Se l’altro ieri mi avessero detto che avrei perso la brocca per un’avventura testuale, avrei probabilmente riso di gusto. Ieri sera, dopo aver visto i titoli di coda di Stories Untold, ero di tutt’altro umore. Entusiasta, spaventato, emotivamente stravolto. No Code ha preso un genere ormai dimenticato dalla storia e l’ha re-inventato in maniera originale, aggiungendo elementi interattivi e audio-visivi alla vecchissima pratica di interagire tramite tastiera col mondo di gioco.
Il risultato è una piccola chicca di gameplay “sperimentale” che rapisce, mischiando continuamente i piani di coinvolgimento del giocatore, e trovando pure il modo di raccontare molto bene una storia dell’orrore complessa e struggente. Il tutto in una cornice produttiva che attinge senza tanti complimenti all’estetica anni Ottanta tornata di gran moda con il bellissimo Stranger Things di Netflix, come appare evidente fin dal logo del gioco, e dalla splendida sigla iniziale.
CASE ABBANDONATE
Il primo episodio è la versione ripulita e messa in ordine (rimasterizzata, come suol dirsi ultimamente) di The House Abandon, uscito lo scorso agosto. Il quadro che si presenta di fronte al giocatore è davvero minimale, e crea subito una sensazione di confusione mista a familiarità: una modesta scrivania su cui si trova un vecchio computer con lettore di cassette, lo schermo a tubo catodico su cui gira il gioco, una lampada e un telefono a parete.
L’interazione avviene tutta tramite tastiera
CAVIE DA LABORATORIO
I capitoli successivi regalano una qualità produttiva superiore, più rifinita e curata, affiancando la componente puramente testuale del primo episodio con un gameplay più tradizionalmente “avventuroso”, per quanto statico, che prevede cambi di scenari, oggetti con cui interagire tramite mouse, e persino sporadiche sezioni di movimento a piedi.
nel finale, Stories Untold diventa un racconto sulla responsabilità delle nostre scelte, sull’accettazione del senso di colpa
L’ULTIMA SESSIONE
E poi c’è il capitolo finale, che tira le fila del discorso, in cui tutto quanto abbiamo visto e giocato in quelli precedenti assume finalmente un significato ben preciso. Arriviamo così a scoprire che ogni singolo elemento e ogni singola azione compiuta negli altri episodi non erano frutto di deliri acidi degli sviluppatori, ma si incastrano alla perfezione in un contesto molto più ampio e profondo, che qui viene svelato in tutta la sua forza. È in questo passaggio che Stories Untold smette di essere semplicemente una raccolta di avventure testuali sperimentali, ma diventa un racconto sulla responsabilità delle nostre scelte, sull’accettazione del senso di colpa. A un certo punto, infatti, il gioco non accetta alcun comando se non quelli “giusti”. Che non sono quelli giusti per davvero, perché vorremmo di sicuro fare tutt’altro, ma non c’è altra scelta. Ci ritroviamo così intrappolati nella rete delle nostre scelte, senza alcuna possibilità se non ripercorrerle, affrontarle e accettarle.
Nota – Per poter non solo apprezzare, ma anche giocare Stories Untold occorre sapere e capire l’inglese: ci sono i sottotitoli, è vero, ma non in alcune parti – tipicamente quelle più importanti ai fini della risoluzione degli enigmi, in particolare nel terzo episodio.
Qualche link utile:
- The House Abandon
- Sito ufficiale – StoriesUntoldgame.com
- Per acquistare il gioco: Steam – Humble Bundle – GOG.com
Qualche ora. Una serata lunga. Non vi servirà molto di più per vedere i titoli di coda di Stories Untold, ma sarà una serata che ricorderete per molto tempo: per l’effetto nostalgia à la Stranger Things, che funziona sempre, fatto di tecnologia lo-fi e macchinari analogici; per il gameplay che reintepreta il parser delle avventure testuali, lo re-inventa e lo arricchisce; per la storia di James Aition, e i terribili segreti che si porta appresso. Stories Untold costa una decina di euro: a questo prezzo (o meglio ancora, con lo sconto dei primi giorni di disponibilità), a meno di non avere un’avversione viscerale per il genere, non c’è davvero motivo per cui non dovreste volerlo aggiungere alla vostra collezione.