Shotgun Cop Man – Recensione

PC Switch

Stanchi di platformer che richiedono balzi millimetrici? Shotgun Cop Man non prevede il salto. Problema risolto. E come si fa a superare i precipizi? Con il caro vecchio Rocket Jumping.

Sviluppatore / Publisher: DeadToast Entertainment / Devolver Digital Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam), Nintendo Switch Data d’uscita: 1 Maggio

Nel 2025, pensare di realizzare un platform game in cui un Omino spara a tanti altri Omini e pretendere di avere per le mani un gameplay originale, è indice di un tasso alcolemico fuori scala, oppure di saperne una più del diavolo. In quale caso ci troviamo? Troverete la risposta continuando a leggere; quanto al diavolo, ora ha una bella gatta da pelare: un mandato d’arresto! Cosa avrà mai combinato Satana? Non vorrete mica sbatterlo in gattabuia per un paio di piaghe bibliche e qualche sporadica possessione? In realtà, il manigoldo si sarebbe macchiato di crimini ben più gravi: abbiamo prove concrete che abbia acquistato anime senza mai pagare il pattuito e, a peggiorare la situazione, parrebbe essere il promotore di un elaborato schema Ponzi. Un sistema nel quale ogni dannato avrebbe dovuto indurre amici e parenti a peccare, convincendoli poi a tentare altri consanguinei, in un’eterna catena di tentazioni, pur di scalare i ranghi della gerarchia infernale.

Di costituirsi non se ne parla, così DIO – Dipartimento Investigativo dell’Oltretomba – invia nell’Ade il suo miglior agente con il compito di far scattare le manette ai polsi del ricercato. Non sappiamo se sia esattamente questa la storia di Shotgun Cop Man, ma il nostro compito in questo twin stick action shooter platformer è proprio espugnare oltre centocinquanta livelli infestati da demoni e arrestare il re degli inferi. Come sempre Devolver Digital si dimostra un valido talent scout di produzioni fuori di testa, questa volta per mano di DeadToast Entertainment, già amato dal pubblico per l’ottimo My Friend Pedro.

SHOTGUN COP MAN, LUNGA VITA AL ROCKET JUMPING

Il protagonista senza nome di Shotgun Cop Man è impegnato in un gameplay platformer ma – plot twist – non può saltare. Dimenticate jump, double jump, wall jump, dash jump, eccetera jump delle produzioni simili, qui il nostro eroe probabilmente ha delle scarpe di cemento che non gli consentono di staccarsi dal suolo di nemmeno un pixel.

Shotgun Cop Man

Una bella cannonata verso il basso e via, verso l’infinito e oltre

Però è dotato di uno Shotgun Kattivissimo così potente che se lo imbracciate con forza e sparate verso il basso, il rinculo vi proietterà più in alto di quanto Armand Duplantis possa mai sognare. Et voilà, abbiamo trovato il modo di saltare. Se poi mentre siamo in aria spariamo a sinistra, il rinculo ci spingerà in un bel dash verso destra.

In Shotgun Cop Man ci si muove principalmente sparando: il rinculo è l’unico vero salto possibile

Nulla di particolarmente nuovo agli occhi dei più canuti, che sicuramente ricorderanno gli anni di Quake e Team Fortress con il celebre Rocket Jumping, tecnica per lanciarsi in aria colpendosi ai piedi con il proprio bazooka, sacrificando un po’ di salute in cambio di velocità e verticalità. DeadToast Entertainment ha ripescato questa vecchia tecnica trasformandola in regola fondamentale del gameplay. Del resto, chi conosce My Friend Pedro sa bene che all’autore piace dotare i protagonisti dei suoi videogame di particolari doti acrobatiche. Battezziamo così il nostro super poliziotto Victor “Vic” Recoil, Vic Rinculo per il pubblico italiano.

NON SOLO SALTI, MA AZIONE SERRATISSIMA

Probabilmente Shotgun Cop Man sarebbe già stato un gioco interessante solamente sfruttando a dovere il rinculo di Vic, ma il gameplay è decisamente più frenetico. Lungo i livelli molto brevi ma ricchi di ostacoli da superare, troveremo legioni di nemici pronti ad aprire il fuoco contro di noi. Non ci resta che rispondere al piombo con il piombo, e qui il rinculo prima rivelatosi provvidenziale consentendoci di superare una voragine potrebbe diventare letale, spingendoci verso una sega circolare o addosso ad altri proiettili. La situazione presto diventa un inferno, richiedendo grande improvvisazione oltre all’uso smodato del grilletto.

Shotgun Cop Man

Le boss battle sono impegnative grazie ai numerosi pattern di attacco dei mostri.

Fortunatamente oltre allo Shotgun Kattivissimo abbiamo in dotazione anche una Pistolina Stupidina che richiederà più di qualche colpo prima di nuocere ai nemici ma almeno non ci proietta in giro per il livello come fossimo una pallina da flipper; anzi, grazie alle sue veloci raffiche, se sapientemente direzionate, potremo planare dolcemente controllando al meglio la nostra caduta.

Minimalismo grafico, caos controllato, acrobazie e level editor per una longevità infinita

Nel corso del gioco troveremo varie armi secondarie, ciascuna con le proprie caratteristiche e il proprio apporto alla fisica di Vic. Le munizioni sono infinite, ma si ricaricano automaticamente solo una volta toccato terra; altro elemento molto importante da tenere in considerazione per non trovarci a credere di superare un intero livello saltellando come in Flappy Bird per poi trovarci a secco proprio sul più bello. Shotgun Cop Man è punitivo ma non spietato: quando Vic viene colpito o cade in trappola, non muore immediatamente ma perde l’arma secondaria e il suo cuore, che vagherà fluttuando in giro per il livello. Recuperarlo diventa immediatamente una priorità, prima che un secondo errore ponga fine alla missione.

Shotgun Cop Man

Non solo nemici, ma anche trappole ambientali da evitare.

Dulcis in fundo, possiamo anche ingaggiare scontri corpo a corpo con gli scagnozzi di Satana, ghermendoli e scagliandoli addosso ai loro compari. Muri da distruggere, piattaforme semoventi o con comportamento cloud, laser, interruttori e agguerriti boss di fine zona completano la sfida che ci viene proposta. Non ci sono selettori di difficoltà e il gioco è uguale per tutti, ma i più skillati potranno dannarsi per guadagnare i vari premi extra assegnati per completare un livello uccidendo tutti i nemici, senza subire danni ed entro un tempo prestabilito.

MINIMALISMO GRAFICO, EDITOR DI LIVELLI E SOUNDTRACK POMPATA

Come di consueto in questo genere di produzioni, la grafica è minimalista: i proiettili sono linee o palline bianche che si stagliano nel nero dominante, e gli “omini” citati all’inzio sono proprio mucchietti di pixel antropomorfi.

Shotgun Cop Man

L’editor è potente e completo, ma l’interfaccia si potrebbe migliorare.

La colonna sonora invece è pompatissima e ricca di bassi, proprio come si addice alle ordalie in stile Otxo o Hotline Miami, pronta ad accompagnarvi per ore ed ore. Ciliegina sulla torta, DeadToast Entertainment ci fornisce anche l’editor di livelli per creare e condividere nuove mappe tramite Steam Workshop, prolungando virtualmente all’infinito la vita del gioco.

In Breve: Shotgun Cop Man è un twin stick action shooter platformer atipico, che non prevede salti tradizionali e ci si libra in aria esclusivamente sfruttando il rinculo delle armi. Il Super Shotgun proietta con colpi potenti, mentre la pistola permette di planare e correggere la traiettoria. Munizioni infinite, ricarica solo a contatto col suolo e livelli brevi ma intensi impongono precisione e pianificazione. Il gameplay fonde movimento creativo e combattimenti serrati, con sfide aggiuntive per eliminare tutti i nemici, evitare danni e completare i livelli entro limiti di tempo. Grafica minimalista, colonna sonora adrenalinica e editor di livelli integrato completano un’esperienza pensata per appassionati di platformer tecnici e hardcore.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Il minimalismo grafico si traduce in richieste hardware poco esose che garantiscono estrema fluidità e reattività. L’editor di livelli, sebbene a detta dell’autore sia lo stesso da lui utilizzato, è molto spartano.

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Pro

  • Gameplay originale / Ritmo adrenalinico / Editor di livelli integrato

Contro

  • Livelli non proprio in ordine di difficoltà
8.6

Più che buono

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