Ho sempre trovato le dirette streaming, via Twitch o qualsiasi altro servizio, uno strumento affascinante e divertente da utilizzare, ma a dire il vero non mi ero mai completamente convinto del loro potenziale. Voglio dire, mi son sempre detto che non sempre è bellissimo guardare qualcun altro giocare: può essere utile, ma a volte, diciamo la verità, anche incredibilmente noioso. In ogni caso, però, da quando stiamo andando live con costanza mi sono già ricreduto abbastanza, e la diretta di ieri è stata molto interessante da questo punto di vista.
La storia della trasmissione di ieri è una di quelle che nascono un po’ per caso, dalla locura della chat redazionale: Keiser ci richiama all’ordine perché questa settimana non avevamo ancora twitchato e si era detto di essere costanti, e butta lì il classico Destiny d’ordinanza, ma siccome il Kikko è un “paccaro” perché c’era il Milan ed era ansioso di morire di infarto (al gol di Pašalić c’è mancato un amen, ndKikko), alla fine la chat va in vacca in pochissimi minuti. A salvare in corner la situazione è, neanche a dirlo, da buon dottore, Astrotasso, che propone un’idea bislacca quanto brillante: streammiamo Re-Volt. Delirio e risata per una cosa che ci sembrava tanto bella quanto impossibile, e succede che invece troviamo questa patch amatoriale che permette allo storico racing game di Acclaim di supportare le OpenGL e giocare felicemente online, in maniera dignitosa, nel 2017 a un gioco del 1999. Inutile dire che siamo impazziti e, nonostante le due ore passate a configurare il tutto, alla fine siamo riusciti ad andare live. Certo, abbiamo dovuto sacrificare sull’altare della gioia il buon Astrotasso, il cui router ha litigato male con Re-Volt, ma diciamo che il nostro barbuto amico è rimasto con noi a far finta di giocare e leggere i messaggi da casa. E bon, alle 23 di un mercoledì sera, nonostante l’ora tarda, Sanremo, il cinema a 2 euro e la celebrazione per i venti anni del MAME, è successo che eravamo in tanti.
Re-Volt è diventato un mero pretesto per parlare in maniera appassionata di videogiochi e della loro storia
Facendo un attimo un zoom out, però, c’è un secondo aspetto che le sessioni live di questi giorni hanno fatto emergere prepotentemente, ovvero quello della voglia di giocare insieme. Le dirette di gruppo, infatti, sono uno strumento meraviglioso per creare quell’atmosfera da divano con gli amici che, a volte, si perde, anche quando giochiamo online in multiplayer. E non è solo, come dice Kikko, che in “vecchiaia” si preferisce il co-op alla competizione. Io amo la competizione, sono abbastanza addicted di FUT e lo trovo sempre stimolante, ma l’atmosfera da multiplayer anni ’90, fatto da gomiti alti, trash talking e tutte quelle robe lì, un po’ a volte mi manca. Le sessioni in streaming, che siano cooperative o competitive come ieri sera, ricreano quell’atmosfera, e stanno aggiungendo un elemento di entusiasmo ritrovato all’idea stessa di giocare insieme.
inviato dal mio p9-lite tramite tapatalk
ora devo solo capire come ridurre la sensibilità dello sterzo, altrimenti mi limito a fare burnout :bua: