Last Flag Flying – Recensione

Ma quanto è bello il cinema di Linklater! I suoi film sono sempre così convenzionali, nondimeno scritti da una penna consapevole e raffinata, ed è proprio questo a renderli magnifici e dolci. Vedere un film di Linklater come Last Flag Flying è come svegliarsi al mattino e sentire l’odore del caffè venire dalla cucina; sono pellicole che ti fanno sentire a casa e alleggeriscono ogni tipo situazione. Vi parrà incredibile, ma riescono a stemperare persino la vicenda di un uomo che intraprende un viaggio con due amici per recuperare la bara del figlio morto in Iraq, per poi seppellirlo nel cimitero della città.

L’uomo in questione è Larry, uno straordinario Steve Carell che si sta scoprendo come attore drammatico davvero perfetto (come lui ne abbiamo pochi, oggi); i due amici, invece, sono Sal (Bryan Cranston), casinista ma dai metodi pratici e razionali, e Mueller (Laurence Fishburne), uomo di chiesa. Last Flag Flying immagine Cinema 01I tre, reduci del Vietnam, non si vedevano da più di 30 anni, ma il lutto improvviso di Larry lo porterà alla ricerca dei due amici per intraprendere un atipico viaggio “on the road” attraverso gli Stati Uniti, condito da continue rievocazioni degli anni ’70 e di una guerra che non c’è più, ma che brucia ancora nel cuore, anche se ogni generazione americana avrà la sua: Vietnam, Guerra del Golfo, Iraq…

i flussi di coscienza vengono affrontati con una sfumatura da commedia che regna senza sbavature per tutta la durata del film

Eppure, nonostante la storia sia ambientata nel 2003, l’occhio di Linklater, meno patriottico di quanto possa apparire visionando il trailer, ragiona e lavora come sempre sul tempo, sulle rughe e gli acciacchi dei protagonisti, così come sulle promesse di un paese che sembra essersi dimenticato dei suoi “eroi”. Il Sal di Bryan Cranston dirà infatti che la loro missione era di affrontare i “rossi” dentro e fuori il paese: peccato che lui stesso – dopo il Vietnam – abbia aspettato di combattere la sua battaglia in un bar che poi ha finito per comprare e gestire.Last Flag Flying immagine Cinema 02

i film di Linklater sono scritti da una penna consapevole e raffinata

Il sogno americano è un’utopia fastidiosa per chi è ancora scapolo, per chi predica Dio ma vede tanto male, oppure per chi si è visto strappare il giovane figlio in guerra, ma questi flussi di coscienza vengono affrontati – incredibilmente – con una sfumatura da commedia che regna senza sbavature per tutta la durata, perché al netto della natura drammatica dell’opera, Last Flag Flying è una delle migliori commedie che abbia visto in questo 2017. Parte del successo è dovuta al cast di grandi nomi che creano fra loro un’alchimia incredibile: i tre protagonisti rievocano storie e aneddoti e in questo flusso di ricordi veniamo rapiti, tanto che vorremmo essere il quarto amico per intrometterci e dire la nostra, in un viaggio pregno di cambiamenti, tardivi ma effettivi.

Come già successo nella trilogia dei Before (Prima dell’alba, Prima del tramonto e Before Midnight), dove abbiamo assistito alla maturazione di Jesse e Céline nell’arco di 20 anni (sia veri, che cinematografici), qui i tre attori ripercorrono il tempo trascorso non insieme usandolo come carburante per accendere un piccolo cambiamento nella loro vita, come per esempio tenersi in contatto nel futuro, il che prevede di comprare un “oggetto misterioso” come un cellulare.

Last Flag Flying è un film veramente incredibile e sospeso nel tempo: la pellicola ci trascina in una storia struggente che ci fa ridere e commuovere in continuazione; una miscela esplosiva che solo i grandi registi, in presenza di altrettanto grandi attori, sono in grado di regalarci.

Visto alla Festa del Cinema di Roma, Last Flag Flying è uscito nelle sale statunitensi il 3 novembre. Ancora senza distributore, il film arriverà in Italia attorno a marzo 2018, dacché Bryan Cranston e Steve Carell, probabilmente, si contenderanno la statuetta per la migliore interpretazione ai prossimi Premi Oscar.

VOTO 8

Last Flag Flying immagine Cinema locandinaGenere: drammatico, commedia
Publisher:
Regia: Richard Linklater
Colonna Sonora: Graham Reynolds
Interpreti: Steve Carell, Bryan Cranston, Laurence Fishburne, Yul Vazquez
Durata: 124 minuti

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