Electronic Arts ha diffuso i risultati finanziari relativi al terzo trimestre dell’anno fiscale in corso, rivelando che gli introiti sono stati inferiori alle stime: i ricavi si sono fermati a 1,61 miliardi di dollari, contro 1,75 miliardi previsti.
Una situazione dovuta principalmente alle vendite di Battlefield V, anch’esse al di sotto delle aspettative. Lo sparatutto bellico targato DICE ha piazzato solo – si fa per dire – 7,3 milioni di copie dal lancio, un milione in meno rispetto alle previsioni. Sia il CFO Blake Jorgensen che il CEO Andrew Wilson hanno attribuito le minori performance al rinvio della data di lancio di Battlefield V, che è stato pubblicato il 20 novembre e non il 19 ottobre come inizialmente stabilito, andandosi a scontrare con gli altri titoli pubblicati nel periodo delle feste nonché con i ribassi e le promozioni dei rivenditori. Parte delle minori vendite viene inoltre attribuita alla concorrenza con i videogiochi di stampo battle royale, Fortnite in primis, indicato come il principale competitor dai manager di Electronic Arts.
Inutile dire che tali cifre non sono state accolte bene dagli investitori: Bloomberg riporta che il valore delle azioni della compagnia è crollato all’annuncio dei risultati finanziari, con un calo che è arrivato a toccare addirittura il 19%. Insomma, non proprio un trimestre da incorniciare per EA.
