonne di Aftermath, un ex dipendente che ha deciso di rimanere anonimo ha fatto sapere che nessuno in Humble Games è sopravvissuto ai tagli al personale. Tutti i 36 dipendenti del publisher sarebbero stati mandati a casa. A sostegno di quanto dichiarato dalla fonte anonima, l’ex creative lead di Humble Games Chris Radley ha dichiarato pubblicamente che non si tratta di un’operazione di ristrutturazione, ma del preludio alla chiusura dell’etichetta.

Voglio essere chiaro, questa non è un’operazione di ristrutturazione. Questa è una chiusura completa di Humble Games. L’attività è stata ceduta a una società di consulenza esterna. Non è rimasto nessuno dello staff,” ha affermato Radley. “Non credete a questo messaggio scritto con un’intelligenza artificiale dalla società che possiede Humble Games, Ziff Davis, che sta solo cercando di mitigare la polemica. Ancora una volta siamo di fronte al fallimento dei dirigenti, e ancora una volta dei lavoratori talentuosi stanno pagando il prezzo delle pessime decisioni prese da altri. Ogni ex dipendente sta venendo soffocato da questa narrazione così irrispettosa nei loro confronti.

Insomma, la situazione appare molto più complessa del previsto, gettando molti dubbi sul futuro di Humble Games.

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