A quanto pare le vendite in ambito PC non stanno andando a gonfie vele, e questo ha spinto un colosso come Intel, primo chipmaker al mondo nel settore, a un forte taglio del personale. Dunque 12 mila dipendenti in tutto il mondo perderanno il loro posto di lavoro entro metà 2017, ovvero l’11% dell’intero corpo, una manovra necessaria per far risparmiare all’azienda un totale di 750 milioni di dollari nel 2016, e 1.4 miliardi di dollari entro metà del prossima anno. Tuttavia non si tratta di un semplice taglio della forza lavoro, Intel sta infatti ridisegnando dal profondo la sua struttura e le sue priorità. Dai PC il colosso si sposterà quindi allo sviluppo di soluzioni per lo IoT (Internet of Things) che alimenteranno miliardi di dispositivi, smart e connessi. Inoltre l’altro grosso cambiamento di Intel sarà la nascita dei data center, settore in continua crescita. La ristrutturazione è stata comunicata ai dipendenti tramite una mail del CEO Brian Krzanich, un provvedimento che molto probabilmente avrà ripercussioni sull’intero settore.