Kaze and the Wild Masks – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Dopo essermi vestito come Larry Laffer per recensire un gioco la cui protagonista è una coniglietta, scopro che Kaze and the Wild Masks è “solo” un platformer. Ma che platformer!

Sviluppatore / Publisher: PixelHive / SOEDESCO Prezzo: 17,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, Xbox One, Nintendo Switch, Google Stadia

Quando ero piccolo, fosse stato per me sarei cresciuto a gelato e patatine fritte. Di ben altro avviso mia madre, che a volte mi preparava dei disgustosi minestroni. “La verdura fa bene”.

Aveva ragione, ma nel mondo di Kaze and the Wild Masks, platformer a scorrimento orizzontale sviluppato da PixelHive e distribuito da SOEDESCO, mammina sarebbe stata seccamente smentita: a causa di una maledizione, le verdure delle Crystal Islands sono cresciute a dismisura e vagano minacciose in cerca di guai. Bisogna assolutamente fermarle. Piselli e melanzane che avete rovinato la mia infanzia, siamo finalmente alla resa dei conti!

CONIGLIETTA CURIOSA

A scatenare il pandemonio è stata la simpatica coniglietta Kaze che un bel giorno, in compagnia dell’amico Hogo, decide di avventurarsi in un tempio misterioso, contravvenendo alla prima regola dei templi misteriosi: non entrare mai nei templi misteriosi. Ma ormai la frittata era fatta, e il Cattivone dei Videogiochi si era risvegliato dal sonno millenario, lanciando l’anatema. Ora ci toccherà disfarci degli ortaggi mannari, raccogliendo nel frattempo i cristalli che sono stati sparpagliati ai quattro venti.

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Un pomodoro sparacarote!

Vestiremo i panni della scattante protagonista, che oltre a correre e saltare dispone di grandi orecchie che le donano interessanti abilità. Roteando su sè stessa, queste inizieranno a girare come pale di un elicottero e potrà prendere a schiaffoni – pardon, a padiglioni – i nemici, o rallentare la caduta mentre si trova in volo. E sempre con le orecchie può appendersi a funi e liane, oltre che afferrare e lanciare casse. Un bel salto dritto in testa alla verdura della sventura è in ogni caso sempre efficace, come ci insegna nonno Mario dal 1983, specialmente usando lo stomp. E che fine ha fatto Hogo? La sua esistenza terrena pare terminata, ma la sua anima ci proteggerà dal primo impatto con un nemico o con uno dei tanti elementi letali dello scenario.

TIGER BUNNY

A volte incontreremo idoli o altari sui quali è riposta una maschera. Indossandola, verremo pervasi dai suoi poteri e acquisteremo abilità esclusive. Potremo volare come aquile, nuotare come squali, combattere e saltare come tigri, cambiando la strategia e l’approccio a nemici e ostacoli a seconda della forma animale nella quale ci siamo trasformati.

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Poteva mancare un livello sul ghiaccio?

Questo aspetto è molto ben realizzato, al punto che le sezioni dei livelli che affronteremo con le varie mutazioni se debitamente sviluppate potrebbero diventare altrettanti spin-off del titolo principale.

CASUAL A CHI?

Kaze and the Wild Masks può essere affrontato in due modalità: Casual, che mi sono rifiutato di provare arrivando anche a minacciare lo sciopero della fame in caso avessi subìto pressioni dalla redazione, e Originale, dedicata a quei pazzi in circolazione che ancora accettano che un gioco possa presentare delle difficoltà.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Divertente. Punto / Tecnicamente molto ben realizzato / Un sacco di segreti, bonus, achievement.

Contro

  • Gameplay poco innovativo / Alcuni passaggi spudoratamente copiati dai big del genere.
9

Ottimo

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