Questo fine settimana, ludicamente parlando, è stato discretamente intenso, per chi come me cerca di fare una vita da videogiocatore. Non forsennato, non da cardiopalma, ma comunque divertente. Ho finalmente trovato un po’ di tempo per giocare a Sea of Thieves insieme agli amici del #teamcrimine, ho accompagnato la figlia più piccola alle sue prime lezioni di magia nei livelli iniziali della remaster di Harry Potter per PlayStation 4, mentre cercavo di resistere alla tentazione di giocare ad Armalyte e Cybernoid II sul C64 Mini arrivato sabato mattina in redazione (nota bene: l’ho consegnato personalmente stamane nelle assai più capaci mani del Paolone, che avrà modo di parlarcene in lungo e in largo nei prossimi giorni). Il tutto, rigorosamente spaparanzato sulla poltrona gaming a “fagiolo” di Gamewarez, arrivata anch’essa in questi giorni.
dietro ogni buon videogiocatore c’è qualcuno che gli è vicino, e gli permette di esserlo al meglio
Nel mio caso, quel “qualcuno” è mia moglie, che sabato mattina ha ritirato in portineria l’enorme scatolone in cui stava la poltrona-fagiolo, e non solo non ha minacciato il divorzio quando ha visto l’oggetto riempire un altro po’ dell’ormai pochissimo spazio rimasto in salotto, ma si è anche offerta di provarlo prima di tutti gli altri.
mia moglie non solo non si è lamentata delle dimensioni della poltrona a fagiolo, ma ha voluto provarla per prima
Per lei non è certo stata una sorpresa che fossi appassionato di videogiochi, né si può dire che non sapesse a cosa stesse andando incontro. Resta comunque il fatto che sono passati quasi vent’anni da quando abbiamo iniziato la nostra vita insieme, e io ancora oggi non mi capacito di come non sia stato ancora sbattuto fuori di casa. Sì, lo so, un giorno o di questi dovrò arrivare con un bel mazzo di fiori. ^_____^