Tornato dalla gamescom di Colonia, dove ho potuto provare il gioco in anteprima grazie a Fabio, compagno di mille avventure e camerata (che, peraltro, ha già detto molte cose interessanti su queste pagine), non vedevo l’ora di mettere le mani con più calma su Mother Russia Bleeds, il titolo di lunga gestazione dello studio parigino Le Cartel pubblicato dagli immarcescibili svitati di Devolver Digital, adorabili scoppiati che nel corso di questi anni sono riusciti nell’impresa di pubblicare solo la crema dello sviluppo indipendente, con nostra somma gioia.
IL RICHIAMO DELLA MADRE PATRIA
In particolare, come dicevo anche nella videoanteprima in terra teutonica, Mother Russia Bleeds fa la gioia di chi, come me, si sente orfano dei picchiaduro a scorrimento di una volta, quelli che tra un Cadillacs and Dinosaurs e un Captain Commando animavano i pomeriggi degli anni Novanta e ci mettevano spalla a spalla con gli amici, a buttare gettoni nei cabinati e a menare cartoni virtuali con il solo scopo di portare avanti la storia e raggiungere l’agognata schermata finale a 16 bit, con quel dithering che scaldava i cuori e ripagava delle immani fatiche.
La droga Nekro funge da power up in sostituzione dei più tradizionali polli, cosciotti e prosciutti vari
FLUIDI CORPOREI
In Mother Russia Bleeds ci sono davvero tutti gli elementi sopraccitati, e anche di più. La droga Nekro, con cui veniamo a contatto nelle prime fasi del racconto, funge infatti da power up in sostituzione dei più tradizionali polli, cosciotti e prosciutti vari che si trovavano disseminati nelle strade dei classici anni Novanta, e tornerà utile più di una volta per rigenerare l’energia perduta nei combattimenti.
Avremo infatti sempre a disposizione una siringa da “ricaricare” prosciugando i nemici agonizzanti a terra, e alla bisogna potremo iniettarci nelle vene un po’ di nuova linfa per proseguire a menare le mani senza soluzione di continuità (o sarà possibile assistere i compagni di avventura bisognosi di un second wind). Nel caso, poi, che le situazioni si inaspriscano più del dovuto (e non è raro), è possibile usare la droga d’ordinanza anche per darsi la carica attivando uno status di berserker di breve durata, ma sufficiente per far virare l’azione sotto un filtro ancora più acido, in cui il nostro personaggio si muoverà più velocemente, distribuendo mazzate con maggior vigore e guadagnando anche una sorta di finisher particolarmente truce, in luogo della solita presa, con cui scaraventare in giro i malcapitati.
Frasi ingiuriose, oscenità assortite e situazioni assurde fanno da sfondo a un titolo che spinge subito fortissimo sull’azione e sul sangue che ne consegue
Il sistema di combattimento di Mother Russia Bleeds è semplice ma al contempo profondo, e richiede una certa dose di strategia anche contro i nemici “standard”, dal momento che ben presto ci troveremo davanti energumeni in grado di reagire prontamente con una parata o, ancora peggio, usando oggetti e scudi rinforzati per rispondere alla nostra offensiva. Ossi duri che, complici la stazza delle figure e l’eventuale presenza di fino a quattro giocatori su schermo (con conseguente aumento esponenziale dei nemici e fortificazione della loro pellaccia), rendono i quadri e le azioni non sempre leggibilissime, andando a minare un po’ i tecnicismi di cui comunque è possibile rendersi protagonisti.
Che Mother Russia Bleeds non sia un button masher, d’altronde, è evidente tanto nella varietà delle situazioni, che ci vedono spaziare tra night club e vere e proprie guerre civili con tanto di forze speciali, quanto nelle boss fight, che più che combattimenti “più grandi e più grossi” sono quasi dei puzzle da risolvere con un pizzico di pensiero relativo, mentre si palleggiano minion a forza di nocche sulle gengive.
WINNERS DON’T USE DRUGS
Nonostante le sue indubbie qualità, però, Mother Russia Bleeds lascia il fianco scoperto ad alcune perplessità oserei dire strutturali. Posto che in questa sede non me la sento di colpevolizzare oltremisura alcuni bug (che comunque mi hanno costretto più di una volta a riavviare i livelli, vuoi perché perdevo il mio compagno d’avventura, vuoi perché semplicemente si verificavano dei freeze nelle animazioni), convinto che si tratti di episodi isolati al codice review scevro di qualsivoglia patch, è difficile ignorare alcuni punti che mi hanno fatto storcere il naso anche e più dei nei tecnici.
Il sistema di combattimento di Mother Russia Bleeds è semplice ma al contempo profondo
Mother Russia Bleeds è un validissimo erede di quei picchiaduro a scorrimento che facevano la gioia di grandi e piccini a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Esagerato, sboccato, acidissimo e iperviolento, il gioco di Le Cartel non si fa problemi a mettere in scena il divertimento di menare più riuscito, e per certi versi intelligente, da diversi anni a questa parte, complici anche un’estetica pazzesca e una buona colonna sonora. La difficoltà delle fasi finali e una gestione dei contenuti non perfetta, oltre a qualche incertezza tecnica di troppo, gli levano lo status di capolavoro, ma è innegabile che Devolver ci abbia preso ancora una volta, regalandoci un titolo che non può mancare nella libreria dei fan del genere.