Durante un’intervista pubblicata sulle colonne di Game Informer, un presunto dipendente di Valve ha gettato un po’ di luce sul fato di Half-Life spiegando che il franchise è attualmente morto.
Lo sviluppatore ha dichiarato che l’ambiente relativamente fluido all’interno di Valve ha fatto sì che tutti i progetti relativi alla saga di Gordon Freeman venissero abbandonati al loro destino. Secondo la fonte di Game Informer tutto è iniziato all’indomani della pubblicazione di Half-Life 2: Episode 2, quando cioè era iniziato lo sviluppo del terzo episodio: da lì, però, sono spuntati molti altri progetti e il team ha iniziato a frammentarsi tra i vari Team Fortress, Counter-Strike, Portal, Left 4 Dead e Dota 2, mentre un altro gruppetto si è concentrato su Steam affinché la piattaforma potesse maturare e diventare ciò che è ora.
Il risultato finale è stato l’abbandono della serie in favore di altri giochi; da allora Half-Life si trova in un limbo perpetuo: chiunque provi ad avvicinarsi alla saga finisce per lavorare ad altri progetti dopo poco tempo.
Come sempre vi ricordiamo che queste sono solamente indiscrezioni, quindi prendetele con le pinze.
Half-Life è un franchise morto secondo un dipendente Valve
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