l’universo narrativo di VirtuaVerse riesce a trasmettere informazioni attraverso qualunque elemento, con una costante e riuscitissima opera di world building
TOKYO, SUSHI E NEON
Senza timore di spingersi nel territorio più estremo e ostico dell’avventura grafica, dove gli enigmi si incastrano tra loro, e quando tutto appare chiaro ecco spuntare una nuova problematica che rimette tutto in discussione, VirtuaVerse tiene insieme le sue diverse componenti attraverso un’opera di world building che non teme paragoni con opere ben più ambiziose e costose.
Il gioco non teme di esprimere una posizione politica su tecnologia, privacy e controllo

Dopo l’opprimente scenario cittadino iniziale, il gioco si sposta anche in ambientazioni più naturali.
Si tratta di un punto di vista da sempre legato a doppio filo al cyberpunk e, per quanto a volte emerga in maniera un filo troppo didascalica, la sua presenza arricchisce un approccio alla narrazione anch’esso in qualche modo politico, in cui i personaggi hanno una loro morale, non sono necessariamente buoni o cattivi, ma si collocano in diverse aree della sfumatura di grigio, e soprattutto esprimono opinioni.
La grafica del titolo è meravigliosa, rappresentando la moderna declinazione del pixel 2D vecchia scuola

Nonostante l’impianto di gioco old school, VirtuaVerse azzarda anche situazioni di gioco piuttosto eccentriche.
Quel che non potete sentire, purtroppo per voi, è invece la pazzesca colonna sonora di Master Boot Record, composta di varie tracce di chiptune che non solo catturano in pieno lo spirito del cyberpunk, ma connotano e caratterizzano con il loro suono ciascuna ambientazione a cui sono associate, diventandone parte integrante e inscindibile.
In Breve: Pur restando, orgogliosamente, nel solco più classico delle avventure grafiche, VirtuaVerse riesce a introdurre alcune interessanti innovazioni non fini a se stesse, ma integrate nella visione complessiva del gioco. Trama, grafica e sonoro di altissimo livello aiutano a immergersi nel dettagliatissimo mondo ideato da Theta Division che rappresenta non solo il vero punto di forza del gioco, ma anche il motore centrale dell’avventura con la sua abbondanza di dettagli. Pochi giochi sono riusciti a ricreare così efficacemente atmosfere, temi e suggestioni del cyberpunk.
Configurazione di Prova: Intel i5 7200U @2.50, 8 GB, Intel HD 620, SSD
Com’è, Come Gira: Prova “tostapane” superata in pieno. VirtuaVerse gira benissimo praticamente ovunque, carica in un lampo, anche all’avvio, e soprattutto consente di saltare con un click i loghi iniziali, vera piaga di attesa dal terzo lancio in poi.
- 1 2