Mancano pochi giorni all’arrivo di Boris 4 su Disney+, ma la casa di Topolino ci ha dato la possibilità di vedere i primi episodi in anteprima e sì, anche a questo giro la qualità c’ha rotto il… sì, quello lì.
Si può fare ancora Boris senza uno dei tre sceneggiatori, Mattia Torre, e senza l’interprete di Itala, Roberta Fiorentini? No, ma si può proseguire un racconto, un marchio, uno stilema, contestualizzandolo in una cornice moderna, da sempre uno degli obiettivi della serie, guardare il mondo dell’audiovisivo, criticarlo e ridicolizzarlo portandolo su terreni di situazioni estreme, coadiuvate da personaggi letteralmente fuori di testa, tra attori egoisti, produttori arraffatori e capi di rete che cercano la linea comica.
Dopo aver affondato le mani nella serialità prima e nel mondo del cinema poi, questa quarta stagione, che ha più il sapore di un revival, porta la storica troupe capitanata da Renè Ferretti alla mercé di una nuova piattaforma streaming di proprietà statunitense. Come grande paradosso per chi lo ha seviziato per anni, l’ex seppia Alessandro adesso ha un ruolo di spicco in questa azienda, dedicandosi alla raccolta di soggettoni da trasformare in serie tv.
Tutti provano a mandare un progetto, anche Ferretti con un’interessante serie nostalgica sugli anni ’70 italiani, ma a spuntarla è un bislacco progetto di Stanis sulla vita di Gesù, riletto in chiave moderna, a cui la rete chiede di associare elementi strampalati (la parentesi teen, l’aspetto supereroistico di Gesù e le classiche clausole di inclusività). Materiale perfetto per seguire la produzione in un coacervo di situazioni paradossali, mentre i poveri sceneggiatori si districano tra le richieste di Stanis, l’incursione di Lopez e i paletti fissati dalla piattaforma streaming.
Dopo questo lungo preambolo vi vedo lì, ancora dubbiosi, a chiedere l’unica cosa che un fan di Boris ha bisogno di sentirsi di dire: questa quarta stagione è meritevole? Hanno rovinato tutto?
Nonostante un iniziale scetticismo da parte del sottoscritto, mi è difficile descrivere a parole quanto mi abbiano divertito le puntate fino a questo momento, tanto da averle riviste tutte appena finite.
Boris c’è perché in qualche modo, come gli stessi autori (Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre, purtroppo scomparso agli inizi del 2019) hanno sempre asserito, nasce un po’ per fortuna e un po’ per genio. La quarta stagione prosegue in questo particolare esperimento, dove ci si muove per fan-service (era prevedibile), senza dimenticare la natura goliardica dell’opera che alterna follia umana a critica piccata verso il settore, di quella che fa ridere, dai giochi di parole alle manovre per ottenere più fondi e far inserire parenti criminali in settori a loro sconosciuti.
Forse a mancare, da quanto visto, è la particolarità di saper ragionare il tempo che stiamo vivendo, elemento presente nelle prime tre stagioni, qui dilatato dalla necessità di realizzare la serie al centro delle vicende. In qualche modo potrebbe spiazzare, ma soffermandosi bene sul modus operandi di tante piattaforma streaming, oggi non c’è più l’approvazione post pilota, adesso in un solo giorno possiamo andare diretti di bingewatching e vedere una nuova stagione di un’attesa serie senza aspettare giorni, settimane, responso del pubblico o dati di ascolto.
La Vita di Gesù viene così cotta e mangiata, con i calcoli interni al sistema e il gradimento del pubblico a cui nessuno importa. D’altronde i soldi investiti sono tanti, tutti si sentono dei rapinatori a lavorare a un progetto che giorno dopo giorno assume caratteristiche sempre più assurde, mentre vengono pagati cifre troppo alte.
E Boris, alla fine, è sempre stato questo, con tutti i soggetti che continuano a seguirne la logica. Dunque sì, sono loro, sono tornati, con pesanti assenze che si fanno sentire scena dopo scena, dalla penna di Mattia Torre al lardo di Colonnata di Itala, ma in qualche modo anche loro sono lì, hanno creato e formato il retaggio per cui, oggi, stiamo nuovamente parlando di Boris a distanza di così tanti anni.
Ormai manca pochissimo: tutta la serie di Boris 4 arriverà su Disney + il 26 ottobre.