Soul - Recensione

L’emorragia di pubblico al cinema causa Covid-19 ha portato le major a rivedere i loro piani di distribuzione dei film. Inutile star qui a discutere: in questo tipo di mercato ognuno guarda le proprie tasche e alcuni prodotti non possono rimanere fermi troppo a lungo. Disney, per il lancio del nuovo e atteso film Pixar di Pete Docter, Soul, sceglie la strada più discussa: niente sala cinematografica, con un totale rifiuto di uscire al cinema che, nonostante il periodo, ha attirato le critiche di gran parte del settore.  D’altra parte, la stessa Disney naviga in acque economicamente instabili e attraversa un passaggio molto più fragile del solito: considerata la chiusura  da quasi un anno dei suoi parchi divertimento, da cui arriva il maggior fatturato della compagnia, la ricerca di pubblico – e di abbonamenti – per Disney+ appare un’idea non così assurda o scellerata.

in qualche modo, Soul rincorre e segue le orme del successo di Inside Out

Joe Gardner insegna musica alle medie. Gli scolari sono svogliati, salvo qualche elemento, ma nonostante tutto Joe sogna il grande salto che arriva proprio da un suo ex alunno, divenuto batterista della leggendaria jazzista Dorothea Williams, in cerca di un pianista per le sue serate. Il talentuoso professore di musica si mette allora il vestito buono, illumina la mente e le orecchie della Williams ed ottiene il posto… salvo morire subito dopo. O almeno, mentre il suo corpo è in coma, la sua anima è pronta al passaggio verso l’aldilà ma lui si rifiuta. Non è possibile che accada ora, proprio quando ha ottenuto – forse – la sua più grande occasione. Dunque la destinazione cambia, da Altro Mondo a Ante Mondo, luogo dove si “formano” le anime pronte a nascere come esseri umani. Personalità, sogni, speranze e anche abilità, tutto viene definito lì, in quello spazio.

soul recensione

Il più grande cruccio riguardo Soul è proprio il suo voler rincorrere senza pudore il successo di Inside Out, sempre nato per mano e genio di Pete Docter. In quel caso la rappresentazione delle emozioni era un continuo stupore di sentimenti,  ambito in cui Soul – purtroppo – arranca. Sembra paradossale che proprio un film che fa del blues e del jazz la sua anima candida, sottolineando il desiderio di improvvisazione e bellezza, rimanga incastrato in una metrica narrativa su cui si sono plasmati i film d’animazione (e non) degli ultimi anni.

Il colpo d’occhio rimane incredibilmente ispirato. Ogni forma sinuosa o spigolosa di tutti i personaggi, sia nella realtà che nell’Ante Mondo, è curata sin nel più piccolo dettaglio e riesce a comunicare feticci e sfaccettature su cui la parola sarebbe superflua (pensate al viso spigoloso di Carl Fredricksen in Up, a cui si affianca la dolce rotondità della moglie Ellie). Lo stesso cuore del racconto è potentissimo, confermando la delicatezza con cui Pixar riesce a comunicare – e far evolvere – il concetto della morte. Certo, qui l’evoluzione narrativa implica un ascolto più attento e maturo. Non è per forza un film dedicato a un pubblico prettamente piccolo o maturo, ma il messaggio di vivere la propria vita assaporandone ogni attimo può forse avere un effetto maggiormente catartico su persone più vicine a Joe, chiuso nella gabbia delle aspirazioni e della costante insoddisfazione di tutto, nel pieno della maturità anagrafica.

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Come è prassi del genere, la lezione arriverà da chi è capace di vivere quella vita per poco tempo, rimanendo stupefatto di ogni istante, di una foglia che cade al suolo o di un pezzo di pizza. La resa grafica e sonora coincide come sempre con un accompagnamento intimo, doloroso e gioioso al tempo stesso, ma il sapore in qualche modo è già conosciuto al palato e la musica manca di improvvisazione, per quanto bella e avvincente, determinando un assolo entusiasmante che, però, brilla di più per magniloquenza tecnica.

VOTO 8

soul recensioneGenere: animazione
Publisher: Disney+
Regia: Pete Docter
Colonna Sonora: Trent Reznor
Interpreti (doppiatori nella versione originale): Jamie Foxx, Tina Fey, Questlove, Angela Bassett
Durata: 100 minuti

 

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